Il metano è, dopo la co2, il principale responsabile del riscaldamento globale. Nonostante sia relativamente facile ridurne le emissioni, il miglioramento è lento e di entità ridotta.
La quota di persone che lavorano va progressivamente aumentando, ma in Italia l'incremento risulta particolarmente lento. Le regioni del mezzogiorno, soprattutto Sicilia e Campania, registrano nel 2021 i dati più bassi del continente.
Il programma di dottorato permette a chi lo frequenta di poter contribuire in prima persona al progresso scientifico. Il numero di iscritti varia tra i paesi europei.
Nel 2021 l’Ue è ancora lontana dall’obiettivo di destinare lo 0,70% Aps/Rnl alla cooperazione entro il 2030. Inoltre rispetto all’anno precedente si è ridotto l’aiuto genuino mentre è aumentato quello gonfiato, anche a causa della politica sui vaccini.
Dopo lo scontro tra Italia e Francia si torna a parlare di redistribuzione di migranti nei paesi Ue. A oggi in Europa non esiste un meccanismo efficiente ma, a differenza di quello che dichiara il governo, l’Italia non è comunque il paese che riceve più richiedenti asilo.
Dato il progressivo aumento della popolazione di età elevata e il relativo calo di quella in età lavorativa, le uscite per le pensioni assumono un peso sempre maggiore in Europa. Già nel 2020 si trattava della principale voce di spesa per la protezione sociale.
Il contante è il metodo più utilizzato nelle transazioni quotidiane dei cittadini europei. Tuttavia presenta degli svantaggi e l'Unione europea intende limitarne l'uso.
La pandemia ha colpito duramente il mercato del lavoro causando, oltre una perdita salariale e di ore lavorative, un aumento della disoccupazione. Dopo l'emergenza sanitaria la situazione è migliorata, ma le regioni meridionali dell'Ue affrontano ancora situazioni difficili.
Dalla presenza di asili nido alla qualità dell'offerta scolastica, è ampio il divario educativo che affligge le aree interne del paese. Un gap che emerge anche nei livelli successivi di istruzione, come quella universitaria.
Garantire sostegno ai cittadini nei momenti di maggiore vulnerabilità sociale dall'infanzia fino alla vecchiaia è un pilastro fondante dell'Ue. Non c'è però ancora omogeneità nell'uso di risorse che gli stati membri fanno a questo scopo.