Abbiamo analizzato i progetti legati a misure Pnrr che hanno come priorità i giovani: le risorse allocate e i territori maggiormente interessati dagli interventi.
La valutazione sulla qualità degli istituti tecnologici superiori abruzzesi è nettamente migliorata rispetto agli anni precedenti. Ottime premesse da cui partire per il potenziamento dell'offerta nell'ambito del Pnrr.
Oltre 9 studenti su 10 tra i diplomati negli istituti tecnologici superiori (Its) abruzzesi lavora a un anno dal diploma. Questo livello di istruzione deve essere messo a sistema affinché possa contribuire alla crescita generale del sistema socio-economico regionale.
Uno dei contraccolpi più gravi dell'emergenza Covid è stato il peggioramento del benessere psicologico tra i più giovani. Nuovi dati, relativi al 2022, mostrano che la situazione potrebbe essere migliorata ma non ancora riassorbita.
Nella pubblica amministrazione la fascia di popolazione più impiegata è quella compresa tra i 50 e i 59 anni. I giovani sono poco assunti anche nei comuni. Rappresentano la metà del personale in solo 31 amministrazioni su circa 8mila.
Con l'allargamento dei divari generazionali nei livelli di povertà assoluta, i bambini in difficoltà economica sono aumentati negli ultimi decenni. Si è così rafforzato il ruolo dei nonni come vero e proprio welfare familiare, anche a causa della carenza di servizi.
Contrariamente ai luoghi comuni, i giovani svolgono attività gratuite in associazioni di volontariato più spesso della media della popolazione. Il contributo di ragazze e ragazzi come agenti di cambiamento è insostituibile.
Anche dopo la pandemia, l'Italia resta uno dei paesi Ue con più giovani che non studiano, non lavorano e non sono in formazione. Un fenomeno che spesso trova origine in basse competenze e apprendimenti da parte di ragazze e ragazzi.
I cittadini più giovani sono maggiormente esposti alla disoccupazione. Mediamente parliamo dell'11,3% delle persone di meno di 29 anni, ma in molte regioni meridionali dell'Ue la cifra supera il 30%.
I giovani italiani sono tra i più preoccupati per l'ambiente. La cura del verde urbano può dare un contributo fondamentale in questo senso, ma restano divari nella sua disponibilità. Nelle città del mezzogiorno i metri quadri per minore residente sono molti meno della media nazionale.