Scuola

Gli alunni stranieri sono particolarmente esposti ai fenomeni della povertà educativa. Tra questi l'abbandono scolastico, che in Italia - anche rispetto al resto d'Europa - colpisce i ragazzi di cittadinanza straniera molto più di quelli nativi.

Oltre una scuola su quattro in Italia è collocata in aree considerate non del tutto sicure. Condizioni che variano molto, da nord a sud del paese e dai comuni periferici a quelli più centrali.

L'uscita precoce dal percorso di studi complica per i giovani la ricerca di un lavoro e aumenta il rischio di disagio sociale ed economico. Condizioni che spesso sono proprio le stesse all'origine dell'abbandono

La vicinanza degli edifici scolastici a fonti di inquinamento atmosferico espone i bambini a rischi per la propria salute. Una questione che riguarda maggiormente le grandi città e i territori più urbanizzati, in particolare nel centro-nord.

La biblioteca è un presidio culturale, esterno alla scuola, che può favorire il percorso educativo di bambini e ragazzi. Le aree dove sono più frequenti gli abbandoni scolastici risultano avere spesso anche una scarsa offerta di biblioteche per minori.

Migliorare i processi di integrazione degli alunni stranieri nelle scuole è necessario per garantire a tutti i bambini e ai ragazzi che arrivano nel nostro paese un percorso educativo di qualità e, di conseguenza, prospettive economiche e sociali per il loro futuro.

Nelle aree urbane con più disagio le scuole sono spesso l'unico presidio educativo. Monitorarne la presenza è la premessa per intervenire in quei territori, a partire dal contrasto all'abbandono scolastico.

In alcune aree del paese la distanza da una stazione ferroviaria rende proibitivo questo tipo di trasporto. Vediamo quanto e come sono collegate le scuole in questi territori.

I giardini scolastici e gli spazi verdi esterni alla scuola hanno un grande potenziale educativo. Vediamo in quali città sono più diffusi rispetto agli alunni e ai minori residenti.