Gli asili nido sono un servizio essenziale non solo per il minore ma per l’intera comunità. Quella tra 0 e 2 anni è infatti una fascia d’età cruciale per porre le basi dell’apprendimento. In questo senso, asili nido e servizi educativi per la prima infanzia non costituiscono solo un’importante opportunità educativa ma anche la prima occasione di socialità per i bambini. La possibilità di potersi affidare ad una struttura di questo tipo inoltre può permettere alle famiglie di dedicare una parte del loro tempo al lavoro. Gli asili nido dunque possono essere anche un incentivo per l’occupazione femminile. È infatti sulle donne che, per stereotipi sociali, ricadono più spesso i compiti di cura del minore e le attività domestiche.

Il Veneto rappresenta da sempre una delle “locomotive” del paese dal punto di vista economico, ed anche per quanto riguarda i servizi dedicati alla prima infanzia presenta numeri importanti. Secondo i dati Istat relativi al 2018 infatti, la regione offre complessivamente 32.658 posti in 1.299 strutture autorizzate tra asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia.

Il Veneto offre dunque circa 29,1 posti ogni 100 residenti tra 0 e 2 anni di età. Un dato superiore alla media nazionale (25,5%) di oltre 3 punti percentuali. Con questi dati, il Veneto si colloca all’11esimo posto tra le regioni italiane per livello di copertura del servizio. Una quota che però non permette a questa regione di raggiungere l’obiettivo europeo di 33 posti in asilo nido ogni 100 bambini.

Ogni stato membro dovrebbe garantire un posto in asili nido o servizi per la prima infanzia, ad almeno il 33% dei bambini sotto i 3 anni. Vai a "Che cosa prevedono gli obiettivi di Barcellona sugli asili nido"

Ma il dato medio regionale non è sufficiente per l’analisi. All’interno del territorio infatti ci sono delle significative differenze, da una provincia all’altra e da comune a comune. Occorre quindi spingersi a livello locale.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 31 Dicembre 2018)

Solo la provincia di Rovigo raggiunge un livello di copertura superiore al 33%.

A quota 35,4%, Rovigo è la provincia veneta con la copertura di asili nido e servizi prima infanzia più alta ed è anche l'unica ad aver raggiunto l'obiettivo dei 33 posti ogni 100 bambini. All'ultimo posto della classifica troviamo invece la provincia di Belluno con una copertura del 23,8%. Un dato inferiore alla media nazionale e distante più di 11 punti percentuali rispetto al dato di Rovigo. Il capoluogo di regione Venezia si colloca invece al penultimo della classifica con il 27,4% di copertura.

Rovigo

Con il 35,4% di minori potenzialmente coperti, offerto attraverso 1.565 posti autorizzati in 70 strutture, Rovigo rappresenta la provincia veneta più virtuosa per quanto riguarda la disponibilità di posti in asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia. Ma com'è distribuito il servizio sul territorio? Per capirlo è necessario osservare i dati a livello comunale ed evidenziare eventuali disparità o ricorrenze.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 31 Dicembre 2018)

Come emerge dalla mappa, la distribuzione del servizio è abbastanza omogenea, con una maggiore presenza nella parte occidentale della provincia. Il livello di copertura più elevato si trova nel comune di Pincara (200%, ciò dipende dal fatto che i residenti 0-2 presenti nel 2018 erano una ventina mentre i posti disponibili circa il doppio) mentre il più basso a San Martino di Venezze (8,2%). Da notare che il comune capoluogo (42,2%) si trova al di sopra dell’obiettivo Ue del 33% e della media provinciale. Influiscono negativamente sulla media provinciale i 13 comuni dove il servizio non è presente.

42,2% posti per 100 residenti 0-2, nei servizi prima infanzia del comune di Rovigo.

Da rilevare che in nessun centro della provincia si registra un numero di residenti 0-2 superiore alle mille unità. I due comuni più popolosi, da questo punto di vista, sono Rovigo e Adria che sono anche gli unici due "comuni polo" della provincia. Centri abitati cioè che costituiscono un baricentro in termini di servizi sul loro territorio. Ma mentre nel capoluogo, come abbiamo visto, il livello di copertura è piuttosto alto, l'altro comune raggiunge il 29,2%. Un valore superiore alla media nazionale ma distante comunque 6,2 punti percentuali rispetto al dato provinciale.

I poli sono comuni che offrono servizi essenziali sul territorio, in ambito educativo, sanitario e dei trasporti. Vai a "Che cosa sono le aree interne"

Come abbiamo detto, all'interno di una stessa provincia possono esserci anche situazioni molto diverse. In alcuni territori, spesso quelli con meno residenti 0-2 anni, si registrano coperture molto elevate, anche superiori al 100%. È il caso ad esempio Frassinelle Polesine il livello di copertura arriva al 121,7% ma i bambini presenti sono meno di 30.

È interessante notare che dei 13 comuni dove il servizio non è presente, 9 sono "comuni di cintura", centri cioè che sorgono nelle immediate vicinanze dei poli. Quattro - Pettorazza Grimani, Ceneselli, Melara e Calto - invece sono comuni intermedi.

Belluno

Come anticipato, la provincia di Belluno è ultima in Veneto per quanto riguarda l'offerta di servizi per la prima infanzia. Si tratta dell'unica provincia in questa regione a non raggiungere dati superiori rispetto alla media nazionale. Secondo i dati 2018, infatti, a fronte di circa 4mila residenti 0-2, il territorio offre 947 posti (24 ogni 100 bambini) in servizi educativi per la prima infanzia, sia pubblici che privati.

A differenza di quanto visto a Rovigo, in questa provincia la copertura di posti è distribuita in maniera molto disomogenea. Nella maggiora parte dei casi inoltre il servizio è del tutto assente. Sono infatti 41 su 63 (circa il 65%) i comuni che non dispongono di strutture per la prima infanzia sul loro territorio. Questi comuni sono distribuiti un po' su tutta la provincia ma si concentrano in maniera particolare nella zona orientale.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: mercoledì 9 Dicembre 2020)

65% i comuni in provincia di Belluno sprovvisti di strutture per la prima infanzia.

Anche in questo caso, possiamo notare come nei centri dove si registra un livello di copertura particolarmente alto questo possa essere ricondotto a una bassa popolosità della fascia di residenti tra 0 e 2 anni. Ad esempio, a Lozzo di Cadore (142,9%), Cencenighe Agordino (78,3%) e Lentiai (74,2%) abitano meno di 50 bambini.

Il servizio è particolarmente carente nella parte orientale della provincia.

In questa provincia sono solo 9 i comuni che ospitano sul loro territorio più di 100 bambini. Oltre al capoluogo, anche Feltre, Sedico, Ponte nelle Alpi, Santa Giustina, Limana, Alpago, Mel e Trichiana. A Belluno risiedono quasi 700 minori 0-2, per un livello di copertura totale del 35,1%, dato superiore agli obiettivi Ue (33%). Il secondo centro per numero di bambini presenti è Feltre che ne ospita circa 400, per un livello di copertura del 26%.

Da notare che in questa provincia sono presenti 33 comuni classificabili come centri intermedi, periferici o ultraperiferici (il 45,8%). Questi comuni sono generalmente anche quelli dove il livello di servizi è inferiore. Analizzando solo i comuni periferici e ultraperiferici possiamo infatti osservare come, nella maggior parte dei casi, il livello di copertura di posti in asilo nido sia basso o assente. Fanno eccezione il già citato Cencenighe Agordino, Cortina d'Ampezzo (59,9%) e Falcade (54,2%).

Scarica, condividi e riutilizza i dati

I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati relativi ad asili nido e servizi prima infanzia sono di fonte Istat.

Per conoscere quanto è ampia l’offerta di asili nido e servizi per la prima infanzia nel tuo territorio, clicca sulla casella Cerca… e digita il nome del tuo comune. Puoi cambiare l’ordine della tabella cliccando sull’intestazione delle colonne.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: martedì 27 Ottobre 2020)

Foto Credits: Unsplash Tai's Captures - Licenza

PROSSIMA PARTE