A che punto è il Pnrr in Abruzzo Abruzzo Openpolis

Sono state pubblicate nuove importanti informazioni sui progetti finanziati dal piano nazionale di ripresa e resilienza. I dati confermano le difficoltà nell’avanzamento dei progetti, anche in Abruzzo. Ma con alcune sorprese.

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Alla fine dello scorso anno il governo e le altre istituzioni preposte hanno pubblicato un importante aggiornamento sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Grazie ai nuovi dati è possibile conoscere maggiori dettagli sui progetti finanziati dal piano. Questo vale ovviamente anche per l’Abruzzo, interessato da oltre 8mila progetti del Pnrr.

8.094 i progetti finanziati del tutto o in parte dal Pnrr che possono essere territorializzati in Abruzzo.

La principale novità consiste nella pubblicazione di informazioni dettagliate circa la spesa sostenuta per ogni singolo intervento. Questo dato finora non era mai stato disponibile se non in forma aggregata a livello di misura. Un importante passo in avanti in termini di trasparenza reso possibile anche grazie alle nostre continue sollecitazioni.

Adesso quindi si può capire come si distribuiscono i progetti finanziati sul territorio nazionale e dove si incontrano le maggiori difficoltà nella sua attuazione. Il quadro che ne emerge si conferma abbastanza complesso, in particolare nel sud del paese. In un contesto che rimane comunque difficile, l’Abruzzo risulta essere tra le regioni meridionali più avanti in quanto a percentuale di pagamenti già erogati, insieme a Basilicata e Puglia.

16% lo stato di avanzamento finanziario complessivo dei progetti Pnrr territorializzabili in Abruzzo.

Una delle critiche mosse frequentemente al Pnrr italiano è stata quella di un’eccessiva frammentazione. Secondo questa visione, il coinvolgimento di un numero impressionante di soggetti attuatori (oltre 27mila su tutto il territorio nazionale) avrebbe reso complessa la gestione del piano e sarebbe da individuare tra le cause principali dei ritardi accumulati finora. Tra i principali responsabili di queste difficoltà vengono spesso chiamati in causa, non sempre giustamente, gli enti locali. Specie quelli più piccoli e meno strutturati, che non sempre hanno a disposizione al loro interno risorse e competenze per gestire progetti così complessi.

È quindi molto interessante andare a valutare quali sono le reali performance di questi enti per capire se ci sono degli effettivi scostamenti rispetto a quanto stanno facendo altri soggetti più strutturati. In base ai dati disponibili, almeno per quanto riguarda l’Abruzzo, gli enti locali non sembrerebbero essere più indietro rispetto agli altri, anzi. Ovviamente nel fare queste valutazioni bisogna sempre tenere presente che molti progetti sono stati eliminati dal piano.

Gli investimenti del Pnrr in Abruzzo

Grazie ai nuovi dati pubblicati, è possibile avere un quadro aggiornato di come opere e investimenti si distribuiscono sul territorio nazionale. In termini assoluti, in Abruzzo sono stati finanziati in totale 8.094 progetti. Si tratta del dodicesimo valore più alto nel confronto con le altre regioni. Ai primi posti troviamo Lombardia (41.290 progetti), Veneto (24.112) e Campania (24.077). Per quanto riguarda i finanziamenti del Pnrr invece l’Abruzzo perde una posizione.

4,4 mld € i fondi Pnrr assegnati a progetti che ricadono sul territorio abruzzese.

Se invece dei soli fondi del Pnrr consideriamo il costo totale dei progetti, l’Abruzzo arretra ancora rispetto alle altre regioni. Il valore totale degli interventi che si prevede di realizzare infatti ammonta a circa 5,6 miliardi, quindicesimo valore più alto. Solo Basilicata, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta riportano valori inferiori.

I fondi del Pnrr sono fondamentali per la realizzazione dei progetti abruzzesi, più che in altre regioni.

Questo è un dato molto rilevante. Se infatti prendiamo in considerazione la quota di finanziamento Pnrr rispetto al valore totale dei progetti possiamo osservare che l’Abruzzo riporta la terza percentuale più alta (78,6%), superata solo da quelle di Sardegna (81,4%) e Basilicata (79,6%). Questo dato è utile per capire quanto siano stati importanti i finanziamenti del Pnrr, soprattutto per i territori meno solidi dal punto di vista economico come quelli del mezzogiorno. Senza i finanziamenti del piano in questi casi difficilmente le opere sarebbero state realizzate.

Nel primo grafico è rappresentato il valore totale dei progetti finanziati del tutto o in parte dal Pnrr in ogni regione. Nel secondo grafico è invece riportata la percentuale di copertura economica garantita dal Pnrr rispetto al costo totale dei progetti finanziati in ogni regione. Nel piano sono presenti progetti cosiddetti di “ambito nazionale”, in questo caso è impossibile una territorializzazione. Il valore totale di questo tipo di interventi ammonta a circa 10 miliardi di euro. Altri progetti invece interessano il territorio di più regioni. In questo caso, non essendo possibile una suddivisione puntuale degli importi è stato assegnato l’intero valore a tutte le regioni interessate.

FONTE: elaborazione Abruzzo Openpolis su dati OpenPNRR
(ultimo aggiornamento: venerdì 13 Dicembre 2024)

Andando a vedere più nello specifico che cosa finanzierà il Pnrr in Abruzzo, in base ai più recenti dati disponibili, possiamo osservare che in termini numerici la maggior parte dei progetti rientra nella categoria della digitalizzazione (2.628 interventi). Seguono le infrastrutture (1.687 progetti) e i progetti di varia natura nell’ambito della scuola, dell’università e della ricerca (1.664 interventi).

Per quanto riguarda invece il valore totale dei progetti finanziati la voce più consistente è di gran lunga quella delle infrastrutture con circa 1,9 miliardi. All’ambito dell’istruzione e della ricerca vanno circa 882 milioni mentre la digitalizzazione vale 878 milioni.

La tree map mostra le aree di intervento dei progetti che saranno realizzati in Abruzzo anche grazie ai fondi del Pnrr. La suddivisione in temi per i diversi investimenti è un’elaborazione originale di openpolis e non segue la struttura del piano che individua missioni e componenti. Alcune misure avrebbero potuto essere associate a più temi contemporaneamente (ad esempio sia salute che digitalizzazione). Per necessità di classificazione si è scelto di associare ad ogni investimento un solo tema: quello valutato come prevalente.

FONTE: elaborazione Abruzzo Openpolis su dati OpenPNRR
(ultimo aggiornamento: venerdì 13 Dicembre 2024)

Da notare che rimangono ancora da assegnare circa 54 miliardi di euro, inclusi anche i fondi legati al RepowerEU, pari a circa 11 miliardi di euro, per cui al momento non risultano progetti attivi. Di conseguenza il numero di progetti abruzzesi e la quota di finanziamenti potrebbe variare ancora nei prossimi mesi.

Lo stato di avanzamento dei progetti di competenza dei comuni abruzzesi

L’aggiornamento dei dati di dicembre rappresenta una grande novità che ci consente di avere informazioni dettagliate sui pagamenti già effettuati per ogni singolo progetto. A livello regionale si osserva che la percentuale dei pagamenti rendicontati finora ci racconta di uno stato di avanzamento tutto sommato molto contenuto, specie al sud. Tra le regioni del mezzogiorno l’Abruzzo fa registrare una percentuale abbastanza alta (16%). Basti pensare che Campania e Sicilia si fermano al 13%, la Sardegna al 14%. Il dato abruzzese è comunque più basso di 8 punti percentuali rispetto alla media nazionale.

Per questo è interessante osservare come si stanno comportando le amministrazioni abruzzesi. Un territorio, come noto, molto complesso in virtù di una forte componente di aree interne e montane. In queste zone spesso i comuni sono piccoli e possono fare affidamento su poco personale e con competenze non sempre adeguate.

I progetti del Pnrr che vedono i comuni abruzzesi come soggetti attuatori sono in totale 2.602 per un valore complessivo di circa 871 milioni di euro. I pagamenti che risultano già erogati ammontano a circa 173 milioni.

19,8% lo stato di avanzamento finanziario dei progetti Pnrr che vedono i comuni abruzzesi come soggetti attuatori.

Si tratta di un dato più alto rispetto allo stato di avanzamento complessivo della regione. Naturalmente si deve tenere presente che molti progetti sono usciti dal perimetro del Pnrr e questo potrebbe aver inciso positivamente sulla percentuale di completamento degli interventi gestiti dai comuni.

In tutto l’Abruzzo solo due comuni hanno già concluso tutti i progetti di propria competenza. Si tratta di Castel Castagna e Tossicia. Entrambi questi enti però avevano la responsabilità di pochi progetti e di importo limitato: rispettivamente 7 progetti del valore totale di 192mila euro e 5 opere per 189 mila euro. Vi sono poi altri 24 enti che fanno registrare una percentuale di avanzamento dei pagamenti superiore al 50%. Tra i comuni con valori particolarmente elevati troviamo Rocca di Mezzo (81,3%), Carpineto Sinello (80,8%) e Celenza sul Trigno (79,2%).

Nella mappa sono rappresentati tutti i progetti finanziati del tutto o in parte con i fondi del Pnrr e che vedono come soggetti attuatori i comuni abruzzesi. Il gradiente di colore fa riferimento alla percentuale di pagamenti già effettuati che rappresenta un buon indicatore per valutare lo stato di avanzamento dei lavori. In 24 casi il progetto, pur avendo un solo ente capofila, interessava i territori di più comuni. Tali interventi sono stati esclusi dall’analisi. L’elenco dei progetti non considerati è consultabile a questo link. Inoltre non sono disponibili dati disaggregati sui pagamenti per le misure Transizione 4.0 e Rafforzamento dell’Ecobonus per l’efficienza energetica.

FONTE: elaborazione Abruzzo Openpolis su dati OpenPNRR
(ultimo aggiornamento: venerdì 13 Dicembre 2024)

I 4 comuni capoluogo della regione sono quelli con i progetti dal valore più alto. La quota di risorse più consistente risulta essere a Teramo con 75 milioni. Seguono L’Aquila (68,8 milioni), Pescara (50 milioni) e Chieti (46 milioni). Se però si considera la percentuale di avanzamento, il dato più alto è quello di Pescara con il 44% circa di pagamenti già effettuati. Un valore ben più alto sia della media nazionale che regionale. Viceversa, gli altri 3 capoluoghi non fanno registrare percentuali particolarmente elevate.

Ci sono poi 22 comuni per cui risulta che la percentuale di pagamenti sia pari allo 0%. Tra questi l’ente con valore complessivo dei progetti più elevato è Capistrello con 835 milioni di euro per la realizzazione di 7 interventi.

Il confronto tra poli e aree interne

La situazione per quanto riguarda le opere di competenza comunale è quindi quantomeno in linea con quelle che vedono coinvolti altri soggetti attuatori più grandi e strutturati. In un quadro che, è comunque doveroso ricordarlo, rimane di generale arretratezza a poco più di un anno dalla conclusione del Pnrr. A questo proposito un ultimo elemento interessante da valutare è capire come se la stanno cavando i comuni più interni, quelli classificabili come intermedi, periferici o ultra-periferici rispetto ai poli regionali. Ovvero i comuni che si trovano in area interna.

Le aree interne sono i territori del paese più distanti dai servizi essenziali (quali istruzione, salute, mobilità). Vai a “Che cosa sono le aree interne”

Da questo punto di vista possiamo osservare che generalmente lo stato di avanzamento dei progetti di responsabilità dei comuni periferici è il più alto in assoluto (25,8%). Seguono i comuni di cintura (22,4%), quelli ultra-periferici (20,1%), quelli intermedi (18,4%) e solo da ultimi i comuni polo (14,5%).

21,8% lo stato di avanzamento dei progetti finanziati dal Pnrr di competenza dei comuni abruzzesi che sorgono in area interna.

I comuni di area interna abruzzesi quindi non sembrano essere più in difficoltà della media nell’attuazione dei progetti Pnrr. Ovviamente nel valutare questi dati bisogna tenere presenti molti elementi. In primo luogo la consistenza economica dei progetti.

I progetti Pnrr realizzati in area interna sono di dimensioni più piccole e quindi probabilmente più semplici da realizzare.

Per fare un esempio, i comuni periferici cubano un totale di circa 140 milioni di euro suddivisi su 661 progetti mentre i comuni ultra-periferici sono responsabili di 260 opere per un valore 32,7 milioni. Nel primo caso quindi l’importo medio di un progetto si attesta sui 212mila euro e nel secondo sui 125mila euro. Possiamo quindi parlare di progetti dalla portata tutto sommato limitata e che potrebbero quindi anche essere più semplici da gestire oltre che di più rapida realizzazione. Viceversa nei comuni polo l’importo medio di un’opera si attesta sopra i 2 milioni. Parliamo infatti di 128 opere per un valore complessivo di circa 260 milioni.

Anche al netto di queste considerazioni comunque ciò che emerge chiaramente da quest’analisi è che, almeno in Abruzzo, i comuni di area interna non sembrano riscontrare difficoltà superiori alla media nella realizzazione degli interventi di loro competenza. Quantomeno per quelli che sono rimasti all’interno del piano. La criticità è forse stata a monte, nella capacità di intercettare le risorse presentando proposte che fosse in grado di partecipare ai bandi e vincerli.

Come seguire Abruzzo Openpolis

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