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L’emergenza coronavirus ha posto in evidenza il collegamento diretto tra sviluppo dell’agenda digitale, diffusione delle tecnologie e contrasto alla povertà educativa.

Lo sviluppo di un’agenda digitale è cruciale nel contrasto alla povertà educativa.

I mesi di didattica a distanza hanno infatti mostrato profonde disuguaglianze nel paese tra bambini e ragazzi, su diversi aspetti relativi al processo di digitalizzazione. Dalla disponibilità di pc e tablet nelle famiglie alla velocità delle connessioni.

Nei mesi di Dad è emersa tutta la differenza tra chi – pur nelle complicazioni date dall’emergenza – ha potuto partecipare attivamente alle lezioni e chi invece ha avuto più difficoltà. Questo tipo di divari digitali, dettati ad esempio dalla lentezza della connessione o dall’assenza di un dispositivo per ciascun membro della famiglia, rischiano di approfondire le disuguaglianze sociali ed educative preesistenti.

Sulle connessioni di rete fissa il dato della Toscana è sostanzialmente in linea con la media italiana.

In questo quadro, la Toscana – presa nella sua interezza – presentava già prima della crisi dati in linea con la media nazionale, rispetto alla totalità delle connessioni su rete fissa. Nel 2019, il 95% delle famiglie risultava raggiunto dalla banda larga di base su rete fissa (pari alla media italiana). Al momento della rilevazione, si trattava di una quota intermedia tra le regioni italiane per quanto riguarda la rete cablata. Una quota che cala all’aumentare della velocità di connessione considerata. È infatti il 71% dei nuclei a essere raggiunto dalla banda larga veloce (pari almeno a 30 Mbps), contro una media nazionale del 68,5%. E il 35% ad avere potenziale accesso alla banda larga ultraveloce (connessioni superiori a 100 Mbps), un dato solo lievemente inferiore alla media nazionale (36,8%).

8 su 20 la posizione della Toscana rispetto alle altre regioni per quanto riguarda le connessioni ultraveloci.

Tuttavia, si tratta di un dato fortemente variabile tra le diverse aree della regione. Uno degli aspetti che incidono maggiormente sull’estensione della rete cablata è infatti anche la conformazione orografica del territorio. Da questo punto di vista, in Toscana circa un quarto del territorio è montano e ulteriori 2/3 sono classificati come collinari. Le differenze tra le province possono essere lette in parte anche alla luce di questi dati.

Nella provincia di Prato la quota di famiglie raggiunte dalla banda larga ultraveloce si attesta attorno al 60%. Al secondo posto la città metropolitana di Firenze, con il 46% e al terzo la provincia di Livorno (41%). Tutte e 3 superano sia la media nazionale che quella regionale.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Agcom
(ultimo aggiornamento: martedì 29 Ottobre 2019)

Viceversa, le altre province si collocano al di sotto della media regionale e nazionale. A Pisa e Grosseto sono poco meno del 30% le famiglie raggiunte dalla banda larga ultraveloce alla data della rilevazione. Segue Siena con il 25%. Tutte le altre province si collocano sotto questa quota. Sono infatti meno di 1/4 i nuclei raggiunti al momento della rilevazione a Massa Carrara, Lucca, Arezzo (24%) e Pistoia (23%).

3 le province che superano la media regionale e nazionale.

Un dato che può essere ricondotto anche alle caratteristiche morfologiche del territorio: il 36% dei residenti nella provincia di Pistoia vive in comuni classificati da Istat come "montagna interna", contro una quota del 7,5% nella provincia di Prato e il 3,6% nella città metropolitana di Firenze.

Una differenza che però, persino con le medie provinciali, non riesce a dare conto dei divari interni a ciascun territorio. Tra capoluoghi e zone rurali o montane, centri popolosi e aree interne a bassa densità abitativa e più difficilmente raggiungibili. Per questa ragione è utile approfondire l'offerta del servizio.

Prato

Nel capoluogo, la quota di famiglie raggiunte da connessioni di banda larga ultraveloce supera i 2/3 del totale. Al secondo posto, il confinante comune di Poggio a Caiano (47%). Entrambi superano ampiamente sia la media nazionale che quella regionale e il capoluogo supera di circa 10 punti anche quella provinciale.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Agcom
(ultimo aggiornamento: martedì 29 Ottobre 2019)

10 punti di differenza tra la quota di famiglie raggiunte dalla banda larga ultraveloce nel comune di Prato e la media provinciale.

Una buona copertura, di circa 1/3 dei nuclei residenti, si registra anche nei due comuni di Vernio (32%) e Vaiano (34%). Mentre la banda larga ultraveloce non raggiunge il 10% delle famiglie a Montemurlo (7%) e Cantagallo (2%). Infine Carmignano, ai margini meridionali della provincia, raggiunge una quota del 24%.

Firenze

Seconda a livello provinciale, nella città metropolitana di Firenze circa la metà delle famiglie è raggiunta dalla banda larga ultraveloce. Un dato però fortemente variabile tra i singoli comuni. Il capoluogo, con il 77%, supera la media provinciale di 31 punti. Si tratta del dato più elevato nella provincia. Mentre alcuni comuni dell'hinterland, ai confini occidentali del capoluogo (Sesto Fiorentino, Scandicci), si collocano attorno al dato medio provinciale (46%). Mentre sui comuni limitrofi del versante orientale si scende a quota 23-24% (Fiesole, Bagno a Ripoli).

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Agcom
(ultimo aggiornamento: martedì 29 Ottobre 2019)

Banda larga ultraveloce: spicca il divario tra Firenze e il resto della città metropolitana.

Si attestano su percentuali di famiglie raggiunte superiori alla media regionale anche i comuni dell'area compresa tra Empoli, Vinci, Capraia e Limite e Montelupo Fiorentino. Molto meno coperti invece il versante sud-ovest (Gambassi Terme, Montaione, Castelfiorentino) e quello nord.

In particolare comuni come Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, Marradi, Borgo San Lorenzo. Nel quadrante settentrionale della provincia, spicca poi il dato di Scarperia e San Piero (39%).

Pistoia

Nella provincia di Pistoia, il capoluogo si distingue positivamente dalla media provinciale (23%) con il 36% delle famiglie raggiunte. Una quota che si colloca tra il dato regionale e quello nazionale.

Livelli superiori alla media provinciale anche in 2 dei comuni confinanti con il capoluogo: Montale (28%) e Agliana (36%). Superano la media della provincia anche diversi territori nella parte occidentale, in Valdinievole. Tra questi Uzzano (41%), Pescia (26%), Chiesina Uzzanese (29%), Ponte Buggianese (28%).

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Agcom
(ultimo aggiornamento: martedì 29 Ottobre 2019)

La minore copertura si registra soprattutto nei comuni appenninici nella parte settentrionale della provincia. Non si arriva infatti al 5% delle famiglie raggiunte dalla banda larga ultraveloce in comuni come Cutigliano, San Marcello Pistoiese, Sambuca Pistoiese, Piteglio, Abetone. Coperture limitate che si registrano anche nei margini meridionali della provincia (Larciano, Quarrata).

13 punti di differenza tra la quota di famiglie raggiunte dalla banda larga ultraveloce nel comune di Pistoia e la media provinciale.

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I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati sulla percentuale di famiglie raggiunte dalla banda larga di rete fissa sono di fonte Agcom.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Agcom
(ultimo aggiornamento: martedì 29 Ottobre 2019)

Foto Credits: Unsplash Kelly Sikkema - Licenza

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