Quasi 9 edifici scolastici su 10 sono raggiungibili con almeno un mezzo di trasporto diverso da quello privato, con profonde differenze tra regioni e territori. In 4 province la quota non raggiunge il 60%.
Sono quasi 300mila gli alunni con disabilità in Italia. Il 26,4% presenta un disturbo generalizzato dello sviluppo, come l'autismo. Bambini e ragazzi il cui percorso di inclusione è diventato più difficile nella fase che stiamo vivendo.
Già prima dell'emergenza Covid, i dati mostravano un aumento dell'utilizzo di internet tra i minori. Ecco perché, per essere tale, un investimento educativo sulla digitalizzazione deve comprendere anche un uso corretto e appropriato degli strumenti.
Conoscere le lingue straniere, e tra queste l'inglese, è il presupposto per comunicare, lavorare, studiare al di fuori del proprio paese (e non solo). Una possibilità che deve essere garantita a tutti fin dall'infanzia, o una parte di giovani sarà tagliata fuori da queste opportunità.
La lotta agli abbandoni precoci parte da quello che ragazze e ragazzi apprendono durante il percorso di studi. Un'istruzione di qualità per tutti, a prescindere dalla condizione di partenza, è la chiave perché nessuno resti indietro.
Le lavagne interattive multimediali possono essere uno strumento molto utile non solo per l'alfabetizzazione digitale degli alunni, ma anche per stimolare nuovi approcci educativi. Attraverso i dati, vediamo in quali territori sono più diffuse.
L'istruzione è uno degli asset strategici per affrontare le sfide che ci attendono nel prossimo futuro. Nonostante gli sforzi fatti negli ultimi anni, però, gli investimenti pubblici italiani, stando ai dati del 2018, non sono ancora tornati ai livelli precedenti la crisi del 2008.
Le donne restano sottorappresentate nelle facoltà scientifiche. Una tendenza che spesso può riflettere uno stereotipo di genere acquisito fin dall'infanzia, e che limita opportunità e possibilità successive.