Dopo il referendum, quali riforme per migliorare la partecipazione ai lavori delle camere Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi il nostro ultimo approfondimento

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gli articoli tra i regolamenti di camera e senato che dovrebbero essere modificati dopo l’approvazione del referendum. Questo perché con i nuovi numeri (rispettivamente 400 deputati alla camera e 200 senatori al senato) molti aspetti dovranno essere adeguati: dalla composizione di organi specifici al funzionamento dei lavori. Camera e senato lavorano con due regolamenti differenti, perciò sarà necessario un processo di riforma in entrambi i rami. Questo processo di riforma apre anche a modifiche per migliorare il funzionamento attuale delle camere e la partecipazione ai lavori. I correttivi che mancano.

30%

la quota di votazioni per cui un parlamentare viene comunque considerato presente nell’arco della giornata. Questo calcolo vale ai fini del riconoscimento della diaria e quindi non è un disincentivo effettivo alle assenze ingiustificate. A questo si aggiunga che, allo stato attuale, monitorare in modo puntuale le presenze e assenze in giunte e commissioni è impossibile. La regolamentazione della diaria sui siti istituzionali di camera e senato.

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parlamentari che sono stati presenti a meno del 50% delle votazioni in questa legislatura. Con i dati attualmente a disposizione, ad esempio, non è possibile distinguere le assenze ingiustificate da quelle giustificate (come quelle per motivi di salute). Ed è molto difficile per i cittadini verificare i possibili abusi nell’utilizzo delle “missioni”.  Vai al grafico.

30

parlamentari in missione per oltre il 70% dei voti. Alle votazioni in aula un parlamentare può essere assente, presente o in missione. In quest’ultimo caso non partecipa al voto perché è occupato per compiti istituzionali. È il caso per esempio di chi svolge compiti istituzionali e politici, ad esempio come ministro, oppure nelle commissioni permanenti e bicamerali, o nell’ufficio di presidenza. Consulta openparlamento.

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incarichi di key position negli uffici di presidenza e nelle commissioni permanenti di camera e senato con l’attuale organizzazione. Ruoli centrali nelle dinamiche d’aula e di commissione (presidenti, vicepresidenti, questori, segretari). La riforma dei regolamenti dovrà tenere in considerazione del nuovo numero di deputati e senatori per evitare sovrapposizioni e per assicurare una effettiva partecipazione ai lavori degli eletti. Vai all’approfondimento.

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