Cooperazione Italia, un'occasione sfumata
4. L’aps italiano a confronto con gli altri paesi Dac
Il calo dell’aps nei paesi Dac
L’Italia, tra i paesi Dac, è quello che ha ridotto in maniera più significativa il proprio contributo in materia di cooperazione nel 2018, con un calo del 21,3% in termini reali. Un dato particolarmente stridente dopo anni in cui la cooperazione italiana stava dando prova di una positiva ripresa e riallineamento rispetto agli obiettivi internazionali.
Tuttavia il nostro paese non è il solo ad aver diminuito il proprio aps. Tra i 29 membri che compongono il comitato per l’aiuto allo sviluppo dell’Ocse ben 12 hanno infatti ridotto il volume delle risorse in cooperazione.
L’Italia è il paese in cui si è registrato il calo maggiore nei fondi per la cooperazione.
Tra coloro che hanno ridotto i fondi per l’aps inoltre si trovano paesi importanti, come gli Stati Uniti (-5% in termini reali) che sono il primo contributore mondiale in termini di aiuto pubblico allo sviluppo, la Germania (-3%) e il Giappone (-13,4%). Tutto questo ha portato a una contrazione complessiva dei fondi destinati alla cooperazione da parte del comitato Dac.
L’aiuto allo sviluppo dei paesi Dac tra il 2013 e il 2018
Nel 2018 cala il volume di aps dei paesi del comitato per l'aiuto allo sviluppo dell'Ocse.
Il comitato Dac è composto da 29 paesi più l’Unione Europea. L’organizzazione riunisce i maggiori contributori in termini di aiuto allo sviluppo e per questo è importante monitorare l’andamento complessivo dei fondi stanziati dai suoi membri. Gli importi sono presentati in dollari a prezzi costanti 2017 in modo da eliminare le distorsioni. I dati Ocse utilizzati seguono la metodologia “cash basis“ e si riferiscono al rilascio di dati preliminari per il 2018.
FONTE: Ocse
(ultimo aggiornamento: giovedì 2 Maggio 2019)
Se il calo dei fondi è stato tutto sommato limitato si deve in gran parte ad alcuni paesi che hanno aumentato il proprio investimento in cooperazione per importi rilevanti. Si tratta in particolare della Gran Bretagna (+1,8%) e della Francia (+ 4,4%), rispettivamente terzo e quarto contributore tra i paesi Dac, e della Svezia (+ 4,5%).
La classifica dei paesi donatori in rapporto alla ricchezza prodotta
La diminuzione dei fondi italiani per la cooperazione, oltre ad allontanarci di molto dall'obiettivo intermedio dello 0,30% aps/rnl entro il 2020, ci fa anche scendere di diverse posizioni nella classifica dei donatori Dac.
Infatti, se nel 2017 ci posizionavamo al tredicesimo posto, gli ultimi dati pongono l'Italia in fondo alla classifica, in diciassettesima posizione.
Italia al diciassettesimo posto tra i paesi donatori del comitato Dac
I dati preliminari Ocse sul rapporto aps/rnl dei paesi Dac nel 2018 fanno calare il nostro paese dal tredicesimo posto del 2017 al diciassettesimo del 2018.
Tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile c’è l’impegno da parte dei paesi sviluppati a donare lo 0,7% dell’rnl ai paesi in via di sviluppo. L’obiettivo intermedio da adempiere entro il 2020 è quello di investire in aps lo 0,30% dell’rnl. I dati Ocse utilizzati seguono la metodologia “cash basis“ e si riferiscono al rilascio di dati preliminari per il 2018.
FONTE: Ocse
(ultimo aggiornamento: mercoledì 10 Aprile 2019)
L'Italia purtroppo non è l'unico paese a rimanere distante dagli obiettivi della cooperazione, altri grandi contributori, in particolare gli Stati Uniti (0,16% aps/rnl, 0,17 nel caso si adotti la nuova metodologia Ocse), fanno peggio di noi. Solo 5 paesi in effetti hanno già raggiunto o superato l'obiettivo dello 0,7% mentre altri 8 raggiungono quello intermedio dello 0,30%.
Foto Credit: UN Photo/Cia Pak