Elezioni locali e propaganda social Amministrative 2018
Anche per questa tornata i politici locali e nazionali hanno utilizzato le sponsorizzazioni su Facebook per fare propaganda elettorale. Diamo uno sguardo alle diverse strategie messe in campo.
giovedì 14 Giugno 2018 | Potere politico
A febbraio del 2018 abbiamo lanciato il Political Ad Collector (Pac), strumento di monitoraggio civico sviluppato da ProPublica. L’idea era semplice: creare un archivio pubblico della propaganda politica sui social in Italia.
Grazie a Pac infatti è stato possibile tracciare e raccogliere tutti i contenuti che politici e partiti hanno sponsorizzato su Facebook, e che sono finiti nel newsfeed degli utenti che hanno installato l’estensione. Un lavoro che ci ha permesso di pubblicare un mini sito in cui tutti possono visualizzare questo importante database. Il progetto che abbiamo lanciato per le elezioni politiche che si sono svolte quest’anno, ha ora l’obiettivo di diventare un’osservatorio permanente della propaganda politica su Facebook.
Un primo esperimento è stato fatto per la campagna mediatica dei partiti dedicata al 2×1000, e ora possiamo dedicare uno sguardo più attento a quanto è stato fatto per la recente tornata di elezioni amministrative.
Target locali e campagne mirate
Tra le particolarità della pubblicità sui social, c’è la possibilità per gli inserzionisti (nel nostro caso partiti e politici) di selezionare il pubblico che si vuole intercettare. Una possibilità che permette di specificare una serie di parametri, e quindi circoscrivere il target: età, luogo, interessi e attività.
A differenza di quanto era avvenuto per le elezioni nazionali, in cui la comunicazione tendeva a essere rivolta agli utenti di tutte le regioni, qui la maggior parte dei candidati ha scelto di puntare su quelli attivi in determinate zone del paese. Parlando di una tornata amministrativa, è ovvio che l’interesse era quello di raggiungere solamente gli elettori coinvolti in prima persona. Una scelta naturale, presa dalla maggior parte dei candidati e in tutte le zone del paese.
Per certi versi, più lo scopo della campagna di comunicazione è specifico, e più le potenzialità dello strumento vengono sfruttate. I diversi parametri che si possono impostare al momento dell’inserzione infatti, danno la possibilità ai partiti e candidati di raggiungere esattamente il pubblico a cui si vuole far arrivare il proprio messaggio.
La propaganda social è utilizzata a livello nazionale, comunale ma anche municipale.
Se da un lato quindi le variabili territoriali sono state largamente utilizzate, lo stesso non si può dire per le altre (interessi, età, ecc). Qui un esempio raro in controtendenza: il candidato, ora eletto, del centrosinistra all’ottavo municipio di Roma, oltre a indicare le persone residenti nella Capitale, ha deciso di puntare su quelle interessate alla “sinistra”, e che hanno tra i 18 e i 45 anni. Scelte quindi molto chiare: un range di età molto specifico, che esclude le fasce più anziane, e soprattutto interessate a quell’area politica. A differenza di altri candidati quindi, la strategia è quella di consolidare il proprio elettorato di riferimento, piuttosto che andare a “caccia” tra i fan degli avversari.
La comunicazione di Forza Italia
Molto particolari sono state le scelte di Forza Italia. Nonostante si trattasse di elezioni locali, la stragrande maggioranza dei post che sono stati raccolti nel nostro archivio incentravano la comunicazione su Silvio Berlusconi. Qui per esempio Catia Polidori, deputata Umbra di Forza Italia, invitava i suoi concittadini a votare per Forza Italia, inneggiando al presidente Silvio Berlusconi, senza mai menzionare il candidato specifico sostenuto dal partito.
Scelta analoga fatta dalla sezione locale di Forza Italia a Treviso. Ancora una volta l’invito era a votare Forza Italia, con nessuna menzione al candidato. Come se non bastasse sul logo l’unico nome che compare è proprio quello di Silvio Berlusconi. Una campagna di comunicazione quindi che sfrutta la nomea del leader nazionale, augurandosi che faccia da traino per i candidati locali.
Endorsements e ballottaggio
Pur trattandosi di elezioni locali, molti leader nazionali hanno scelto di impegnarsi per i propri candidati. Anche in questo caso l’utilizzo delle sponsorizzazioni è stato molto comune. Giorgia Meloni, da sempre molto attiva sui social, ha fatto il suo appello al voto selezionando gli utenti maggiorenni che vivono nelle vicinanze di Frascati.
Per molti comuni il primo turno non è bastato per determinare il vincitore.
Le sponsorizzazioni social sono state utilizzate anche per rilanciare l’attenzione degli elettori nel post-voto, dando appuntamento al secondo turno che si terrà il prossimo 24 giugno. Una strumento di comunicazione che è ormai diventato costante e per certi versi prediletto, e che mostra quanto sia cambiato il modo di interloquire con gli elettori con l’avvento dei social.
Il monitoraggio continua
La nostra opera di monitoraggio ormai continua quotidianamente.
Chi volesse dare una mano, può installare l’estensione sul proprio browser (qui per chrome, qui per firefox): un modo semplice e diretto per dare un contributo a quest’azione civica dal basso.
Tutto il lavoro è tracciabile e analizzabile gratuitamente a questo link, permettendo a chiunque di analizzare come politici e partiti utilizzano le sponsorizzazioni su Facebook per fare propaganda. L’augurio è sempre quello che il nuovo parlamento raccolga la sfida di finalmente adattare le leggi in materia di campagna e propaganda elettorale all’avvento di internet e dei social.