I secondi fini della cooperazione europea Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi I reali fini della cooperazione europea

0,51%

il rapporto tra aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) e reddito nazionale lordo (Rnl) dei paesi europei nel 2023. Un dato ancora distante dall’obiettivo di raggiungere lo 0,7%. Malgrado questo però parliamo di cifre importanti (circa 82,4 miliardi di euro), che possono dare un contributo reale, a patto che siano effettivamente utilizzate per promuovere lo sviluppo sostenibile dei paesi partner.  Vai all’articolo

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le aree in cui la possibilità che i programmi rispondano più a esigenze del donatore che del paese destinatario è più elevata. La prima è il cosiddetto aiuto legato, una seconda area riguarda progetti per “riformare e migliorare i sistemi di sicurezza” e le “missioni di peacekeeping“, infine rientrano in questa riflessione tutte quelle misure messe in atto per “facilitare forme di migrazione ordinata e regolare“. Vai all’articolo

23%

di tutto l’aiuto pubblico allo sviluppo dei paesi dell’Unione europea è costituito dal cosiddetto aiuto gonfiato. Certo è vero che tra 2022 e 2023 l’aiuto gonfiato è calato del 13,2%. Tuttavia i valori dello sorso anno avevano raggiunto cifre record a causa della crescita del numero di rifugiati, provenienti anche dall’Ucraina. Una riduzione di questa entità quindi, per quanto positiva, non è sufficiente a riportare il fenomeno a una dimensione accettabile. Infatti rispetto al 2021 l’aiuto gonfiato è aumentato di oltre il 50%. Vai al grafico.

1,6 miliardi di €

le risorse dell’Aps italiano destinate ai rifugiati nel paese donatore nel 2023. Parliamo di fondi importantissimi che i governi nazionali rivolgono all’accoglienza e dunque al primo passo per un percorso di integrazione sociale, culturale e lavorativa dei migranti. Ciò nonostante il fatto che 26,7% dell’Aps italiano non vada realmente a contribuire alla cooperazione allo sviluppo rappresenta un elemento che non può non essere tenuto in considerazione. Vai all’articolo

il posto dell’Italia nella classifica europea per quota di risorse destinate ai rifugiati nel paese donatore. Tra i paesi dell’Unione europea che fanno parte del comitato Ocse Dac alcuni registrano quote di Aps destinate a questa voce anche maggiori. Nessuno di loro però supera l’Italia in valori assoluti. In effetti se si guarda al totale delle risorse destinate ai rifugiati nel paese donatore l’Italia viene superata solo dalla Germania. Tuttavia i valori dell’aiuto genuino tedesco sono decisamente più elevati di quelli italiani. Vai al grafico.

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