L'esperienza scolastica nelle aree interne
6. Le palestre nelle scuole delle aree interne
Praticare sport è fondamentale per lo sviluppo fisico e mentale dei minori. Un’attività che rappresenta per loro un’occasione di socialità e di acquisizione di valori importanti.
In Italia, meno della metà delle scuole ha la palestra.
L’educazione fisica svolta a scuola garantisce a tutti i bambini e ragazzi l’accesso allo sport. E la presenza di una palestra all’interno dell’edificio scolastico agevola l’attività per gli alunni.
Tuttavia in Italia, le scuole dotate di palestre o piscina sono il 41%. Una media che aumenta solo nei comuni polo, mentre diminuisce nei territori meno centrali.
I comuni periferici sono quelli con meno palestre scolastiche
Percentuale di edifici scolastici che hanno una palestra o una piscina per classe di comune (2017)
FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: domenica 1 Gennaio 2017)
Solo il 36% delle scuole in comuni periferici e ultraperiferici è dotato di palestra. Quote superiori si registrano in tutti gli altri territori. Nei poli, che hanno la maggior offerta di palestre scolastiche (44%) e anche nei comuni di cintura (40,1%) e intermedi (40,7%).
4 punti percentuali di differenza tra l'offerta di palestre scolastiche nei comuni polo rispetto ai territori periferici.
È proprio nelle aree interne che spesso condizioni di disagio economico e sociale rendono meno accessibili opportunità educative esterne alla scuola, come la pratica sportiva nel tempo libero. Per questo motivo è ancora più importante che in questi territori sia potenziata la presenza di palestre scolastiche.
Abbiamo analizzato la presenza di palestre nelle scuole delle aree interne, confrontando il numero di strutture del territorio con la popolazione residente tra i 6 e i 18 anni di età. E abbiamo isolato le prime 20 province per offerta.
Più palestre nelle scuole, nelle aree interne delle province di Ravenna e Udine
Le prime 20 province per numero di palestre scolastiche ogni 1.000 residenti 6-18, nelle aree interne (2017)
FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: domenica 1 Gennaio 2017)
Nelle province di Ravenna e di Udine, sono più di 8 le palestre scolastiche ogni 1.000 residenti 6-18 nelle aree interne. Seguono altri territori del centro-nord e 3 province del sud Italia: Nuoro (5,2), Sud Sardegna (4,6) e Isernia (4,3).
Anche in questo caso, l'analisi di un territorio a livello comunale è necessaria per avere il quadro completo della situazione.
Ravenna: solo un comune appartiene alle aree interne.
Dei 18 comuni della provincia di Ravenna, solo Casola Valsenio è classificabile come intermedio e quindi appartenente alle aree interne. Questo da un lato è fuorviante rispetto alla classifica precedente, che confronta le aree interne di varie province, composte nelle maggior parte dei casi da più di un singolo comune. Dall'altro lato è interessante sottolineare che proprio l'unico territorio appartenente alle aree interne è quello con la maggior offerta di palestre scolastiche della provincia di Ravenna, pari a 8,2 strutture ogni 1.000 residenti 6-18.
Ravenna: quasi tutti i comuni hanno palestre scolastiche
Numero di palestre scolastiche ogni 1.000 residenti 6-18 nei comuni della provincia di Ravenna (2017)
FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: domenica 1 Gennaio 2017)
1 su 18 il comune in provincia di Ravenna senza palestre negli edifici scolastici. Si tratta di Bagnara di Romagna.
Per quanto riguarda i comuni polo, Ravenna, Faenza e Lugo registrano un'offerta simile di palestre scolastiche, pari circa a 2 strutture ogni 1.000 residenti 6-18.
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I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati sugli edifici scolastici sono fonte Miur. Non sono disponibili i dati comunali per il Trentino Alto Adige.
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