La povertà educativa nella provincia di Bergamo
1. Povertà educativa a Bergamo: il confronto con le altre province lombarde e le differenze interne
In Italia la povertà educativa colpisce i territori del sud in misura maggiore rispetto al resto del paese. Dai servizi educativi come scuole e asili nido, alle opportunità formative come musei e biblioteche, le regioni del centro e del nord presentano in media condizioni più favorevoli per il percorso educativo dei minori.
Più è ampio un territorio, più è necessario approfondire il livello di analisi dei fenomeni al suo interno.
Tuttavia, dati regionali positivi spesso nascondono situazioni di maggiore gravità all’interno, a livello provinciale e comunale. In particolare quando si tratta di analizzare, su territori molto estesi, questioni che invece riguardano da vicino le famiglie e i minori, come nel caso della povertà educativa.
In questo senso, la Lombardia rappresenta un caso emblematico. Con oltre 10 milioni di abitanti e un’estensione di circa 24 mila chilometri quadrati, questa regione è attraversata al suo interno da ampie disparità. Questo vale anche per gli indicatori della povertà educativa, che possono registrare risultati molto diversi sia da una provincia all’altra, sia da un comune all’altro. Per questi motivi, al fine di approfondire il fenomeno sul territorio, abbiamo considerato da un lato le disparità tra province, dall’altro le variazioni del fenomeno all’interno di una di queste, Bergamo.
Le mappe della povertà educativa della provincia di Bergamo
Gli indicatori della povertà educativa nei comuni in provincia di Bergamo
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat, Svimez, Miur, Iccu-Abi
(ultimo aggiornamento: venerdì 10 Gennaio 2020)
Bergamo è la provincia lombarda con la maggiore presenza di minori.
Si tratta di un territorio dove la percentuale di residenti tra 0 e 17 anni sul totale della popolazione totale è la più alta della regione (17%) e l'offerta di asili nido (31%) è la seconda più ampia dopo quella della città metropolitana di Milano. La provincia registra inoltre buoni risultati sulla presenza di impianti sportivi nelle scuole (50%) e sul tasso di abbandono scolastico (11%), tra i più bassi della regione. Dati meno positivi sono quelli riguardanti l'offerta di biblioteche (2,3 strutture ogni 1.000 minori) e l'incidenza di famiglie in disagio economico (1,2%), tra le più alte in Lombardia.
Nei capitoli a seguire, abbiamo visto come questi indicatori incidono in media nelle province lombarde e, comune per comune, nella provincia di Bergamo.
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