Nei capitoli precedenti abbiamo visto come quasi tutti i territori abruzzesi abbiano subìto un calo della popolazione negli ultimi decenni, per via del decremento della natalità e della tendenza allo spostamento generalizzato dalle aree interne ai grandi centri urbani.

Tuttavia, i dati ci mostrano come esistano alcune circostanziate inversioni di rotta in taluni comuni della regione. Uno di questi è Gagliano Aterno, paese di circa 250 abitanti nel cuore della valle Subequana, al centro della provincia dell’Aquila, in una zona di grande pregio naturalistico, tra le più interne dell’Abruzzo.

Il contesto demografico di Gagliano

Gagliano rappresenta una delle poche eccezioni all’interno di un contesto provinciale in cui la popolazione potrebbe diminuire di oltre il 4% da qui al 2030. Tuttavia anche questo comune in passato è stato vittima del fenomeno dello spopolamento delle aree interne che ha caratterizzato gli ultimi decenni.

Se nel 1951 erano 1.157 gli abitanti registrati all’anagrafe del comune aquilano, nel 2019 – alla vigilia dell’emergenza Covid – erano scesi a 247 – quasi l’80% in meno.

-78,65% i residenti a Gagliano Aterno tra il 1951 e il 2019.

Eppure vi sono alcuni dati più recenti che mostrano segnali di una timida, possibile inversione di rotta.

Nel 2020, mentre in Italia il tasso di natalità scendeva per la prima volta sotto la soglia psicologica dei 7 nuovi nati ogni mille abitanti, nel paese dell’aquilano è stato ampiamente superato questo valore: 12,2 nuovi nati ogni mille abitanti, a fronte di una media nazionale di 6,8.

FONTE: elaborazione Abruzzo openpolis su dati Istat (statistiche sperimentali)
(pubblicati: venerdì 23 Dicembre 2022)

Peraltro non sembra trattarsi di un evento sporadico, ma di una tendenza almeno di medio periodo. Nel biennio 2014-15 il tasso di natalità del comune era stato pari a 0. Nel 2016, si era fermato a 4 (circa la metà della media nazionale, in quell’anno pari a 7,9). Da allora, con l’eccezione del 2019, è sempre stato in doppia cifra. Nel 2017 è balzato a 16,13, rendendo Gagliano il primo comune abruzzese per tasso di natalità e il 45esimo in Italia. Nel 2018 è stato il settimo comune della regione.

FONTE: elaborazione Abruzzo openpolis su dati Istat (statistiche sperimentali)
(pubblicati: venerdì 23 Dicembre 2022)

Questo andamento, in totale controtendenza rispetto ai dati nazionali e regionali, ha fatto di Gagliano il sesto comune abruzzese (sui 305 totali) per tasso di natalità nel 2020. Si tratta di un risultato su cui chiaramente incide la bassa popolosità del comune.

FONTE: elaborazione Abruzzo openpolis su dati Istat (statistiche sperimentali)
(pubblicati: venerdì 23 Dicembre 2022)

Tuttavia, la direzione verso la quale sembra andare Gagliano Aterno non è solo legata a mere dinamiche demografiche, ma anche a politiche pubbliche attraverso le quali ci si pone l’obiettivo di ripopolare il paese.

Il progetto Neo

Recentemente il paese è stato palcoscenico e al tempo stesso protagonista del progetto Neo, acronimo di “nuove esperienze ospitali“. Si tratta di “una scuola immersiva di attivazione di comunità e transizione ecologica” lanciata con una fase pilota lo scorso anno, ma che trova involontariamente le sue radici anni prima.

“Neo è una tappa e al tempo stesso una sorta di frutto di 15 anni di attività sociale in paese”, afferma a Abruzzo Openpolis Luca Santilli, sindaco di Gagliano dal 2020. Appena eletta, infatti, la sua giunta ha stanziato 20mila euro per una borsa di studio in convenzione con l’università della Valle d’Aosta: “Poi abbiamo messo a sistema un ingente patrimonio pubblico, che era stato saggiamente recuperato da chi mi ha preceduto”, dice il primo cittadino.

Uno striscione di Montagne in movimento nel centro di Gagliano

La miccia è stata “Ritornanti al futuro“, un processo di riattivazione della comunità in quattro tappe fondamentali: l’incentivo alla socialità attraverso camminate comunitarie nella valle, l’avvio della comunità energetica, attivata nel 2021 e oggi in corso di ampliamento, la partecipazione dei cittadini alla progettazione dell’appalto per la riqualificazione in un luogo identitario come il convento di Santa Chiara e il “Gran galà di Gagliano“, una giornata di confronto sull’utilizzo del convento stesso, tra la popolazione ed esperti provenienti da altre zone d’Italia.

Negli ultimi mesi gli abitanti di Gagliano, temporanei e non, sarebbero cresciuti di circa il 10%.

Successivamente è stata lanciata la fase pilota del progetto Neo, gestito dall’associazione Montagne in movimento, e che prevede l’arrivo di giovani provenienti da altre zone d’Italia, definiti “abitanti temporanei” di Gagliano: “Attualmente sono circa 20 le persone, tutte giovani e formati, neo-abitanti temporanei o definitivi, che gravitano intorno al paese, parliamo di circa il 10% della popolazione comunale“, evidenzia con orgoglio Santilli.

C’è una famiglia che ha avviato un’attività di ristorazione con cibo di strada a bordo di un’ape, alcuni sono ricercatori di Montagne in movimento, altri si sono candidati dopo la prima chiamata di Neo, si sono ambientati bene e sono rimasti. Inoltre, in uno spazio del comune, è stata accesa anche Radio Antiche Rue, una “webradio di comunità”.

Non facciamo un discorso di quantità ma di qualità. Non torneremo mai a 2mila abitanti come negli anni ’60, ma vogliamo contaminare e farci contaminare e aprirci. Altrimenti siamo destinati all’estinzione.

A confermare questa intenzione è anche Raffaele Spadano, uno dei più attivi in paese, ricercatore di Montagne in movimento e ormai residente da un paio d’anni: “Non abbiamo soluzioni in mano, ma vogliamo provare a metterci in gioco con l’innovazione. Ci vuole tempo ma piano piano tutta la comunità lo sta capendo e stiamo costruendo molto insieme”.

“Costruendo la nostra speranza per il futuro, stiamo passando dal fatalismo al possibilismo”.

Uno dei momenti più significativi di questo percorso (solo all’inizio) è stato il già citato “Gran galà”, perché attraverso un’intera giornata di lavoro e di immaginazione dell’utilizzo del convento di Santa Chiara i gaglianesi hanno capito che possono scrivere ancora il loro futuro, con esponenti politici, accademici e professionisti che hanno messo a disposizione le loro competenze.

Un nuovo modo di abitare il mondo

C’è poi il progetto della comunità energetica. A Gagliano sono stati installati due impianti di accumulo, per complessivi 45 Kw, che rappresentano parte del fabbisogno pubblico e privato dell’intera comunità: “Per noi è uno strumento di mutualismo, un’idea di bene comune – afferma Spadano – oggi il grosso del lavoro deve essere culturale, anche in vista dei bandi del Pnrr”. E infatti uno dei due impianti è stato montato sul tetto dell’antico lavatoio, ripulito dai rovi che l’hanno abitato per anni, e non lontano dagli orti sociali.

Le candidature dei “neo-abitanti” vengono valutate dalla comunità.

Neo è insomma proporre e proporsi per “un nuovo modo di abitare il mondo”. Sono state 28 le candidature arrivate da giovani di tutta Italia, successivamente selezionate da un processo molto particolare. I video motivazionali di ogni candidato e candidata, insieme ai loro profili, sono stati visionati e valutati dalla comunità al bar del paese.

Sei di loro sono “neo-abitanti” e rimarranno a Gagliano per i prossimi mesi, con la possibilità (e l’auspicio) di stabilirsi più a lungo, ovviamente. In questo periodo contamineranno e verranno contaminati dai gaglianesi storici, ma anche dalla nutrita comunità rumena che abita da queste parti, contribuendo alla realizzazione dei progetti in essere.

L’obiettivo di Montagne in movimento è fare di Neo uno strumento di ripopolamento in diverse aree d’Abruzzo. Oltre a Gagliano, infatti, due progettualità si stanno attivando anche a Tufillo e Civitaluparella, in provincia di Chieti.

Chissà che non sia davvero questa la via per un’inversione di tendenza delle aree interne dell’Appennino.

Come seguire Abruzzo Openpolis

Abruzzo Openpolis è un progetto di Fondazione openpolis, EtipublicaFondazione HubruzzoGran Sasso Science Institute e StartingUp. Per seguire gli aggiornamenti del nostro monitoraggio puoi iscriverti alla nostra newsletter dedicata. Ti invieremo una news, di lunedì, ogni due settimane. Riceverai articoli, dati, grafici e mappe liberamente utilizzabili per promuovere un dibattito informato.

Foto: Luca Santilli (Martina Lovat)

PROSSIMA PARTE