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Oltre ad analizzare l’influenza di queste strutture sulle due principali istituzioni politiche del paese (governo e parlamento) è possibile creare dei network di area. Un esercizio possibile grazie all’analisi delle ricorrenze, un modo per far emergere le strutture particolarmente vicine tra loro. Vicinanza non solo ideologica quindi, ma anche per numero di membri che si condividono.

Network di area, strutture simili per ideologia e composizione.

La galassia del centrosinistra

Cogito ergo sum 2020

Se guardiamo al centrosinistra dobbiamo fare riferimento a 11 strutture particolarmente influenti e interconnesse. Parliamo nello specifico di: Italianieuropei (D’Alema), Merita Meridione – Italia (De Vincenti), Fondazione Istituto Gramsci (Pons), Centro riforma dello stato (Maria Luisa Boccia), Fondazione Basso (Franco Ippolito), Forum disuguaglianze e diversità (Barca), Nuova economia e nuova società (Bersani e Visco), Fondazione Giorgio Amendola (Prospero Cerabona), LibertàEguale (Morando), Centro studi politica internazionale (Fassino), Fondazione Pietro Nenni (Carlo Fiordaliso). Sono 71 le persone che reggono questo network, avendo almeno 2 incarichi nelle organizzazioni appena citate.

71 persone tengono insieme la rete delle strutture vicine al centrosinistra.

Tra i nomi più ricorrenti troviamo quello di Pierluigi Ciocca (banchiere, ex vice direttore generale di Banca d’Italia) con 4 incarichi nelle 11 strutture del network (Fondazione Basso, Italianieuropei, Merita Meridione – Italia, Nuova economia e nuova società) e Umberto Ranieri (ex sottosegretario e parlamentare), anche lui con 4 incarichi (Associazione LibertàEguale, Fondazione Giorgio Amendola, Fondazione Pietro Nenni, Merita Meridione – Italia). A questi bisogna aggiungere, sempre con 4 incarichi, Walter Tocci (Centro Riforma dello Stato, Fondazione Basso, Fondazione Istituto Gramsci, Fondazione Pietro Nenni).

La galassia del centrosinistra sembra avere 4 poli attrattivi principali: a 3 strutture con una lunga storia alle spalle (Italianieuropei, Fondazione Gramsci e Fondazione Basso), si è aggiunta recentemente Merita Meridione – Italia.

Vengono mostrati solamente i membri che hanno un incarico in almeno 2 delle strutture prese in considerazione.

FONTE: dati ed elaborazione openpolis

La galassia del centrodestra

Spostando lo sguardo invece sul centrodestra, sono 7 le strutture che meritano particolare attenzione. Nello specifico parliamo di Magna Carta (Quagliariello), Fondazione Craxi (Stefania Craxi), Fondazione Alcide De Gasperi (Alfano), ResPublica (Eugenio Belloni), Iustus (Tremonti), Fondazione La Malfa (Savona) e il Centro studi e ricerche itinerari previdenziali (Alberto Brambilla). Un network sorretto da 24 persone con almeno 2 incarichi nelle organizzazioni appena citate.

Tra i nomi più ricorrenti nelle strutture di centrodestra Blangiardo e Tria.

Tra i nomi ricorrenti come non citare quello di Gian Carlo Blangiardo, attuale presidente dell'Istat. L'accademico è infatti nel Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, Fondazione Alcide De Gasperi, Iustus, ResPublica. Stesso discorso vale per un'altra figura emerse nella recente fase politica, parliamo di Giovanni Tria. L'ex ministro dell'economia del governo giallo-verde Conte I è membro di Fondazione Craxi, Iustus, Magna carta. Con 3 incarichi nel network anche gli accademici Giuseppe de Vergottini e Piero Craveri.

Vengono mostrati solamente i membri con incarichi in almeno 2 delle strutture prese in considerazione.

FONTE: dati ed elaborazione openpolis

L'emergente rete di destra

L'ultimo periodo ha visto il consolidamento, anche influenzato dall'attuale fase politica, di organizzazioni molto vicine alla destra. Nello specifico si tratta di 10 strutture: Centro studi del pensiero liberale, Centro studi Machiavelli, Fare Futuro, Fondazione Alleanza Nazionale, Fondazione Craxi, Fondazione Tatarella, Fondazione Tricoli, Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Italia Protagonista e Nazione Futura. Il network è sorretto da 31 persone. Spicca in particolare il nome di Francesco Giubilei.

L'editore della casa editrice Historica ha un ruolo in 5 delle strutture su menzionate: presidente di Nazione Futura e Fondazione Tatarella, figura anche nel Centro studi del pensiero liberale, in Fare Futuro e nella Fondazione Tricoli. Giubilei è certamente una figura in ascesa nella destra conservatrice italiana. A inizio febbraio con Nazione Futura ha anche organizzato "National Conservatism Conference”, conferenza promossa dalla Edmund Burke Foundation con relatori nomi di spicco quali Meloni, Orbán, Legutko, Salvini, Marion Marechal, Hazony e Murray.

Vengono mostrati solamente i membri che hanno un incarico in almeno 2 delle strutture prese in considerazione

FONTE: dati ed elaborazione openpolis

La galassia economico-istituzionale

Oltre ai network di area, con l'edizione 2020 di Cogito ergo sum sono emerse anche altre realtà che a modo loro giocano un ruolo importante. Parliamo di fondazioni e associazioni panpartisan, in cui politici nazionali e locali lasciano spazio ad accademici, dirigenti pubblici ed imprenditori. Otto realtà tra le più ricche tra quelle censite, 2 di esse nel 2018 hanno superato i 5 milioni di entrate, e che quindi hanno un peso specifico non indifferente nella nostra analisi. Stiamo parlando di Aspen Institute Italia, Associazione Civita, Italia decide, Astrid, Fondazione Leonardo, Fondazione Eni, Fondazione Italia Usa e Fondazione Italia Cina.

La composizione di queste strutture si differenzia molto da quelle viste fino ad ora. Infatti se nella stragrande maggioranza dei casi le associazioni e fondazioni citate fino ad ora erano composte per la maggior parte da politici, qui giocano un ruolo più importante anche accademici, dirigenti pubblici ed imprenditori.

Questo network, ricostruito prima delle nomine di fine aprile 2020, è sorretto nello specifico da 38 persone, e 7 di esse sono membri di 3 delle 8 strutture in questione:

  • Luigi Abete, imprenditore e dirigente d'azienda, attuale presidente della Banca nazionale del lavoro: Aspen Institute Italia, Associazione Civita, Astrid;
  • Marta Dassù, Cda LeonardoFinmeccanica (uscente) ed ex viceministro: Aspen Institute Italia, Fondazione Eni Enrico Mattei, Fondazione Italia USA;
  • Giovanni Maria Flick, ex presidente della corte costituzionale e ministro: Astrid, Fondazione Leonardo, Italia decide;
  • Gianni Letta, ex sottosegretario alla presidenza del consiglio: Aspen Institute Italia, Associazione Civita, Italia decide;
  • Alessandro Pajno, ex presidente del consiglio di stato: Astrid, Fondazione Leonardo, Italia decide;
  • Angelo Maria Petroni, accademico ed ex Cda Rai: Aspen Institute Italia, Fondazione Italia USA, Italia decide;
  • Giulio Tremonti, ex ministro e vice presidente del consiglio: Aspen Institute Italia, Fondazione Italia USA, Italia decide.

Vengono mostrati solamente i membri che hanno incarichi in almeno 2 delle strutture prese in considerazione

FONTE: dati ed elaborazione openpolis

L'Associazione Civita, presieduta da Gianni Letta, è probabilmente le strutture fra quelle censite con la più alta concentrazione di potere economico. Al suo interno infatti figurano numerosi dirigenti pubblici e privati, comprendendo tra le più grandi aziende italiane private e partecipate. Tra questi citiamo qualche esempio: Matteo Del Fante (Ad Poste Italiane), Fabio Cerchiai (presidente Atlantia e vice presidente UnipolSai), Gianfranco Battisti (Ad Ferrovie dello stato), Stefano Antonio Donnarumma (Ad Acea), Gianni De Gennaro (presidente uscente di Leonardo-Finmeccanica), Domenico Arcuri (Ad Invitalia), Pietro Guindani (uscente Cda Eni) e Patrizia Grieco (presidente uscente Cda Enel, a breve presidente Cda Mps).

L'Associazione Civita permette anche di introdurre nel quadro dell'analisi anche un nuovo elemento. Accanto all'Associazione Civita opera infatti Civita Cultura Holding, realtà che agisce nel campo dei beni culturali e che possiede Opera Laboratori Fiorentini, Civita Mostre, Civita Sicilia e Civita Tre Venezie. Civita Cultura Holding, presieduta da Luigi Abete, che assieme a Filmmaster e Cine Distrtict Entertainment compongono la Holding IEN - Italian Entertainment Network.

Situazione analoga, anche se su scala minore, a quella di Astrid, affianco alla quale agisce la società di servizi a responsabilità limitata A.S.T.R.I.D, presieduta anch'essa da Bassanini. Società che fattura oltre mezzo milioni di euro, e nel cui Cda figurano, oltre a Bassanini, Vincenzo Cerulli Irelli, Claudio De Vincenti, Vittorio Campione e Gianfranco D'Alessio.

Foto: Facebook ufficiale di Nazione Futura

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