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L’abuso dei decreti legge e le incognite di una riforma costituzionale Riforme istituzionali

Mentre il governo Meloni segna nuovi record in tema di decreti legge, in parlamento si discute di una proposta di riforma che estenderebbe a 90 giorni il tempo massimo per la conversione. Un'eventualità che però rischia di comprimere ancora di più le prerogative delle camere.

Le prime elezioni dopo il taglio dei parlamentari Mappe del potere

La riforma che ha previsto il taglio dei parlamentari è stata approvata definitivamente già nel 2020. A fine mese quindi si voterà per la prima volta per un parlamento composto da 400 deputati e 200 senatori.

La camera inizierà la legislatura senza una riforma del regolamento Riforme istituzionali

Era uno dei correttivi divenuti necessari a seguito del taglio dei parlamentari. Ciò potrebbe comportare rallentamenti e difficoltà nel funzionamento degli organi di Montecitorio.

Perché i correttivi sono importanti, anche per disciplinare i cambi di gruppo Riforme istituzionali

Dopo il taglio dei parlamentari, le camere dovranno rivedere i loro regolamenti. Le proposte in discussione prevedono anche disincentivi alla mobilità dei parlamentari. Ma l’iter per l’approvazione dei correttivi prosegue a rilento.

Procedono a piccoli passi i correttivi sul funzionamento delle camere Dopo il taglio dei parlamentari

Lo scorso 18 ottobre è ufficialmente entrata in vigore la legge costituzionale che estende ai diciottenni il diritto di voto per il senato. Si tratta dell'unico passo avanti significativo registrato negli ultimi mesi. Il tempo però inizia a scarseggiare.

Taglio dei parlamentari, mancano ancora i correttivi Dopo la riforma costituzionale

Lo scorso 9 giugno la camera ha dato il suo via libera al disegno di legge che introduce il voto al senato per i diciottenni. Ma a distanza di 9 mesi dal referendum, il percorso dei correttivi necessari per completare la riforma del parlamento non si è ancora concluso.

A che punto sono le riforme del parlamento Dopo il referendum

Le forze di centrosinistra avevano posto l'adozione di ulteriori correttivi come condizione per dire sì al taglio dei parlamentari fortemente voluto dal Movimento 5 stelle. Ma a due mesi dalla consultazione referendaria l'iter delle riforme è sostanzialmente fermo.

Non rassegnamoci ad un parlamento irrilevante Referendum 2020

Il governo fa le leggi, i commissari gestiscono le emergenze, le regioni rappresentano i territori, i comuni erogano i servizi. Con un parlamento delegittimato deputati e senatori diventano un costo da tagliare, ma la democrazia diventa più debole.

I correttivi al taglio dei parlamentari Numeri alla mano

I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi il nostro ultimo approfondimento sui correttivi al taglio dei parlamentari. 3 i […]

Taglio dei parlamentari, ci siamo dimenticati dei correttivi Parlamento

Confermato in autunno il voto sul referendum, ma l'iter dei correttivi si è fermato. Erano al centro dell'accordo di governo, con l'emergenza Covid19 sono usciti dai radar.