La povertà educativa colpisce in media più il sud che il nord del paese. Ma in un territorio vasto come la Lombardia, servizi educativi e fenomeni sociali variano molto a livello locale, da provincia a provincia e da comune a comune.
A 2 anni dall'entrata in vigore del decreto sicurezza le criticità del sistema di accoglienza si sono accentuate. Con l'emergenza sanitaria, inoltre, i problemi diventano ancora più lampanti.
Con i dati sul 2019 si chiude un ciclo per la cooperazione italiana. Da un lato si certifica come irraggiungibile l'obiettivo che ci eravamo posti per il 2020 e dall’altro l’arrivo del coronavirus muta radicalmente lo scenario.
L'emergenza Covid ha messo a nudo nuove esigenze per il paese, in particolare per le famiglie con figli. Lo sviluppo dell'agenda digitale sarà sempre più legato al contrasto alla povertà educativa. Il divario digitale spesso si somma ai fattori di disuguaglianza già esistenti, dalla condizione sociale al luogo di residenza.
Le aree interne sono le più colpite dalla carenza di servizi, anche di quelli educativi. Un fenomeno che influenza negativamente il percorso formativo dei bambini e dei ragazzi che vivono in questi territori.
Think tank e fondazioni politiche hanno un ruolo sempre crescente nella politica italiana. L'approvazione dello spazzacorroti ha generato confusione ed ulteriori problemi. E chi deve vigilare non ha i mezzi per farlo.
Gli stanziamenti dell'ultima legge di bilancio lasciano prevedere anni difficili per l'a cooperazione allo sviluppo. Intanto i dati definitivi sull'aps nel 2018 certificano il calo drastico rispetto all'anno precedente.