La vera sfida del Pnrr è ridurre i divari tra i territori, anche nel contrasto della povertà educativa. Approfondiamo la situazione attuale in Puglia e cosa prevede il piano per la regione su 3 temi: asili nido, nuove scuole e dispersione scolastica.
In Italia, ormai da anni, al crescere del numero di figli cresce anche il rischio povertà. Una tendenza che pesa sul futuro del paese. Approfondiamo la relazione tra numerosità dei nuclei e deprivazione sociale a livello nazionale e nei territori.
Nel 2021, in base alle stime preliminari di Istat, il livello medio di povertà assoluta resta stabile sui livelli raggiunti nel primo anno di pandemia. Tuttavia alcune fasce di popolazione, come i minori e le famiglie più numerose, mostrano una maggiore difficoltà.
La povertà educativa incide in modo diverso all’interno di una regione. Dall’offerta di asili nido alla raggiungibilità degli edifici scolastici, abbiamo ricostruito le disparità a livello di opportunità e servizi educativi, tra le province e i comuni della Puglia.
Nel 2020 si è consolidato il legame tra difficoltà economiche e bassi livelli di istruzione. Oltre una famiglia su 10 si trova in povertà assoluta quando la persona di riferimento non ha il diploma.
La scarsa mobilità sociale italiana ha radici nelle disuguaglianze dei percorsi educativi. Un aspetto già messo in luce in passato, oggi confermato da nuovi dati analizzati dai ricercatori dell'istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche.
Le famiglie con figli hanno sofferto la crisi economica, in particolare quelle giovani: il 16% si trova in povertà assoluta. Un problema per le prospettive del paese, a partire dal calo demografico.
Le ragazze sono meno soggette a bocciature, abbandono scolastico e raggiungono più spesso il diploma o la laurea. Ciononostante restano ancora forti divari di genere sulle prospettive e le opportunità successive.
In Puglia negli ultimi anni l'offerta di asili nido è aumentata, ma risulta ancora sotto la media nazionale e lontana dall'obiettivo Ue. Un quadro che si diversifica a livello provinciale e comunale, dove in molti casi la copertura del servizio è ancora più bassa.