Il diritto all'educazione del minore non può essere compromesso da una disabilità. Ma per garantire questa prerogativa c'è bisogno di servizi diffusi sul territorio.
L'Ue indica come obiettivo che almeno il 90% dei bambini tra 3 e 5 anni frequenti le scuole dell'infanzia o strutture analoghe. L'Italia supera il traguardo, ma alcuni indicatori segnalano una tendenza al calo.
Nelle zone di nuova costruzione o di espansione edilizia più recente si pone il tema dei servizi dedicati ai minori, a partire dagli spazi gioco. Un focus sulla città di Roma.
Possono essere un presidio nel contrasto alla povertà educativa. Una funzione sociale che va oltre il prestito dei libri. Un focus sull'offerta di biblioteche e bibliopoint a Roma.
Negli anni della crisi, in particolare tra 2009 e 2012, l’Italia ha ridotto la spesa in educazione da oltre 70 miliardi a 65. Oggi è quintultima tra i paesi Ue per spesa in istruzione rispetto al pil.
Nelle città la presenza di verde pubblico e aree attrezzate è essenziale per concretizzare uno dei principali diritti del minore: quello al gioco e al tempo libero.
Le aree montane rappresentano oltre un terzo del territorio nazionale. Realtà con caratteristiche peculiari, che non devono essere trascurate nella programmazione dei servizi per l'infanzia.