Con l'alluvione in Emilia-Romagna e la dichiarazione dello stato di emergenza i più immaginavano che il governo avrebbe nominato commissario il presidente della regione Stefano Bonaccini. Dopo pochi giorni si è capito però che il governo aveva altri piani.
Mentre in parlamento la maggioranza sta lavorando a una modifica delle norme sull’accoglienza dei migranti, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza. Le ragioni di questa decisione appaiono poco chiare e le procedure utilizzate molto poco trasparenti.
Terminato lo stato di emergenza restano ancora molte le cose da fare, ma queste dovranno ora essere amministrate in via ordinaria. Per questo, intanto, è possibile tracciare un primo bilancio relativo proprio alla fase emergenziale.
In Italia già esistono due modalità di accoglienza per i migranti: una ordinaria, minoritaria, e una straordinaria, maggioritaria. Nonostante questo con la crisi Ucraina viene creato un ulteriore livello, emergenziale, che si sovrappone agli altri due.
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi l’articolo “L’impatto della pandemia sui comuni e sulla finanza locale” e tutti […]