I bandi Covid e la crescita della gestione commissariale Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi i nostri approfondimenti sui bandi Covid.

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lotti monitorati dall’inizio della crisi. Contrastare il Covid-19 ha infatti comportato per la pubblica amministrazione l’acquisto di materiali e forniture per oltre 10 miliardi di euro: mascherine, tamponi, strutture per la terapia intensiva, prodotti per la sanificazione. È possibile ricostruirlo attraverso i dati sulla piattaforma bandi Covid, il nostro progetto per consentire a tutti di monitorare la gestione dell’emergenza. Vai alla piattaforma.

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le richieste di accesso agli atti che abbiamo fatto per avere a disposizione tutti i dati sui bandi. Fin dall’inizio della crisi, consapevoli che l’esigenza di velocità avrebbe comportato procedure straordinarie, abbiamo chiesto che queste avvenissero nella massima trasparenza possibile. Questa non è un ostacolo, ma presupposto di buona amministrazione. L’importanza di conoscere come si spendono i soldi nell’emergenza.

87,7%

degli importi banditi nell’emergenza sono stati affidati con procedure non aperte, come quelle negoziate senza pubblicazione del bando e affidamenti diretti. La tendenza così massiccia all’utilizzo di procedure semplificate, naturale soprattutto nelle prime fasi di risposta alla crisi, è stata resa possibile dalla normativa di emergenza. Le procedure negoziate senza previa pubblicazione del bando sono infatti una delle modalità espressamente indicate nell’ordinanza del capo della protezione civile dello scorso 3 febbraio, che ha stabilito una serie di deroghe alla normativa sugli appalti nella risposta alla crisi. Vai al grafico.

+3,8 miliardi

l’aumento degli importi banditi dall’aggiornamento di luglio a quello di oggi. Quasi il 64% di questo aumento è attribuibile alla struttura guidata dal commissario Arcuri. La gestione commissariale riguarda infatti sempre più ambiti. Dopo la crisi sanitaria anche il rientro in classe, come disposto dal decreto semplificazioni dello scorso luglio. Al momento oltre il 40% degli importi banditi sono stati emanati dal commissario straordinario all’emergenza. Leggi il nostro approfondimento.

79,7%

degli importi banditi hanno come oggetto mascherine e altri dispositivi di protezione. Parliamo di quasi 9 miliardi di euro. Seguono prodotti e servizi di analisi (come tamponi e test) con 675 milioni di euro. Con il nuovo aggiornamento di settembre compaiono anche arredi e attrezzature scolastiche, per circa 665 milioni (oltre l’80% di questi banditi dalla struttura commissariale, il resto dagli enti locali proprietari degli immobili). Vai al grafico.

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