I dati pubblicati attraverso il censimento permanente mostrano che il livello di istruzione, nell'arco di un decennio, è aumentato in modo generalizzato nel nostro paese. Ma le differenze restano molto ampie a livello locale.
L'anno che sta per finire, segnato dalla pandemia, ha visto una forte contrazione dell'economia. Nell'ultima crisi economica a pagare furono soprattutto i bambini e le loro famiglie: ora tutti gli sforzi devono impedire che succeda di nuovo.
In alcune città italiane, e in particolare a Roma, il 2019 ha visto una crescita significativa nelle richieste di Foia agli uffici comunali. Mentre in altre realtà lo strumento resta molto meno utilizzato. Ancora 3 i comuni capoluogo che non pubblicano il registro degli accessi.
L'origine sociale può essere un fattore discriminante nell'utilizzo delle nuove tecnologie, persino tra i giovani. Per evitare che disuguaglianze sociali e digitali si saldino definitivamente, è cruciale il ruolo della scuola e della comunità educante.
La connettività non è solo una questione infrastrutturale: la quota di famiglie con internet veloce è inferiore alle potenzialità della rete. Per una digitalizzazione inclusiva, l'estensione della rete deve andare di pari passo con la lotta agli ostacoli economici che limitano l'accesso per bambini e famiglie.
Nel nostro paese i residenti 0-17 stranieri sono aumentati negli ultimi anni, in particolare nei territori del sud. Questo richiama l'importanza di politiche di inclusione che garantiscano a tutti i bambini e ragazzi le stesse opportunità, a prescindere dalla loro cittadinanza.
In queste settimane estive dovranno essere riconfigurati gli spazi nelle scuole, e gli interventi dipenderanno anche dalla situazione dell'edilizia scolastica. Alcuni dati per valutare le caratteristiche degli edifici, comune per comune.
I musei rappresentano un'occasione formativa importante per i minori. Presidi culturali che dovrebbero essere più diffusi e accessibili, specialmente per bambini e ragazzi che vivono in territori con più famiglie in disagio economico.
Nelle aree urbane con più disagio le scuole sono spesso l'unico presidio educativo. Monitorarne la presenza è la premessa per intervenire in quei territori, a partire dal contrasto all'abbandono scolastico.