Ancora troppo bassa la presenza femminile al vertice delle Aziende sanitarie Numeri alla mano
giovedì 24 Febbraio 2022 | Potere politico
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi “La disparità di genere nei vertici delle aziende sanitarie locali“.
54%
le donne tra gli iscritti all’ordine dei medici con meno di 65 anni di età. Nonostante da alcuni anni le donne siano la maggioranza dei medici in attività professionale, le posizioni di vertice nelle aziende sanitarie locali sono ancora per la maggior parte ricoperte da uomini. Vai all’articolo.
30,66%
le donne a ricoprire un incarico di vertice nelle aziende sanitarie locali o nelle aziende ospedaliere. Considerando gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario o direttore amministrativo di un’azienda ospedaliera o sanitaria le donne sono poco meno di 1/3. Questo dato inoltre si riduce se si considerano i ruoli in assoluto più importanti. Vai all’articolo.
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le regioni in cui le donne ricoprono la maggioranza dei ruoli di vertice nelle aziende sanitarie e ospedaliere. Il Lazio infatti è l’unica regione in cui si registra una maggioranza di donne in posizione di vertice (57,14%). Al secondo posto si trova l’Emilia Romagna (40,6%) mentre altre 9 regioni si trovano in una forbice compresa tra il 29% e il 39%. In Abruzzo, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta invece, al momento non risulta neanche una donna al vertice delle istituzioni sanitarie. Vai al grafico.
20,25%
le donne nel ruolo di direttore generale delle aziende ospedaliere o sanitarie. Da questo punto di vista sono le Marche la regione italiana con la quota maggiore di direttrici generali (66,67%). Al secondo posto il Lazio, unica altra regione in cui questa quota supera la metà (53,85%). In altre 6 regioni (Basilicata, Sardegna, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto e Piemonte) poi questo dato è compreso tra un 1/5 e 1/3. Ancora più bassa invece la quota di donne direttrici generali in Lombardia (17,14%), Campania (12,50%) e Sicilia (7,69%). Vai al grafico.
9
le regioni italiane dove neanche una donna ricopre l’incarico di direttore generale di una azienda sanitaria o ospedaliera. Se si considerano le regioni in cui il numero di aziende sanitarie sono di più, la completa assenza di donne con il titolo di direttore generale appare via via meno giustificabile. È ad esempio il caso dell’Abruzzo (4 aziende sanitarie), della Liguria (5) e in particolare della Puglia (8). Vai all’articolo.