I decreti Covid19 alla prova del parlamento Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi il nostro ultimo approfondimento sulla fase 2 in parlamento.

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i decreti legge che il governo Conte ha deliberato per affrontare l’emergenza. Un numero molto elevato, considerando che i decreti devono essere convertiti in legge entro 60 giorni. Tre sono già decaduti, e confluiti nell’approvazione del Cura Italia. Vedi l’elenco completo dei decreti.

80%

dei decreti Covid19 che sono passati per almeno un voto hanno necessitato della fiducia. Tra questi il decreto cura Italia, per cui i voti di fiducia sono stati 2: uno alla camera e uno al senato. Gli altri voti sono stati su decreto lockdown, sul decreto liquidità e sul decreto scuola. Come funziona il voto di fiducia.

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dei decreti Covid19 che sono passati per almeno un’approvazione, lo hanno fatto con maxi-emendamento e fiducia.
Spesso durante trattazioni particolarmente convulse il governo può decidere, dopo la discussione dei parlamentari in commissione e aula, di presentare un maxi emendamento che sostituisca interamente il testo lavorato. Questo generalmente include tutte le modifiche avanzate dall’aula, ma fondamentalmente rimette mano con un colpo solo a tutto il testo. Scopri come sono stati approvati i decreti Covid19.

91 su 228

gli emendamenti approvati presentati dall’opposizione sul decreto liquidità, approvato la scorsa settimana in prima lettura alle camera. A differenza del decreto scuola, sempre approvato la scorsa settimana in prima lettura, non è stato votato un maxi emendamento. Dei 228 emendamenti approvati in commissione, 116 erano della maggioranza e 21 dei relatori, il 60% del totale. Vedi l’iter in parlamento.

72%

delle leggi approvate da inizio legislatura sono di iniziativa governativa.
Difficile promettere una fase 2 con un parlamento centrale, se da tempo ormai la produzione legislativa dell’aula è in mano al governo. Leggi l’analisi sui primi 2 anni della XVIII legislatura.

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