Giorni estivi e notti tropicali: i dati dei capoluoghi Ambiente

L’aumento medio delle temperature determina un incremento dei giorni estivi e delle notti tropicali, con conseguenze sull’ambiente e sulle attività umane.

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I cambiamenti climatici stanno determinando degli impatti sempre crescenti anche sui centri urbani. La struttura delle zone più densamente abitate può favorire il fenomeno dell’isola di calore, ovvero un surriscaldamento locale favorito dalla presenza di superfici in cemento, asfalto e metallo.

La variabilità climatica ha importanti ripercussioni sull’ambiente e sull’uomo.

Questo si somma ad altri effetti negativi causati da una crescente variabilità climatica che determina eventi meteorologici più estremi, come ad esempio lunghi periodi di siccità e l’aumento delle alluvioni. Questa situazione genera una forte pressione sull’ambiente naturale ma anche potenziali criticità nell’erogazione dei servizi essenziali e danni infrastrutturali.

Uno dei principali indicatori climatici che ha registrato dei forti cambiamenti è sicuramente quello della temperatura, che riporta nel 2021 un incremento a livello mondiale pari a 1,11°C in più rispetto alla media calcolata tra 1850 e 1990. Questo valore si avvicina pericolosamente ai limiti imposti dall’accordo di Parigi.

Per quel che riguarda l’Italia, Istat rileva che la temperatura media nel 2020 è pari a 16,3°C con 0,3°C di aumento rispetto al valore medio del decennio 2006-2015. Se invece si vanno a considerare i capoluoghi di regione, la temperatura media si assesta a 15,8°C.

+1,2°C l’anomalia registrata nel 2020 rispetto al valore medio calcolato sul trentennio 1971-2000 (Istat).

Sempre Istat rileva che l’incremento della temperatura porta all’aumento degli estremi di caldo e una diminuzione di quelli di freddo. In particolare, si parla di giorni estivi quando le massime superano i 25°C mentre le notti tropicali sono le nottate in cui la temperatura non scende al di sotto dei 20°C. Considerando i capoluoghi di regione, i giorni estivi medi nel 2020 sono 15 in più rispetto al valore medio 1971-2000 mentre si registrano 18 notti in più.

Andiamo dunque ad analizzare le rilevazioni effettuate nei capoluoghi di provincia e di regione per quel che riguarda questi due specifici ambiti.

Il dato rappresenta la variazione dei giorni estivi nel 2020 rispetto alla media calcolata tra 2006 e 2015 nei capoluoghi italiani. Per “giorni estivi” si intende giornate con temperatura massima maggiore di 25°C.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Istat (rilascio a marzo 2022).
(ultimo aggiornamento: martedì 12 Luglio 2022)

Nei capoluoghi di provincia italiani, l'aumento maggiore è registrato a Mantova ed è pari a 36 giorni in più rispetto al valore medio calcolato tra 2006 e 2015. Seguono Cremona (+32), Sondrio (+21) e Caltanisetta (+19). Le uniche città in cui il dato risulta stabile sono Monza, Rieti, Ascoli Piceno e Chieti. Al contrario, le diminuzioni più ampie sono state riportate a Ancona (-31), Salerno (-30) e Arezzo (-28).

Il dato rappresenta l’aumento o la diminuzione dei giorni estivi nel 2020 rispetto alla media calcolata tra 1971 e 2000. Per “giorni estivi” si intende giornate con temperatura massima maggiore di 25°C.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Istat (pubblicazione a marzo 2022).
(ultimo aggiornamento: martedì 12 Luglio 2022)

Considerando i capoluoghi di regione con più di 200mila abitanti, a Roma si registra l'anomalia più ampia, con 27 giorni estivi in più rispetto al valore medio calcolato tra 1971 e 2000. Seguono Trieste (+26), Milano (+18) e Torino (+16). L'unica città che registra un calo è Palermo (-9).

Il dato rappresenta la variazione delle notti tropicali nel 2020 rispetto alla media calcolata tra 2006 e 2015 nei capoluoghi italiani. Per “notti tropicali” si intende nottate in cui la temperatura non scende sotto i 20°C.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Istat (rilascio a marzo 2022).
(ultimo aggiornamento: martedì 12 Luglio 2022)

Il capoluogo di provincia che riporta l'incremento maggiore di notti tropicali è Salerno. Sono 21 in più rispetto al valore medio calcolato tra 2006 e 2015. Seguono Massa (+20), Catania (+19) e Napoli (+17). Il valore risulta stabile a Aosta, Bari, Belluno, Isernia, Pavia e Rieti. Le diminuzioni più ampie sono invece registrate a Padova (-17), Verona (-22) e Teramo (-29).

Il dato rappresenta la variazione delle notti tropicali nel 2020 rispetto alla media calcolata tra 1971 e 2000 nei capoluoghi italiani. Per “notti tropicali” si intende nottate in cui la temperatura non scende sotto i 20°C.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Istat (rilascio marzo 2022).
(ultimo aggiornamento: martedì 12 Luglio 2022)

In tutti i capoluoghi di regione si registra un incremento delle notti tropicali. La città caratterizzata dall'aumento maggiore è Napoli, con un'anomalia pari a 53 notti in più rispetto al valore climatico tra 1971 e 2000. Seguono Milano (34), Palermo (27) e Genova (26). Le crescite minori si riportano a Bari (20), Venezia (16) e Trieste (13).

Foto: whoisdenilo - licenza

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