Il Csm, tra rapporti con la politica e ipotesi di riforma Numeri alla mano
giovedì 11 Giugno 2020 | Potere politico
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi il nostro ultimo approfondimento sui rapporti politica-magistratura nel Csm.
27
i membri del Consiglio superiore della magistratura. 3 lo sono di diritto: il capo dello stato (che presiede l’organo), il primo presidente e il procuratore generale presso la corte di cassazione. 16 sono i “membri togati”, eletti dai magistrati tra i propri colleghi. Altri 8 sono i “membri laici” votati dal parlamento in seduta comune tra docenti universitari e avvocati con almeno 15 anni di esercizio. È tra questi che, in base alla costituzione, viene scelto il vicepresidente del Csm, un incarico fondamentale negli equilibri dell’organo. Consulta la composizione attuale.
11 su 19
i vicepresidenti del Csm che erano politici nazionali al momento dell’elezione. In base alla costituzione deve essere un membro “laico”; storicamente il ruolo è stato ricoperto soprattutto da chi era già stato parlamentare o membro del governo. La provenienza politica è un aspetto particolarmente sensibile per il vicepresidente del Csm. Dato che il ruolo di presidente spetta al capo dello stato, con funzioni prevalentemente di garanzia, nella gestione quotidiana dell’organo il ruolo del vicepresidente è decisivo. Approfondisci come vengono eletti i membri del Csm.
71%
dei politici nazionali eletti nello scorso Csm erano al governo o in parlamento meno di 3 mesi prima. La scorsa consiliatura (2014-18) è stata sia quella con la maggiore incidenza di ex membri di parlamento e governo, sia una di quelle con i passaggi più veloci tra politica e Csm. Scopri dopo quanto tempo i politici nazionali entrano nel Csm.
28
i membri, togati e laici, che solo dopo il mandato al Csm hanno avuto esperienze parlamentari/governative. Per i membri laici, chi viene indicato da una forza politica per un ruolo così importante entra in un bacino naturale cui attingere per la formazione delle liste nelle politiche, oppure per la selezione di ministri o sottosegretari. Ma non mancano anche diversi casi di membri togati poi entrati in politica. Vedi i passaggi di incarico, prima e dopo il Csm.
22%
dei membri del Csm è donna, una percentuale molto inferiore rispetto al 54% delle donne in magistratura. Tra giudici e pm le donne sono più degli uomini, ma non negli incarichi direttivi e di rilievo. Nell’organo di autogoverno dei magistrati, in particolare, la rappresentanza femminile è gravemente limitata. Leggi le difficoltà di carriera per le donne nella magistratura.