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In questo capitolo andremo ad approfondire alcune delle misure del Pnrr che vanno a toccare ambiti particolarmente sensibili per il mondo del Terzo settore. Quelli relativi alla cura delle persone più fragili. Il riferimenti in particolare è agli anziani, alle persone disabili, a quelle senza fissa dimora.

Sono 5 le misure del Pnrr di interesse per il Terzo settore in questo caso. Gli investimenti riguardano gli interventi a favore degli anziani e delle famiglie in difficoltà economiche, delle persone con disabilità e di coloro che non hanno una casa. A questi tre investimenti si aggiungono anche due riforme. La legge quadro per la disabilità e la regolamentazione degli interventi a favore degli anziani non autosufficienti.

M5C2-I1.1 Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti

Questa misura, del valore complessivo di 500,1 milioni di euro, è volta a sostenere le persone vulnerabili attraverso il rafforzamento e la costruzione di infrastrutture per i servizi sociali territoriali, al fine di prevenire l’istituzionalizzazione o favorire la deistituzionalizzazione.

L’investimento si suddivide in quattro sotto-misure:

  • M5C2-I1.1.1 Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini (84,6 milioni di euro)
    L’obiettivo è rafforzare i servizi di assistenza sociale e sostenere i bambini e le famiglie svantaggiate. Le prestazioni erogate potranno essere: servizi a domicilio; partecipazione a gruppi di sostegno per genitori e bambini, cooperazione tra scuole, famiglie e servizi sociali e/o servizi condivisi di assistenza familiare;
  • M5C2-I1.1.2 Autonomia degli anziani non autosufficienti (307,5 milioni di euro)
    L’investimento è volto a permettere agli anziani di avere una vita autonoma e indipendente. Ciò potrà avvenire attraverso la riconversione di case di riposo in gruppi di appartamenti autonomi. Questi dovranno essere dotati di tutte le strutture e servizi necessari (automazione domestica, telemedicina, monitoraggio a distanza);
  • M5C2-I1.1.3 Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione (66 milioni)
    La misura mira a costituire équipe professionali con formazione specifica per migliorare la diffusione dei servizi sociali su tutto il territorio, favorendo così la deistituzionalizzazione e il rientro al domicilio dagli ospedali. Si punta quindi anche a fornire una formazione specifica agli operatori nell’ambito dei servizi a domicilio dedicati agli anziani;
  • M5C2-I1.1.4 Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali (42 milioni)
    Si prevede l’introduzione di strumenti di condivisione delle competenze e di supervisione dei servizi agli operatori al fine di sostenere il loro lavoro. Questa sottomisura è trasversale alle altre 3.

Sul fronte dell’attuazione, con il decreto direttoriale 5/2022 del ministero del lavoro e delle politiche sociali è stato pubblicato l’avviso per la presentazione di proposte di intervento da parte dei distretti sociali per le tre linee di investimento. I decreti direttoriali 98 e 117 del 2022 hanno poi pubblicato la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento.

Per esaurire le risorse a disposizione è stato necessario fare diversi scorrimenti di graduatoria e riaprire i bandi.

I distretti sociali vincitori dei bandi hanno poi dovuto caricare le loro proposte su un’apposita piattaforma informatica. Questi sono poi stati valutati da una commissione. In seguito a questo passaggio si sono verificate molte rinunce che hanno reso necessario lo scorrimento delle graduatorie e la riapertura dell’avviso pubblico. L’ultima riapertura è avvenuta con il decreto direttoriale 158/2023, i cui esiti sono stati pubblicati con il decreto direttoriale 204/2023. In conclusione a questi passaggi si è provveduto alla stipula delle convenzioni, all’avvio delle attività da parte dei soggetti beneficiari e all’erogazione degli anticipi.

Per quanto riguarda le scadenze legate a questa misura, il prossimo appuntamento è fissato al marzo del 2026. Entro questa data, l’85% dei distretti sociali coinvolti dovrà aver portato a conclusione almeno un progetto.

Con riferimento agli interventi, risultano essere 941 per un importo totale di circa 488 milioni di euro. Rispetto all’aggiornamento dati di dicembre 2023 risultano non più presenti 9 interventi del valore totale di circa 6,5 milioni. Allo stesso tempo ne risultano avviati 21 nuovi per un importo di circa 15,5 milioni di euro. La regione che attrae più risorse è la Lombardia (75,1 milioni per 146 progetti) seguita da Campania (50,3 milioni per 103 progetti) e Lazio (45 milioni per 81 progetti).

FONTE: elaborazione openpolis – Forum Nazionale del Terzo Settore su dati Italia domani.
(ultimo aggiornamento: giovedì 18 Aprile 2024)

36,5% le risorse per il sostegno alle persone vulnerabili e la prevenzione destinate alle regioni meridionali.

Per quanto riguarda i singoli interventi, moltissimi hanno lo stesso importo ed è quindi impossibile passarne qualcuno in rassegna a fini esemplificativi come abbiamo fatto nei precedenti paragrafi. Basti sapere in questo caso che gli interventi economicamente più rilevanti cubano circa 2,46 milioni di euro ciascuno. I progetti con questo importo sono ben 115 distribuiti tra varie aree del paese.

M5C2-I1.2 Percorsi di autonomia per persone con disabilità

L’obiettivo di questa misura, per cui sono stati stanziati 500 milioni di euro, è quello di accelerare il processo di deistituzionalizzazione dai centri di ricovero delle persone con disabilità per favorirne l’autonomia. Ciò dovrà avvenire attraverso la rimozione delle barriere architettoniche al fine di favorire l’accesso all’alloggio e alle opportunità di lavoro. I progetti finanziati dovranno comprendere 3 linee di intervento, la prima propedeutica alle altre 2:

  • definizione e attivazione del progetto individualizzato;
  • adattamento degli spazi abitativi, domotica, assistenza a distanza;
  • sviluppo delle competenze digitali al fine di aumentare le possibilità di accesso al mondo del lavoro.

L’implementazione del progetto individualizzato potrà essere realizzata anche con gli enti del Terzo settore. Per quanto riguarda l’attuazione della misura, questa ha seguito lo stesso percorso dell’investimento a favore delle persone vulnerabili e degli anziani a cui si rimanda. A seguito della stipula delle convenzioni, i distretti sociali hanno dato avvio alle attività con la costituzione delle equipe multidisciplinari e la sottoscrizione, da parte delle persone con disabilità prese in carico, dei progetti personalizzati di autonomia.

Anche per questa misura la prossima scadenza prevista è fissata al marzo del 2026. Entro questa data infatti almeno 5mila persone con disabilità dovranno aver beneficiato degli interventi finanziati dal Pnrr.

Sul versante dei progetti, risultano essere 611 per un valore totale di circa 387,8 milioni di euro. Rispetto al precedente aggiornamento dati risultano eliminati 13 progetti per un valore complessivo di circa 7 milioni. Al contrario, 24 sono stati aggiunti per un importo di circa 14,4 milioni. La regione che riceve più fondi è il Lazio (51,7 milioni per 75 progetti). Seguono Lombardia (48,7 milioni per 77 progetti) e Campania (38 milioni per 59 progetti).

FONTE: elaborazione openpolis – Forum Nazionale del Terzo Settore su dati Italia domani.
(ultimo aggiornamento: giovedì 18 Aprile 2024)

35,8% i fondi per progetti destinati all’autonomia delle persone con disabilità assegnati alle regioni del mezzogiorno.

Come nel caso precedente, troviamo molti progetti con lo stesso importo. L’intervento più oneroso è localizzato nel comune di Ravenna e ha un valore di 885mila euro. In questo caso le risorse del Pnrr assegnate ammontano a 715mila euro, a cui però se ne aggiungono 170mila provenienti da altre fonti di finanziamento. Ci sono poi altri 434 progetti che hanno un valore compreso tra 714 e 715mila euro.

M5C2-I1.3 Housing temporaneo e stazioni di posta per le persone senza fissa dimora

L’obiettivo dell’investimento, del valore totale di 450 milioni di euro, è quello di aiutare le persone senza fissa dimora ad accedere a un alloggio temporaneo e creare piccoli centri servizio per persone in povertà estrema.

La linea di attività a favore della realizzazione di housing temporaneo prevede che gli enti locali mettano a disposizione appartamenti per singoli individui, piccoli gruppi o famiglie fino a 24 mesi. Preferibilmente attraverso la ristrutturazione e il rinnovo degli immobili di proprietà dello stato. I progetti devono essere accompagnati da programmi a favore dell’autosufficienza.

La linea di attività a favore della realizzazione di centri servizi (stazioni di posta) per il contrasto alla povertà ha l’obiettivo di creare punti di accesso e fornitura di servizi, diffusi nel territorio. A ciò si devono aggiungere azioni di inserimento lavorativo, in collaborazione con i centri per l’impiego.

Nell’ambito della revisione del Pnrr, il target finale è rimasto lo stesso (sostegno ad almeno 25mila persone da raggiungere entro il primo trimestre del 2026) ma sono state introdotte delle precisazioni. In particolare si è specificato che 3mila persone riceveranno un alloggio per la durata minima di 6 mesi, mentre alle restanti 22mila verranno forniti tutti i servizi previsti dalle cosiddette Stazioni di posta.

Alcuni progetti per l’housing temporaneo e le stazioni di posta devono ancora partire.

Riguardo l’attuazione della misura, questa ha seguito lo stesso percorso dell’investimento a favore delle persone vulnerabili e degli anziani a cui si rimanda. Secondo la quarta relazione del governo sul Pnrr, non tutte le convenzioni relative ai progetti ammessi a finanziamento sono state stipulate. I distretti sociali che hanno effettuato questo passaggio hanno avviato le attività.

I progetti in corso per quanto riguarda questa misura risultano essere 489 per un importo totale di circa 409 milioni di euro. Rispetto all’aggiornamento dati di dicembre 2023 non figurano più 2 progetti del valore complessivo di 500mila euro, mentre ne risultano 21 aggiunti per un importo totale di circa 17,8 milioni. La regione che riceve più fondi è la Lombardia (66,6 milioni per 85 progetti). Seguono Lazio (58,6 milioni per 66 progetti) ed Emilia Romagna (35,5 milioni per 44 progetti).

Il grafico riporta il valore economico dei progetti realizzati in ogni regione. Si tiene conto anche di eventuali ulteriori fonti di finanziamento oltre alle risorse del Pnrr. Non è stata possibile una divisione sistematica tra i progetti dedicati all’Housing first e quelli per le stazioni di posta.

FONTE: elaborazione openpolis – Forum Nazionale del Terzo Settore su dati Italia domani.
(ultimo aggiornamento: giovedì 18 Aprile 2024)

I due singoli progetti dall’importo più significativo si trovano anche in questo in Emilia Romagna. Il primo, del valore di 1,68 milioni di euro è localizzato nel territorio del comune di Ravenna. Il secondo, del valore di 1,14 milioni si trova invece a Modena. In entrambi i casi ai fondi del Pnrr si aggiungono risorse provenienti da altre fonti di finanziamento. Anche in questo caso, come per quelli già visti riguardanti gli investimenti in ambito di inclusione sociale, molti progetti hanno lo stesso importo. In questo caso se ne contano 192 del valore di 1,1 milioni ciascuno.

M5C2-R1.1 Legge quadro per le disabilità

La misura prevede una riforma delle normative sulla disabilità, nell’ottica della deistituzionalizzazione e della promozione dell’autonomia. L’obiettivo è il pieno allineamento con i principi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità del 2006 (ratificata dall’Italia fin dal 2009), della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e con la Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030.

Sul fronte dell’attuazione della misura, entro la fine del 2021 era attesa l’entrata in vigore della legge quadro per rafforzare l’autonomia delle persone con disabilità. Passaggio che è avvenuto con la pubblicazione in gazzetta ufficiale della legge 227/2021. Entro il giugno 2024 invece si prevede la pubblicazione dei decreti legislativi che sviluppino i principi contenuti nella legge quadro.

  • Il Dlgs 222/2023 ha definito la riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità;
  • Il Dlgs 20/2024 ha istituito la figura del garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità;
  • Il Dlgs 62/2024 ha introdotto la definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato.

Costituisce parte integrante dello sviluppo della legge quadro anche l’implementazione del fascicolo sanitario elettronico (Fse). Con l’entrata in vigore di queste norme, l’esecutivo ritiene di aver raggiunto tutti gli obiettivi previsti dalla misura.

M5C2-R1.2 Sistema degli interventi in favore delle persone anziane non autosufficienti

La misura punta a riformare i servizi sociali e migliorare le condizioni di vita degli anziani non autosufficienti. Nel complesso, gli obiettivi della riforma sono:

  • semplificare l’accesso all’assistenza attraverso punti unici di accesso ai servizi sociali e sanitari;
  • individuare modalità di riconoscimento della non autosufficienza sulla base del bisogno di assistenza;
  • introdurre la valutazione multidimensionale della non autosufficienza;
  • definire progetti individualizzati per la promozione della desitituzionalizzazione.

Sul fronte dell’attuazione della riforma, entro il primo trimestre del 2023 era attesa l’entrata in vigore della legge quadro mirata al rafforzamento degli interventi a favore delle persone anziane non autosufficienti. Questo passaggio è stato portato a compimento con l’entrata in vigore della legge 33/2023 recante “Deleghe al governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. Entro il primo trimestre del 2024 invece era attesa l’entrata in vigore dei decreti legislativi tesi a sviluppare le disposizioni contenute nella legge quadro. Anche questo passaggio si è concluso nei tempi previsti con la pubblicazione del decreto legislativo 29/2024.

Foto: John Moeses BauanLicenza

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