I parlamentari hanno il dovere di essere presenti Assenteismo
Andrea Mura va in parlamento una volta a settimana, registando oltre il 96% di assenze ai lavori dell’aula. Peccato che deputati e senatori abbiano il dovere di essere presenti. Lo dice il regolamento.
martedì 24 Luglio 2018 | Potere politico
Ha fatto scalpore l’intervista rilasciata dall’onorevole Mura a La Nuova Sardegna. Il parlamentare del Movimento 5 stelle, accusato dal suo corregionale nonché collega di Forza Italia Ugo Capellacci di essere un deputato assenteista, ha infatti risposto dichiarando a chiare lettere la particolarità della sua situazione.
L’attività politica non si svolge solo in Parlamento. Io l’ho detto fin dall’inizio, anche in campagna elettorale, che il mio ruolo, più che quello di parlamentare, sarebbe stato quello di testimonial a difesa degli oceani. D’altronde, ci sono un sacco di parlamentari che vanno alla Camera e passano il loro tempo a farsi i selfie in aula. Io no, ho altro da fare
Da inizio legislatura Andrea Mura, deputato sardo al primo mandato in parlamento, ha partecipato solamente a 8 votazioni elettroniche su 220, con un tasso di assenteismo del 96,36%. Si tratta della quarta percentuale più alta dopo quella degli onorevoli Brambilla (Fi – 99,55%), Penna (M5s – 99,55%) e Nanni (M5s – 97,27%).
L’onorevole Mura sostiene che il suo andare o meno in parlamento non faccia alcuna differenza, giustificando il tutto con i numeri schiaccianti della maggioranza 5stelle-Lega:
Il movimento sapeva benissimo quale sarebbe stato il mio ruolo e mi appoggia totalmente in questa battaglia. D’altronde con la maggioranza schiacciante che i Cinque Stelle hanno alla Camera dei Deputati che io sia presente o meno non fa alcuna differenza. E poi io in Parlamento ci vado. Una volta la settimana, almeno fino ad ora, ma ci vado.
Peccato però che le cose non siano esattamente così. Come dice l’articolo 48 del regolamento della camera, e l’articolo 1 comma 2 di quello del senato, deputati e senatori hanno il dovere di partecipare alle sedute dell’aula. Non solo, in una democrazia rappresentative come la nostra, e a maggior ragione nel caso di Mura che è stato eletto in un collegio uninominale, il non andare in parlamento di fatto priva i cittadini di un loro rappresentante. Il collegio 1 di Cagliari ha un parlamentare che dichiara apertamente che non li rappresenterà in aula durante le discussioni.
Andare in aula è un dovere dei parlamentari. In una democrazia rappresentative poi, si rischia di privare i cittadini di un loro rappresentante.
L’onorevole Mura non è sicuramente l’unico assenteista del nostro parlamento. Sia alla camera che al senato sono troppi i parlamentari che si fanno eleggere, per poi decidere di non partecipare ai lavori dell’aula. Il problema qua riguarda però le parole utilizzate dal deputato, che con troppa leggerezza tratta il duro mandato che gli eletti svolgono in parlamento. Fare il deputato a distanza lavorando mezza giornata, come dichiarato da Mura, è una mancanza di rispetto nei confronti dell’istituzione che si rappresenta.
I capigruppo del Movimento 5 stelle hanno invitato Mura a dimettersi. Un iter, quello delle dimissioni per motivi personali, che non è per niente facile. Nella scorsa legislatura Giuseppe Vacciano, sempre eletto con il M5s, ha tentato 5 volte di lasciare il suo incarico, ma l’aula ha bocciato ogni tentativo.
A novembre Mura sarà impegnato in una regata transatlantica in solitaria che parte dalla Francia e arriva fino ai Caraibi, e quindi il suo tasso di assenteismo è destinato a salire ancora. Una scelta, quella di partecipare alla regata, che Mura giustifica dicendo che l’evento sarà seguito da oltre 2 milioni di spettatori, e questo gli permetterà di trasmettere un messaggio fondamentale per salvare gli oceani. Una motivazione quantomeno discutibile, e che sicuramente priverà i cittadini di Cagliari di un loro rappresentante.