Abbiamo inviato un nuovo Foia sui progetti del Pnrr Foia

Continuano a mancare informazioni e dati sull’avanzamento dei lavori e delle opere finanziate dal Pnrr. Una lacuna grave, che ci ha spinto a presentare al governo una nuova richiesta di accesso agli atti.

|

Ai primi di dicembre dello scorso anno, il consiglio europeo ha dato il via libera definitivo alla revisione del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tra le motivazioni addotte dal governo Meloni per giustificare la richiesta di modifica, vi erano anche le difficoltà riscontrate dai soggetti attuatori più piccoli nel rispettare le rigide tempistiche previste dal piano. Per questo motivo l’esecutivo prevedeva di definanziare 9 misure che vedevano investimenti rivolti principalmente a comuni e città metropolitane.

Allo stato attuale tuttavia risulta impossibile capire quali siano le opere effettivamente finanziate con il piano e anche quale sia il loro reale stato di avanzamento. Ciò perché i dati riguardanti tali aspetti non sono ancora pubblici. È per questo motivo che abbiamo deciso di inviare agli organi competenti una nuova richiesta di accesso generalizzato agli atti (Foia).

Il Foia è uno strumento per ottenere dati e documenti di interesse pubblico in possesso delle amministrazioni, in modo da assicurare un controllo sociale sull’attività e le scelte amministrative. Vai a “Che cos’è il Foia”

Come nei casi precedenti, l’iniziativa viene portata avanti con il sostegno dell’Osservatorio civico Pnrr, delle centinaia di organizzazioni aderenti alla campagna #DatiBeneComune e con l’assitenza dello studio legale E-Lex. Abbiamo fatto questa nuova richiesta perché crediamo che, visto il clima di grande incertezza che regna attualmente intorno al Pnrr, sia fondamentale ripristinare le condizioni minime di trasparenza e informazione per avere un controllo pubblico e generalizzato sulla gestione del piano.

Perché un nuovo Foia

Quello che presentiamo è la terza richiesta di accesso riguardante i dati e le informazioni sull’attuazione del Pnrr. C’è da dire che nel tempo, anche grazie alla nostra attività di denuncia e pressione, la situazione è effettivamente migliorata. Perché insistiamo allora? Perché ancora le informazioni disponibili non sono sufficienti. Innanzitutto è bene ribadire che le norme prevedono doveri precisi per quanto riguarda la raccolta e l’invio di informazioni sullo stato di avanzamento del piano da parte dei soggetti coinvolti. E anche relativamente alle loro modalità di pubblicazione.

Il ministero dell’economia e delle finanze – dipartimento della ragioneria generale dello stato rende accessibile in formato elaborabile e in formato navigabile dati sull’attuazione finanziaria, fisica e procedurale relativi a ciascun progetto, assieme ai costi programmati e ai milestone e target perseguiti.

All’epoca della nostra prima richiesta di accesso agli atti la situazione era davvero molto lacunosa ma tutt’ora svariate informazioni mancano all’appello. Possiamo citare come esempio le cosiddette priorità trasversali. Ovvero giovani, contrasto alla disparità di genere e riduzione del divario di cittadinanza. Questi temi sono affrontati in maniera diretta o indiretta da diverse misure sparse nel piano. Tutt’ora però non è chiaro quale sia l’effettivo impatto dei vari interventi previsti. In particolare non c’è nessuna indicazione su quali siano gli effetti attesi del Pnrr sulla terza priorità. Mentre per quanto riguarda le prime 2 il problema è stato in parte aggirato con la pubblicazione di relazioni ad hoc da parte della ragioneria generale dello stato.

Un altro fronte carente sono le informazioni relative al rispetto delle scadenze previste dal piano. All’epoca del nostro primo Foia non esisteva neanche un unico punto di riferimento in cui fosse possibile capire facilmente e in maniera intuitiva se il governo e i soggetti coinvolti stessero rispettando le tempistiche previste. Tale compito dovrebbe essere assolto dal portale italiadomani.it che però è tuttora molto carente sotto questo punto di vista. Sul sito infatti, anche successivamente alle nostre pressioni, è stata creata una sezione dedicata all’andamento dell’attuazione del piano. Questa pagina però non viene aggiornata regolarmente ma solo in seguito all’invio da parte del governo delle richieste di pagamento alla commissione europea. Richieste che sono legate al raggiungimento dei milestone e dei target previsti per ogni semestre.

Successivamente all’invio della richiesta, lo status di tutte le scadenze cambia in “conseguito”. Spesso però non sono presenti informazioni dettagliate e in alcuni casi manca addirittura un link agli atti ufficiali. L’effettiva verifica sullo stato di avanzamento del piano resta quindi molto difficoltosa.

Con il terzo Foia ci focalizziamo sui progetti finanziati con il Pnrr.

Ma le lacune più gravi riguardavano e riguardano tutt’ora le informazioni sui progetti finanziati dal piano. Aspetto che è stato al centro del nostro secondo Foia. Per oltre un anno infatti i dati disponibili riguardavano solamente 5.246 progetti legati a 3 misure. Ancora una volta, anche grazie alle nostre sollecitazioni, la quantità di informazioni su questo fronte è progressivamente aumentata. A partire dall’1 marzo dello scorso anno infatti la ragioneria generale dello stato ha iniziato a rilasciare dei dataset sui progetti con un aggiornamento trimestrale, rendendo così possibile l’accesso a una quantità crescente di informazioni.

L’ultimo rilascio risale al 4 dicembre 2023 e contiene informazioni su circa 230mila progetti. Di questi interventi adesso conosciamo localizzazione sul territorio, soggetto attuatore e importo. Ma ancora non è sufficiente.

Le nostre richieste sui progetti

Non c’è dubbio che alcuni passi avanti in termini di disponibilità di dati e informazioni siano stati fatti. Ma non ci riteniamo ancora soddisfatti, perché informazioni fondamentali ancora mancano all’appello.

Chiediamo la pubblicazione delle informazioni sullo stato di avanzamento fisico e finanziario dei progetti.

In primo luogo è fondamentale avere il più presto possibile un quadro aggiornato delle opere effettivamente finanziate dal piano alla luce della sua revisione. Inoltre i dati dovranno essere integrati con due informazioni di grande rilevanza di cui a oggi si hanno notizie molto frammentarie. E cioè lo stato di avanzamento procedurale e anche quello finanziario – quante risorse sono già state effettivamente erogate alle ditte vincitrici degli appalti – che è un altro utile indicatore per valutare se un progetto stia procedendo o meno.

Il governo ha assicurato che informazioni aggiornate su questi aspetti saranno rese pubbliche in coincidenza con l’invio della prossima relazione al parlamento sullo stato di avanzamento del Pnrr. Tuttavia non è chiaro quando ciò avverrà. Peraltro vale la pena ricordare che le norme prevedono l’invio alle camere di 2 relazioni all’anno, una ogni 6 mesi. Nel 2023 però l’esecutivo Meloni ne ha prodotta soltanto una

Anche per questo abbiamo deciso di inviare un nuovo Foia. 

La questione aperta dei progetti stralciati

Le lacune in termini di dati e trasparenza sono solo uno dei problemi relativi agli interventi finanziati dal Pnrr. Nel contesto attuale, in primis, assume la massima urgenza la questione dei progetti stralciati. Come abbiamo già spiegato in articoli precedenti, la proposta di revisione del piano chiesta a Bruxelles dal governo Meloni prevedeva il definanziamento totale o parziale di 9 misure e, di conseguenza, di circa 42mila progetti. I motivi avanzati dal governo per giustificare questa decisione erano, in alcuni casi, il mancato rispetto dei criteri ambientali richiesti dall’Unione europea. In altri, l’eccessiva frammentazione degli investimenti tra un numero troppo elevato di comuni, che poteva causare problemi di rendicontazione e di completamento delle opere.

Non si sa se e come saranno finanziati i progetti stralciati dal Pnrr.

A oggi non abbiamo dati aggiornati e certi sul numero di progetti definanziati a seguito della revisione del piano, perché mancano in generale informazioni dettagliate su questa nuova versione del piano nazionale di ripresa e resilienza. Tuttavia ciò che è certo è che il governo non ha ancora chiarito come finanzierà gli interventi che verranno privati delle risorse del Pnrr. Finora infatti ha solo fatto cenno alla possibilità di ricorrere al fondo complementare o a quello per le politiche di coesione. Non è stata provata la fattibilità di tale copertura, né tantomeno messa in atto.

Questo apre a un grave rischio per quei comuni, enti pubblici e privati che si sono già visti aggiudicare risorse per interventi di cui sono responsabili. Opere che in diversi casi avevano già preso il via, con l’apertura dei cantieri e l’inizio dei lavori.

Le criticità di gestione degli interventi

Al di là dei progetti stralciati, anche gli interventi non a rischio definanziamento possono rivelare più di un problema. Abbiamo già raccontato in passato delle difficoltà amministrative e burocratiche a cui i comuni possono andare incontro nel momento in cui decidono di candidare un progetto a un bando Pnrr. Dalla progettazione dell’intervento, all’invio della documentazione necessaria alla candidatura. Dal vedersi approvati i fondi richiesti, al condurre gare d’appalto per selezionare la società da incaricare e quindi avviare effettivamente i lavori previsti sul proprio territorio.

Persistono le difficoltà amministrative e burocratiche per i comuni.

Ma non finisce qui. I criteri europei di rendicontazione delle risorse e dei progetti sono tendenzialmente più rigidi di quelli italiani. Questo fa sì che anche la produzione di documenti per certificare le spese e l’andamento dei lavori richieda un impegno e delle competenze di cui molti comuni non dispongono.

Tutte queste difficoltà possono, a seconda dei casi, causare in via definitiva uno sforamento dei termine previsto del 2026, per il completamento dei lavori di numerosi progetti. Anche per questo motivo è fondamentale avere la situazione sotto controllo. E l’unico modo per farlo è che i dati che chiediamo siano resi pubblici il più presto possibile.

Il nostro osservatorio sul Pnrr

Questo articolo rientra nel progetto di monitoraggio civico OpenPNRR, realizzato per analizzare e approfondire il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ogni lunedì pubblichiamo un nuovo articolo sulle misure previste dal piano e sullo stato di avanzamento dei lavori (vedi tutti gli articoli). Tutti i dati sono liberamente consultabili online sulla nostra piattaforma openpnrr.it, che offre anche la possibilità di attivare un monitoraggio personalizzato e ricevere notifiche ad hoc. Mettiamo inoltre a disposizione i nostri open data che possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione.

Foto: GovernoLicenza

PROSSIMO POST