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Parma

Parma è la provincia italiana dove i minori sono aumentati di più.

In provincia di Parma i minori sono aumentati del +7,6%. Vale a dire che nel 2018 i residenti 0-17 sono 5.039 in più rispetto al 2012. Una variazione superiore a quella di ogni altra provincia, sia in Emilia Romagna che in tutta Italia.

Tale crescita si è sviluppata in modo diverso sul territorio. Nella maggior parte dei comuni i residenti tra 0-17 anni sono aumentati, ma in molti altri sono diminuiti.

37% i comuni della provincia di Parma dove i minori sono diminuiti dal 2012 al 2018.

Il colore identifica la variazione del numero di minori tra 2012 e 2018: rosso per diminuzioni superiori all’1%, verde per aumenti superiori all’1%, giallo per variazioni comprese tra -1 e +1%. Il grigio indica comuni che sono nati dopo il 2012 e per i quali non è stata calcolata la variazione.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati demo.Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 1 Gennaio 2018)

Il comune di Parma passa da 26.535 minori residenti nel 2012 a 30.580 nel 2018, registrando un aumento del 15,2%, ampiamente superiore alla media provinciale (+7,6%). I minori aumentano anche nei comuni limitrofi al capoluogo, mentre diminuiscono in territori più distanti. I cali più significativi si verificano in comuni montani, che già nel 2012 avevano meno di 100 residenti tra 0-17 anni.

71.471 il numero di minori residenti nella provincia di Parma.

Abbiamo isolato i comuni con il maggior numero di residenti 0-17, per osservare come è variata la popolazione minorile nei territori in cui si concentra di più.

Nell’elaborazione è stata calcolata la variazione percentuale dei residenti tra 0 e 17 anni nei comuni della provincia di Parma con più minori residenti.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati demo.Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 1 Gennaio 2018)

Parma è il capoluogo dell'Emilia Romagna dove i minori sono aumentati di più.

I minori sono aumentati in tutti i comuni considerati, tranne Sorbolo e Salsomaggiore Terme, dove sono rimasti perlopiù stabili rispetto al 2012.

Parma e Fidenza hanno avuto il maggiore aumento di residenti 0-17 e nel 2018 sono i due territori con più minori nella provincia. Un risultato in linea con il loro ruolo di comuni polo di provincia, cioè centrali per i servizi.

I poli sono comuni baricentrici sul territorio in termini di servizi, come scuole, ospedali e stazioni ferroviarie. Vai a "Che cosa sono le aree interne"

Reggio nell'Emilia

Al settimo posto in regione la provincia di Reggio Emilia, dove la popolazione minorile è aumentata del +1% in 6 anni. Una variazione limitata che, vista a livello comunale, mostra come nella maggior parte del territorio ci sia stato in realtà un calo dei residenti 0-17.

54% i comuni della provincia di Reggio nell'Emilia dove i minori sono diminuiti dal 2012 al 2018.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati demo.Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 1 Gennaio 2018)

Reggio Emilia: i minori calano nei comuni periferici e montani.

Nel 2018, il comune di Reggio nell'Emilia ha circa 1.000 minori in più rispetto al 2012. Da 29.129 residenti tra 0-17 anni a 30.191, registrando un aumento del +3,6%, superiore al dato provinciale. Anche nei territori limitrofi al capoluogo, come ad esempio Bagnolo in Piano (4,64%) e Cavriago (4,07%), si registrano variazioni positive che superano la media, pari a +1%.

93.742 il numero di minori residenti nella provincia di Reggio nell'Emilia.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati demo.Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 1 Gennaio 2018)

Scandiano è il comune di Reggio Emilia dove i minori aumentano di più.

Tra i territori considerati, la popolazione minorile è diminuita a Quattro Castella (-1,5%), Rubiera (-1,8%) e Castellarano (-2%). Al lato opposto della classifica Scandiano (+6,39%), seguito da Reggio nell'Emilia (+3,65%) e Coreggio (+2%).

Da notare che il capoluogo e unico comune polo di provincia, ha il maggior numero di residenti tra 0-17 anni.

Piacenza

La provincia di Piacenza è al penultimo posto per aumento del numero di minori, con una variazione di circa +0,96% dal 2012 al 2018. Se complessivamente la presenza della popolazione minorile si può dunque considerare piuttosto stabile, nella maggior parte dei comuni del territorio il numero di residenti 0-17 è calato negli anni considerati.

67% i comuni della provincia di Piacenza dove i minori sono diminuiti dal 2012 al 2018.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati demo.Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 1 Gennaio 2018)

Piacenza è la provincia dell'Emilia Romagna con meno minori.

Il comune di Piacenza registra uno dei maggiori aumenti nella popolazione minorile tra tutti i territori della provincia. Da 15.007 minori nel 2012 a 15.865 nel 2018, per una variazione del +5,7%. Insieme al capoluogo, sono solo 10 i territori dove i residenti 0-17 sono aumentati più dell'1%. Tra i territori che invece registrano una riduzione, quasi tutte le aree interne della provincia.

43.727 il numero di minori residenti nella provincia di Piacenza.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati demo.Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 1 Gennaio 2018)

Piacenza è il capoluogo dell'Emilia Romagna con meno minori.

Il comune di Piacenza presenta la variazione positiva più ampia tra i territori considerati (+5,7%). Più limitato invece, l'aumento di minori negli altri due comuni polo, Castel San Giovanni e Fiorenzuola d'Arda: +2,6% il primo e +0,7% il secondo, dove la situazione rimane pressoché invariata. Al lato opposto della classifica Carpaneto Piacentino, dove la popolazione minorile è diminuita di quasi il 4% dal 2012 al 2018.

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I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. La fonte dei dati sugli asili nido e servizi prima infanzia è Istat.

 

Foto credit: Unsplash Markus Spiske - Licenza

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