Gli europarlamentari italiani: chi sono e che cosa fanno Europa
Le istituzioni europee stanno ricoprendo un ruolo di grande rilevanza nella gestione della pandemia, compreso il parlamento. Abbiamo quindi approfondito in che misura gli eurodeputati italiani pesano all’interno del Pe, sia in termini numerici che di key positions.
lunedì 10 Maggio 2021 | Europa
Dall’inizio della pandemia è stato subito chiaro il ruolo di rilievo dell’Unione europea sia per quanto riguarda la spartizione dei fondi per la ripresa economica, ma anche per la programmazione e distribuzione dei vaccini. Oltre che per la promozione della ricerca e, soprattutto all’inizio della pandemia, per la fornitura di attrezzature mediche. Le azioni e le misure messe in campo a livello comunitario sono state guidate in primis dalla commissione europea, ma anche l’europarlamento ha giocato il suo ruolo.
Può essere quindi interessante indagare il peso degli eurodeputati che in questa fase storica cruciale rappresentano l’Italia al parlamento europeo. Sia a livello quantitativo che qualitativo, approfondendo quali posizioni chiave sono affidate agli eurodeputati italiani.
Approfondisci che cos’è il parlamento europeo e che funzioni ha –
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I partiti italiani all’interno del parlamento europeo
Il parlamento europeo viene eletto ogni 5 anni direttamente dai cittadini europei. Per tale ragione è considerato tra gli organi europei più democratici. Ogni paese, dunque, elegge i propri rappresentanti europei proporzionalmente al numero degli abitanti. L’Italia ha 76 seggi dei 705 totali. Al momento delle elezioni, i cittadini sono chiamati a scegliere i propri rappresentanti tra i partiti nazionali candidati, ognuno dei quali appartiene a un determinato gruppo politico nel parlamento europeo.
11% i seggi occupati da europarlamentari italiani su 705.
Nel caso nostrano, il Movimento 5 stelle è l’unico partito italiano che nel parlamento europeo fa parte del gruppo dei “non iscritti”, ossia coloro che non sono registrati in alcun schieramento europeo presente.
La Lega ha il 35% dei seggi italiani nel parlamento europeo
Numero di seggi occupati nel parlamento europeo dai partiti nazionali italiani nel 2019
Il grafico rappresenta il numero assoluto dei seggi occupati all’interno dell’europarlamento per partiti nazionali a seguito dell’insediamento dal primo luglio 2019.
FONTE: elaborazione openpolis su dati dell'europarlamento
(ultimo aggiornamento: mercoledì 5 Maggio 2021)
La Lega, che appartiene al gruppo europeo Identità e democrazia, è il partito italiano con il numero più alto di seggi nell'europarlamento, pari a 27 ossia il 35% dei 76 italiani. Segue il Partito democratico, del gruppo dei Socialisti e democratici, con 16 rappresentanti italiani (21%).
Non c'è alcun partito italiano all'interno del gruppo della sinistra, Gue/Ngl.
Forza Italia e Movimento 5 stelle detengono entrambi 8 seggi all'interno del parlamento europeo, ossia il 10% di quelli italiani. Il primo fa parte del Partito popolare europeo, mentre il secondo come è già emerso non appartiene a nessun gruppo politico europeo.
Seguono Fratelli d'Italia e il gruppo degli indipendenti con 7 europarlamentari ciascuno (9%). I primi fanno parte del gruppo dei conservatori e riformisti europei, mentre i secondi sono confluiti nel gruppo dei verdi. Infine, con un solo rappresentante ciascuno: Azione, membro dei Socialisti e democratici, Sud in testa e Südtiroler volkspartei, entrambi facenti parte del gruppo del Partito popolare europeo.
Isabella Adinolfi è l'unica donna europarlamentare di Forza Italia su 8.
Per quanto riguarda la distribuzione dei seggi italiani tra uomini e donne, attualmente le europarlamentari sono 30 in totale, ossia poco meno del 40% dei rappresentanti italiani a Bruxelles.
In questo senso Fratelli d’Italia è l’unico partito ad avere più di un seggio al Pe (7 in totale) e nessuno di questi occupato da donne.
Al contrario, la Lega è il partito con la quota maggiore di donne, pari a 15. Questo dato cala tra le file del Pd con 7 donne su 16 europarlamentari, ossia il 44% degli eurodeputati del partito.
62,5% le donne sul totale degli eurodeputati del M5S
Infine, il M5s seppur è rappresentato da sole 5 donne è il partito nazionale con la percentuale di donne più alta sul totale dei propri membri. Nonostante anche la Lega abbia una prevalenza femminile nei seggi europei del parlamento, la quota di donne sul totale però non supera il 55%.
Le posizioni chiave degli italiani
Oltre agli aspetti strettamente numerici, è importante capire quanto partecipino e quale rilevanza abbiano gli europarlamentari italiani nel Pe. In tal senso, i dati di Votewatch.eu forniscono la percentuale di presenza alle votazioni di ciascun membro del parlamento. Per quanto riguarda l'Italia, Silvio Berlusconi (FI) ha solo il 74,80% di presenza, la quota più bassa dei 76 italiani. Al contrario, Vincenzo Sofo (FdI) è l'europarlamentare con il valore più alto in termini di partecipazione, pari al 99,97% delle votazioni.
Per quanto questi dati possano essere utili a fornire un'immagine generale dell'operato dell'europarlamentare non sono strettamente efficaci nel capire l'impatto che questo può avere nei lavori parlamentari. Infatti, nell'ottica di capire che tipo di influenza ha l'Italia all'interno del Pe, può essere utile analizzare quali posizioni ricoprono gli italiani e in particolare se svolgono funzioni chiave.
Le figure chiave del parlamento dell'Ue sono principalmente 6.
Tra i ruoli chiave presenti nel parlamento dell'Ue possono essere individuati prevalentemente 6 figure tra le più influenti. Tra queste in primo luogo c'è il presidente del parlamento europeo con i suoi 14 vicepresidenti. Il presidente tra i vari incarichi coordina le attività del parlamento, assicura il rispetto del regolamento, presiede i dibattiti dell’assemblea, firma gli atti legislativi e il bilancio dell’Unione.
Un altro ruolo importante all'interno del parlamento è quello dei presidenti di commissione e sottocommissione in quanto coordinano tematiche di rilevanza europea specifiche e ne determinano alcune decisioni. Infine, vi è la carica dei presidenti dei gruppi parlamentari e dei vicepresidenti, i quali rappresentano le posizioni dei gruppi politici nell'europarlamento.
Considerando dunque questi ruoli chiave, abbiamo analizzato quanti italiani ricoprono tali cariche per comprendere che tipo di influenza potrebbe avere il paese all'interno del parlamento europeo.
Le key position ricoperte da europarlamentari italiani
Numero di europarlamentari italiani che ricoprono dei ruoli chiavi all'interno nel parlamento Eu (2019)
I dati fanno riferimento alle posizioni chiave all’interno dell’europarlamento e nel grafico si delinea il numero di italiani che ricoprono tali cariche nella nuova legislatura (2019-2024).
FONTE: elaborazione openpolis su dati dell'europarlamento
(ultimo aggiornamento: mercoledì 5 Maggio 2021)
Irene Tinagli e Antonio Tajani sono i due presidenti di commissione italiani.
Oltre alla presidenza italiana del parlamento dell'Ue con David Maria Sassoli, anche una delle 14 vicepresidenze è ricoperta da un italiano, l'europarlamentare pentastellato Fabio Massimo Castaldo. Considerando gli altri ruoli descritti precedentemente, ci sono 6 italiani che ricoprono il ruolo di vicepresidente di commissione (4 del Partito democratico, uno di Fratelli d'Italia e un indipendente) e due che sono invece presidenti di commissione (Irene Tinagli del Pd e Antonio Tajani di Forza Italia). Infine, i gruppi europei Conservatori e riformisti e Identità e democrazia sono guidati rispettivamente da Raffaele Fitto (Fdi) e Marco Zanni (Lega). Mentre i Socialisti e democratici hanno come vicepresidente Simona Bonafé (Pd).
2 i presidenti di commissione italiani sui 23 totali.
I ruoli ricoperti da donne sono per lo più funzioni di vicepresidenza.
Di queste posizioni, 4 sono ricoperte da donne. Oltre alla già citata Simona Bonafé, Irene Tinagli (Pd) è la presidente della commissione per i problemi economici e monetari. Mentre Caterina Chinnici (Pd) e Patrizia Toia (Pd) sono entrambe vicepresidenti, rispettivamente della commissione per il controllo dei bilanci e di quella per l'industria, la ricerca e l'energia.
Photo: Guillaume Périgois - Unsplash