Cooperazione Italia, tra declino e un futuro sempre più incerto
4. L’Italia nel gruppo di coda dei paesi donatori
I fondi destinati all’aiuto pubblico allo sviluppo dai paesi del comitato Ocse Dac sono sostanzialmente fermi da ormai 4 anni, e sono pochi i paesi membri che hanno già raggiunto l’obiettivo dello 0,7% Aps/Rnl previsto per il 2030.
Il volume complessivo dell’Aps dei paesi Dac
Nel 2019 il volume complessivo di importi destinato dai membri del comitato Dac al settore della cooperazione è cresciuto rispetto al 2018, anche se in misura non particolarmente significativa.
1% la crescita in termini reali dell’aiuto pubblico allo sviluppo complessivo dei paesi Dac tra 2018 e 2019.
Se si considera però il trend di crescita seguito tra il 2013 e il 2016 si può dire che da quel momento l’Aps dei paesi Dac sia rimasto sostanzialmente stagnante. La crescita segnalata dall’Ocse nei dati preliminari rilasciati ad aprile inoltre era leggermente più alta (+1,4%) ma l’aggiornamento dei dati italiani ha inevitabilmente influito sui volumi complessivi.
L’andamento dell’Aps dei paesi Dac tra 2013 e 2019
Negli ultimi anni l'aiuto pubblico allo sviluppo dei paesi Dac è rimasto sostanzilmente stagnante.
Inoltre se in termini reali si assiste a un lieve aumento il rapporto Aps/Rnl segna invece una riduzione. Si tratta di un trend negativo che dura ormai da alcuni anni. Nel 2016 i paesi Ocse Dac avevano raggiunto complessivamente lo 0,32% Aps/Rnl, ma poi nel biennio successivo questo è sceso allo 0,31 e nel 2019 allo 0,30.
0,30% il rapporto Aps/Rnl complessivo dei paesi Ocse Dac nel 2019. In calo rispetto allo 0,31 del 2018.
Quantomeno il rapporto Aps/Rnl indicato dai dati preliminari Ocse è rimasto invariato nonostante l'aggiornamento al ribasso dei dati italiani.
L'Italia in fondo alla classifica dei paesi donatori
Con l'aggiornamento del dato italiano dallo 0,24% Aps/Rnl allo 0,22 l'Italia ha perso solo una posizione nella classifica dei paesi Ocse Dac, passando dal diciottesimo al diciannovesimo posto.
Tuttavia questo passaggio rimarca in maniera ancora più netta il posizionamento italiano nel gruppo di coda dei paesi Dac.
L’Italia e la classifica dei paesi Dac alla luce dei nuovi dati
Nel 2019 l'Italia si trova al 19° posto trai i paesi Ocse Dac per fondi destinati alla cooperazione in rapporto alla ricchezza nazionale.
FONTE: Ocse, Ministero degli affari esteri e della cooperazione
(ultimo aggiornamento: venerdì 21 Agosto 2020)
Peggio di noi fanno comunque paesi importanti come la Spagna, la Corea e soprattutto gli Stati Uniti.
Su questo punto conviene sempre ricordare come gli Usa, pur contribuendo in misura scarsa rispetto alla ricchezza nazionale, rimangono di gran lunga il primo contributore del comitato Ocse Dac, con circa 34 miliardi di dollari pari al 21,9% dei fondi complessivi.
Se si calcolano collettivamente i paesi dell'Unione europea, questa risulta di larga misura il maggior contributore in termini di aiuto pubblico allo sviluppo.
Allo stesso modo è bene specificare che i paesi dell'Unione Europea sono calcolati singolarmente. Considerando invece collettivamente i paesi dell'Unione europea, questa risulterebbe prima con 86,9 miliardi di dollari destinati all'Aps nel 2019, pari al 56% del totale.
Nel 2019 sono stati solo 5 i paesi che hanno raggiunto l'obiettivo dello 0,7% Aps/Rnl previsto per il 2030 e di questi tre lo hanno superato di ampia misura, avvicinandosi o superando l'1% (Lussemburgo, Norvegia e Svezia).
Oltre all'Italia altri 10 paesi hanno ridotto il proprio Aps nel 2019. I cali più significativi si sono verificati in Polonia (-7.7%), Portogallo (-5.4%), Svezia (-4.8% pur rimanendo tra i maggiori donatori), Paesi Bassi (-4,1%) e Slovacchia (-4.0%). Nessuno di questi però si avvicina al crollo subito dall'Aps italiano stando ai dati del ministero degli esteri (-11,88%).
Sono 18 invece i paesi in cui l'Aps è cresciuto. Prima fra tutti la Finlandia (+18,2%) e poi a seguire Ungheria (+14,5%), Corea (+13,9%), Grecia (+11,0%) e Norvegia (+9,7%).
Foto Credit: Sylvain Cherkaoui - Oxfam Italia