Dati e analisi sulla realtà carceraria GoodLink
In Italia oltre 60mila persone vivono recluse in carcere. Secondo la nostra costituzione la detenzione dovrebbe tendere alla rieducazione del condannato ma i molti problemi delle carceri e le difficili condizioni di sovraffollamento rendono spesso disumane le condizioni di detenzione.
domenica 7 Luglio 2019 | Cultura del dato
Erano 60.439 i detenuti presenti nelle carceri italiane al 30 aprile 2019. Quasi 10.000 in più dei posti disponibili, per un tasso ufficiale di sovraffollamento del 120%. Un fenomeno che dura da diversi anni e che nel 2013 ha portato l’Italia ad essere condannata dalla corte europea dei diritti dell’uomo per le condizioni disumane dei detenuti per sovraffollamento.
Eppure nel nostro ordinamento la detenzione non dovrebbe avere carattere punitivo, al contrario dovrebbe porsi come obiettivo la rieducazione del condannato.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato
Le condizioni di detenzione in Italia nel 2018
Dal 1998 l’associazione Antigone effettua visite di monitoraggio negli istituti penali italiani. Nella pagina dell’osservatorio sulle condizioni di detenzione si possono scaricare i rapporti che i volontari di Antigone redigono dopo ogni visita descrivendo le condizioni strutturali, il clima detentivo, il rispetto della legislazione penitenziaria e altre caratteristiche salienti della struttura visitata.
Ogni anno poi Antigone redige un rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia con dati, approfondimenti e gli ultimi aggiornamenti sul tema. Il rapporto, arrivato alla XV edizione, quest’anno è stato intitolato “Il carcere secondo la costituzione“.
Il carcere e i minori
Dal 2016 Antigone è autorizzata a visitare anche i carceri minorili, ma già dal 2011 con cadenza biennale redige un rapporto dedicato a questo tema. L’ultimo rapporto, le relazioni delle visite e molto altro materiale possono essere trovati su Ragazzi dentro, il sito dell’osservatorio sugli istituti penali per minorenni.
Voci dal carcere
Informare dall’esterno sulla realtà del carcere è un’attività fondamentale. Alcuni progetti però si propongono di dare voce a chi il carcere lo vive quotidianamente. Radio carcere è la trasmissione di radio radicale dedicata alle condizioni di detenzione. Una particolarità della trasmissione è rappresentata dalla lettura delle lettere che i detenuti inviano alla redazione, per raccontare la loro esperienza carceraria, le difficoltà quotidiane e i tanti problemi presenti nelle carceri italiane.
Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni.
Ristretti orizzonti è la rivista della casa di reclusione di Padova e dell’istituto penale femminile della Giudecca. Attiva fin dal 1998 la rivista dà voce ai detenuti, che ne curano gli articoli e gli approfondimenti sui temi del carcere e altri argomenti correlati. Un modo per informare chi il carcere lo vive, detenuti e lavoratori, e chi invece, dall’esterno, vuole conoscerlo meglio.
La detenzione a livello internazionale
Se si vuole approfondire il tema della detenzione a livello internazionale una fonte di grande interesse è World prison brief, sito attraverso cui si può liberamente accedere a un database sui sistemi penitenziari a livello globale curato dal Institute for Criminal Policy Research.
Our weapon is a peaceful one. It is called information. Good decision-making must be based on good information.
Il database del World prison brief è anche la fonte di molti dei dati offerti da Prison Insider, un sito che si propone come obiettivo quello di aumentare il livello di consapevolezza sulle condizioni di detenzione e di sostenere i diritti e la dignità di chi viene privato della libertà personale. Sul sito, oltre che una scheda sulla realtà carceraria di ogni paese, si possono trovare rapporti, analisi, studi comparativi e infografiche.
Documenti ufficiali
Scarica la
A fine marzo è stata presentata al parlamento la relazione annuale 2019 del garante nazionale dei detenuti da Mauro Palma, presidente del collegio. Nella sua presentazione il presidente ha sottolineato come da un lato si assiste a un aumento dei problemi di sovraffollamento, mentre dall’altro si riducono i nuovo ingressi in carcere. L’aumento del numero di detenuti non è quindi dovuto a maggiori ingressi ma a minori possibilità di uscita per i detenuti.
Altri documenti ufficiali di grande interesse sono le statistiche penali del consiglio d’Europa. Il consiglio infatti rilascia annualmente due rapporti: uno sulle misure carcerarie (space I) e uno sulle misure non carcerarie (space II).
In questi rapporti oltre che le statiche ufficiali si trovano aggiornamenti sui cambiamenti nella giustizia penale, nuove legislazioni sulle carceri e altre novità rilevanti in ciascuno dei paesi membri del consiglio.
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