Il Pnrr è cambiato di nuovo #OpenPNRR
Lo scorso mese di ottobre il governo ha presentato una nuova richiesta di modifica del piano italiano. Un’ulteriore conferma delle difficoltà che si stanno incontrando nella sua attuazione.
lunedì 25 Novembre 2024 | Potere politico
- Il consiglio europeo ha dato il via libera definitivo a una nuova modifica del Pnrr italiano. Una conferma delle difficoltà di attuazione del piano.
- L'Italia è l'unico paese ad aver presentato 4 richieste di modifica. Ma molti paesi ne hanno proposte almeno 2.
- La modifica del Pnrr italiano ha riguardato 27 misure e 45 scadenze.
- La tendenza è stata quella di non intervenire tanto sulle tempistiche quanto sui contenuti, allentando alcuni vincoli inizialmente previsti.
Lo scorso 18 novembre il consiglio europeo ha dato il via libera a un’ulteriore richiesta di modifica del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) presentata dal governo italiano. Così come la precedente, anche questa revisione è passata abbastanza inosservata agli occhi dell’opinione pubblica. Anche perché sia le istituzioni europee (complici le trattative per il rinnovo della commissione) sia il governo italiano hanno tenuto un bassissimo profilo sul punto.
D’altronde l’esecutivo Meloni ha sempre adottato una comunicazione rassicurante sul tema, affermando come fosse tutto sotto controllo e che anzi l’Italia fosse uno dei paesi più avanti nell’attuazione del proprio Pnrr. In realtà abbiamo visto che le cose non stanno proprio così. Al di là delle dichiarazioni di rito, è evidente che la necessità di rimettere mano al Pnrr sia un ulteriore indicatore delle difficoltà che il nostro paese sta incontrando nell’attuazione del piano.
4 le richieste di modifica del Pnrr presentate dal governo italiano. Unico paese in Europa.
Un altro indicatore è la mancanza di dati riguardanti la spesa sostenuta per i singoli progetti. Informazioni di questo tipo aiuterebbero a comprendere lo stato degli interventi e individuare eventuali criticità. Una lacuna che denunciamo ormai da anni e per cui abbiamo presentato una specifica richiesta di accesso generalizzato agli atti (Foia). Purtroppo abbiamo ricevuto una risposta interlocutoria a questa istanza. Una scelta politica tesa e non rendere troppo evidenti i ritardi.
L’ennesima modifica del Pnrr si rende quindi necessaria per agevolare il più possibile il conseguimento degli obiettivi, andando ad “alleggerire” in molti casi i vincoli previsti. Ciò a detrimento di quelle che erano le ambizioni iniziali del piano.
Come si modifica il Pnrr
Prima di vedere più nello specifico com’è cambiato il Pnrr italiano è utile riepilogare la modalità con cui ciò può avvenire. Il riferimento giuridico da questo punto di vista è l’articolo 21 del regolamento Ue 2021/241. Tale norma specifica che le modifiche proposte devono essere giustificate da circostanze oggettive, a causa delle quali non è più possibile realizzare i traguardi e gli obiettivi inizialmente previsti.
Per approfondire
Quanto e come può essere modificato il Pnrr.
Tra le altre motivazioni per cui è accettata una modifica ci sono anche:
- l’individuazione di alternative migliori per il conseguimento degli obiettivi;
- la correzione di errori materiali;
- l’inserimento del RepowerEu.
È la commissione europea a valutare le richieste di modifica. Conclusa la valutazione, questa esprime un voto a maggioranza semplice laddove non sia stato possibile raggiungere un consenso unanime, che rimane l’opzione preferibile. In caso di parere positivo, spetta poi al consiglio europeo l’approvazione in via definitiva.
La definizione di “circostanze oggettive” è vaga e lascia ampi margini interpretativi.
Questa procedura è stata avviata almeno una volta da tutti gli stati membri. Tuttavia il nostro paese è l’unico ad aver presentato 4 istanze di questo tipo. Ci sono però anche altri stati che hanno inviato più di una proposta di revisione. In particolare Cipro, Germania, Grecia, Finlandia, e Irlanda hanno presentato 3 richieste di modifica. Altri 10 paesi invece ne hanno proposte 2.
L’Italia è l’unico paese Ue ad aver presentato 4 richieste di modifica del Pnrr
Il numero di richieste di modifica dei piani nazionali di ripresa e resilienza da parte dei paesi europei
Il dato mostra le richieste di modifica presentate dai singoli paesi alla commissione europea. Sono ancora in corso di valutazione le richieste per una seconda modifica presentate da Belgio, Danimarca, Slovenia e Svezia e per una terza da parte di Cipro e Grecia.
FONTE: Elaborazione Openpolis su dati Commissione europea.
(ultimo aggiornamento: lunedì 18 Novembre 2024)
La motivazione principale delle richieste di modifica è sicuramente da individuare nella necessità di introdurre il capitolo sul RepowerEu dedicato all’energia, passaggio obbligato per tutti i paesi per accedere ai fondi. Tuttavia il fatto che molti stati abbiano presentato più di un’istanza di revisione è indicativo delle difficoltà che gli stati membri stanno incontrando nella realizzazione dei rispettivi piani.
Come cambia il Pnrr italiano
Entrando più nel dettaglio della nuova modifica italiana, possiamo osservare che questa ha riguardato nel complesso 27 misure. L’impatto più significativo di questa revisione riguarda le scadenze da conseguire.
I milestone e i target oggetto di modifica sono stati in totale 45. In 28 casi la motivazione della modifica è stata individuata nelle circostanze oggettive che avrebbero reso impossibile raggiungere gli adempimenti inizialmente previsti. Per 10 scadenze invece si è trattato della correzione di errori materiali che, secondo le valutazioni di Bruxelles, non influiscono sull’attuazione delle misure interessate. Infine per 7 scadenze la modifica è stata giustificata con l’individuazione di alternative migliori per il raggiungimento degli obiettivi previsti.
Posticipate 6 scadenze del Pnrr italiano
Le tipologie di modifica apportate alle scadenze del Pnrr italiano a seguito della quarta richiesta di revisione
FONTE: Elaborazione Openpolis su dati commissione europea.
(ultimo aggiornamento: mercoledì 20 Novembre 2024)
Con riferimento alle scadenze modificate, non sono molti in realtà i casi che hanno previsto una revisione dei termini per il conseguimento inizialmente previsti. Nella stragrande maggioranza dei casi (34) infatti la modifica ha riguardato i contenuti e non le tempistiche. Ciò con l’obiettivo di rendere più agevole il raggiungimento dell’obiettivo fissato. Le scadenze per cui si prevede una revisione del cronoprogramma sono 8. Peraltro non sempre ciò si è tradotto in una proroga dei termini.
2 le scadenze per cui il termine per il conseguimento è stato anticipato rispetto alla versione precedente del Pnrr.
In entrambi i casi il termine della scadenza era previsto inizialmente per fine 2024 ed è stato anticipato di 6 mesi. La prima scadenza prevede che almeno il 20% delle stazioni appaltanti utilizzi sistemi dinamici di acquisizione. La seconda invece prevede la riduzione del numero di discariche abusive oggetto di procedura di infrazione. Secondo la quinta relazione del governo sullo stato di attuazione del Pnrr, relativa al primo semestre del 2024, tali scadenze risultano già conseguite. A questo proposito, occorre precisare che il nostro paese ha già inviato la richiesta di pagamento della sesta rata di fondi legata proprio al conseguimento di traguardi e obiettivi fissati per i primi 6 mesi del 2024. La valutazione da parte di Bruxelles tuttavia è ancora in corso.
A seguito di queste modifiche possiamo osservare che le scadenze da conseguire in totale sono diventate 621, 93 in più rispetto alla versione originaria. Ciò anche in virtù dell’aggiunta del capitolo riguardante il RepowerEu. Considerando che l’Unione europea ha già autorizzato il pagamento delle prime 5 rate, i traguardi e gli obiettivi ancora da raggiungere per ottenere tutti i fondi destinati al nostro paese sono attualmente 390 (circa il 63%). Rispetto alla versione originale del piano si può notare che c’è stata una significativa riduzione delle scadenze che si prevedeva inizialmente di completare proprio al fine di ottenere i fondi legati alla quinta rata, ovvero entro la fine del 2023.
Sono 92 in totale le scadenze del Pnrr previste per il 2024
La distribuzione dei milestone e dei target a seguito della quarta modifica del Pnrr italiano
FONTE: Elaborazione Openpolis su dati commissione europea.
(ultimo aggiornamento: mercoledì 20 Novembre 2024)
Viceversa, si nota un aumento molto rilevante degli impegni da completare per il versamento dell’ottava rata (40 scadenze da completare entro giugno 2025, il doppio rispetto al Pnrr originario) e dell’ultima (177 scadenze entro giugno 2026, 57 in più).
Le modifiche più nel dettaglio
Come già detto, nella maggior parte dei casi le modifiche non hanno comportato una revisione delle tempistiche quanto dei contenuti previsti dalle varie misure e scadenze. In base alle informazioni attualmente disponibili non è semplicissimo fare valutazioni compiute su quale sia il reale impatto di queste revisioni. Occorreranno quindi ulteriori approfondimenti. L’impressione comunque è che la tendenza generale sia quella di cercare di rendere più semplice il raggiungimento dei vari traguardi e obiettivi, allentando i vincoli previsti rispetto alla precedente versione del piano.
Con la modifica del Pnrr si punta a rendere più agevole il raggiungimento degli obiettivi fissati.
Possiamo fare alcuni esempi. Nel caso delle modifiche dovute a circostanze oggettive, entro il giugno del 2024 si prevedeva che almeno il 70% delle autorità di sistema portuale fossero dotate di sistemi standard per gli operatori portuali. Nella nuova versione della scadenza viene specificato che un’autorità si considera dotata “se almeno un porto di tale autorità è stato dotato di sistemi Pcs”.
Sempre entro giugno 2024 si prevedeva che fossero implementati semplificazioni amministrative e sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette. Nella versione rivista, il riferimento alle semplificazioni amministrative è stato omesso.
Sono 28 le scadenze modificate in virtù di circostanze oggettive
Come cambiano le scadenze dopo la quarta revisione del Pnrr italiano
In grassetto sono evidenziate le parti modificate rispetto alle informazioni presenti su Italia domani aggiornate al 25 luglio 2024. Per motivi di visualizzazione non è stato possibile mettere i testi a fronte nella tabella. È comunque possibile visualizzare entrambe le versioni scaricando questo file. Per completezza, nella tabella sono presenti anche le scadenze modificate al fine della correzione di errori materiali anche se in questo caso non si tratta di revisioni sostanziali. In alcuni casi, alla modifica delle scadenze si è associata anche una revisione della descrizione delle misure associate. È possibile confrontare la nuova e la vecchia versione scaricando questo file.
FONTE: Elaborazione Openpolis su dati commissione europea.
(ultimo aggiornamento: mercoledì 20 Novembre 2024)
Con riferimento alle scadenze modificate in virtù di alternative migliori, entro giugno 2024 si prevedeva l’assunzione da parte dell’Agenzia delle entrate di 4.113 unità di personale. Nella versione originaria della scadenza si faceva esplicito riferimento al fatto che le assunzioni dovessero essere con contratto a tempo indeterminato (a cui poteva aggiungersi una quota di tirocini). Nella nuova versione il riferimento alla tipologia di contratto non è presente.
Entro marzo del 2024 poi si prevedeva l’aggiudicazione dei contratti per la costruzione di strutture sportive e palestre scolastiche. Nella versione originale della scadenza si prevedeva che tali strutture dovessero essere “annesse alle scuole”. Nella versione aggiornata invece si fa riferimento solamente a “strutture sportive e palestre per uso scolastico”.
La revisione del Pnrr infine ha portato anche all’aggiunta di nuove scadenze.
3 le scadenze aggiunte in seguito alla quarta revisione del Pnrr.
Un primo adempimento è legato alla misura riguardante l’Hub del turismo digitale e prevede entro il giugno prossimo che almeno 35mila operatori turistici siano registrati all’hub. Altre due scadenze invece sono fissate al giugno 2026. La prima prevede il completamento della misura riguardante la digitalizzazione dei parchi nazionali. La seconda invece riguarda il completamento di 3 interventi legati alla digitalizzazione della catena della logistica.
Il nostro osservatorio sul Pnrr
Questo articolo rientra nel progetto di monitoraggio civico OpenPNRR, realizzato per analizzare e approfondire il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ogni lunedì pubblichiamo un nuovo articolo sulle misure previste dal piano e sullo stato di avanzamento dei lavori (vedi tutti gli articoli). Tutti i dati sono liberamente consultabili online sulla nostra piattaforma openpnrr.it, che offre anche la possibilità di attivare un monitoraggio personalizzato e ricevere notifiche ad hoc. Mettiamo inoltre a disposizione i nostri open data che possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione.