Emilia Romagna: come cambia la presenza di minori sul territorio
1. Lo spopolamento dei minori: il caso dell’Emilia Romagna
L’Italia risulta sempre più colpita dal calo demografico che, nel corso degli anni, ha causato una riduzione del numero di minori sul territorio. Una fascia di popolazione, quella compresa tra 0 e 17 anni, che è in realtà fondamentale nel determinare la vitalità di un paese.
Questo fenomeno ha inciso in particolar modo sulle regioni del sud, dove i minori sono calati di più che nel resto del paese.
-6,36% la variazione del numero di residenti 0-17 nel sud Italia, dal 2012 al 2018.
Per quanto riguarda invece il nord Italia, complessivamente la popolazione minorile non ha avuto un calo ma neanche un aumento rilevante, mantenendosi stabile nel corso degli anni.
+0,07% la variazione del numero di residenti 0-17 nel nord Italia, dal 2012 al 2018.
Tuttavia, tale stabilità non riguarda tutte le regioni settentrionali, dove invece la popolazione minorile è variata in modo molto diverso da un territorio all’altro. Dall’Emilia Romagna, dove i minori sono aumentati del 2,7% alla Valle d’Aosta, dove sono diminuiti del 3%.
Tra le regioni del nord, i minori aumentano solo in Emilia Romagna e Lombardia
Variazione percentuale della popolazione minorile nelle regioni del nord Italia (2012-2018)
Nell’elaborazione è stata calcolata la variazione percentuale dei residenti tra 0 e 17 anni nelle regioni italiane.
FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati demo.Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 1 Gennaio 2018)
L'Emilia Romagna è la regione del nord dove i minori aumentano di più.
In Emilia Romagna i residenti tra 0-17 anni sono passati da 688.684 nel 2012 a 707.240 nel 2018. Con circa l'1% in meno di variazione, anche in Lombardia sono aumentati: da 1.640.990 minori nel 2012 a 1.667.310 nel 2018. Per quanto riguarda le altre regioni, registrano tutte un calo dei residenti 0-17. Dal Trentino-Alto Adige, dove la differenza è lieve e la situazione rimane praticamente invariata (-0,16%), alla Valle d'Aosta che registra il calo più significativo (-3,1%).
Nonostante l'Emilia Romagna sia emersa rispetto al resto del nord Italia per la crescita della popolazione minorile, è interessante notare che non in tutta la regione si verifica un simile aumento. Osservando il dato a livello provinciale infatti, emerge che la maggior parte delle province registra variazioni ampiamente inferiori alla media regionale del +2,7%.
Emilia Romagna: Parma è la provincia dove i minori aumentano di più
Variazione percentuale della popolazione minorile nelle province dell'Emilia Romagna (2012-2018)
FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati demo.Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 1 Gennaio 2018)
C'è un ampio divario tra le province dell'Emilia Romagna sulla variazione di minori.
In provincia di Parma i minori sono aumentati del +7,6% dal 2012 al 2018. Una crescita ampiamente superiore a quella degli altri territori considerati, compresa la città metropolitana di Bologna, seconda con un aumento del 5%. Le prime due, insieme alla provincia di Rimini, sono le uniche a superare la crescita media regionale pari a +2,7%. Anche se con variazioni inferiori, i residenti 0-17 sono aumentati in tutte le province dell'Emilia Romagna. L'unica eccezione è costituita da Ferrara, dove i minori sono diminuiti lievemente, con una variazione pari a -0,7%.
Anche se il dato provinciale fornisce maggiori informazioni rispetto al dato nazionale e regionale, non è comunque sufficiente ai fini di un'analisi completa sul fenomeno. Per capire realmente dove e quanto incide la riduzione della popolazione minorile, è necessario un approfondimento a livello comunale.
Abbiamo dunque ricostruito la variazione dal 2012 al 2018 del numero di minori per tutti i comuni delle nove province dell'Emilia Romagna. Complessivamente, abbiamo individuato le seguenti ricorrenze:
- i maggiori aumenti si registrano nei capoluoghi, nei territori ad essi limitrofi e nei comuni polo di provincia;
- i cali più significativi si verificano in comuni periferici e/o montani.
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