Il riposizionamento dei rappresentanti italiani al parlamento europeo Cambi di gruppo
I media hanno riportato di possibili cambi di gruppo da parte degli europarlamentari italiani. In particolare di quelli appartenenti a Lega e Movimento 5 stelle. Tali tendenze in parte sono il riflesso di quanto avviene a livello nazionale ma in parte potrebbero anticipare scenari futuri.
giovedì 11 Novembre 2021 | Europa, Potere politico
Nelle ultime settimane i media hanno riportato alcune indiscrezioni secondo cui la fisionomia del parlamento europeo (Pe), almeno per quanto riguarda la componente italiana, potrebbe cambiare anche in maniera significativa. Al centro di queste ipotesi ci sarebbero gli europarlamentari della Lega e quelli del Movimento 5 stelle.
Nel primo caso infatti il leader del Carroccio, Matteo Salvini starebbe pensando alla formazione di un nuovo gruppo insieme ai colleghi del partito ungherese Fidesz e del polacco Pis. Nel caso del M5s invece ci sarebbero trattative in corso per il loro ingresso nel gruppo dei socialisti e dei democratici, dov’è presente anche il Partito democratico.
13 i cambi di gruppo degli europarlamentari italiani dall’inizio dell’attuale legislatura.
Al di là delle mere ipotesi comunque già adesso i cambi di gruppo sono stati molti. Già 13 fra i 76 deputati italiani (il 17%) hanno cambiato gruppo dall’inizio dell’attuale legislatura. Analizzare questi spostamenti può essere interessante. Ciò perché, in alcuni casi, potrebbero rivelarsi dei segnali anticipatori di dinamiche nazionali.
Il funzionamento dei gruppi all’interno del parlamento europeo
Così come avviene a livello nazionale, i gruppi politici all’interno del Pe sono delle formazioni attraverso cui gli eletti possono riunirsi per dare maggiore forza alla loro azione politica. In base all’articolo 33 del regolamento dell’europarlamento un gruppo politico per potersi costituire deve essere composto da almeno 23 deputati europei eletti in almeno un quarto degli Stati membri (ossia almeno 7).
Non esiste una norma sui cambi di gruppo all’interno del Pe.
A differenza di quanto prescritto dai regolamenti del parlamento italiano, in questo caso l’adesione a un gruppo non è obbligatoria. Qui infatti è presente anche una componente definita “Non iscritti” che può dotarsi anche di una propria struttura organizzativa. Non è invece prevista una disciplina particolarmente stringente per quanto riguarda i cambi di gruppo. L’unica indicazione riguarda il fatto che ogni europarlamentare può far parte di un singolo gruppo alla volta.
La costituzione di nuovi gruppi invece è sempre possibile purché siano rispettati i requisiti già enunciati.
La rappresentanza italiana all’interno del parlamento europeo
Nell’attuale legislatura gli italiani all’interno del parlamento europeo sono 76. Il nostro paese è il terzo più rappresentato dopo Germania (96 eurodeputati) e Francia (79). La maggior parte degli esponenti italiani (24) si colloca all’interno del gruppo Identità e democrazia (Id). In questo gruppo sono presenti alcuni partiti di estrema destra come il Rassemblement national francese e il tedesco Alternative für Deutschland.
Al secondo posto per presenza di eurodeputati italiani (18 membri) troviamo invece il gruppo dei Socialisti e democratici (S&D). Al terzo posto invece si trova la rappresentanza interna al gruppo dei Partito popolare europeo (Ppe, 11 membri).
Per l’Italia 76 esponenti al parlamento europeo
La composizione del parlamento europeo in base alla consistenza dei gruppi e delle rappresentanze nazionali
FONTE: elaborazione openpolis su dati parlamento europeo
(ultimo aggiornamento: lunedì 8 Novembre 2021)
Questa composizione è dovuta all’esito delle elezioni europee del 2019 in cui la Lega ottenne un risultato particolarmente significativo con il 34,3% dei consensi. Il Carroccio attualmente può vantare infatti 24 eurodeputati, tutti iscritti al gruppo di Id. Il Partito democratico, i cui rappresentanti fanno parte di S&D, ne conta invece 16. Il terzo partito italiano più rappresentato invece è Forza Italia con 9 esponenti interni al Partito popolare europeo (Ppe).
La Lega è il partito italiano più rappresentato nel Pe
La consistenza dei partiti italiani all'interno del parlamento europeo
Il grafico mostra il gruppo dei parlamentari europei di provenienza italiana suddivisi in base al partito con cui sono stati eletti. La formazione Sud in testa è stata creata dall’europarlamentare Andrea Caroppo che era stato eletto nelle liste della Lega.
FONTE: elaborazione openpolis su dati parlamento europeo
(ultimo aggiornamento: lunedì 8 Novembre 2021)
È interessante notare come quasi tutti i partiti italiani facciano parte di gruppi diversi. Già detto di Pd, Lega e Fi, tra le forze politiche principali possiamo osservare che Fratelli d’Italia aderisce al gruppo dei Conservatori e riformisti europei (Ecr). A eccezione del gruppo della sinistra dunque in tutte le altre formazioni si trova almeno un rappresentante italiano.
Come si posizionano i partiti italiani nel Pe
Eurogruppo | Partito Italiano |
---|---|
Verdi/Ale | Europa verde |
Partito popolare europeo | Forza Italia; Sud in testa; Südtiroler Volkspartei |
Conservatori e riformisti europei | Fratelli d'Italia |
Renew europe | Italia viva |
Identità e democrazia | Lega |
Non iscritto | Movimento 5 stelle |
Socialisti e democratici | Partito democratico; Azione |
Da notare che all’inizio dell’attuale legislatura gli eurodeputati del Movimento 5 stelle decisero di non aderire a nessun gruppo, infatti ad oggi risultano tutti come “non iscritti”. Scelta che, come detto, potrebbe essere rivista.
Il "peso" dei partiti italiani all'interno del parlamento europeo
L’attuale composizione dei gruppi europei, come abbiamo raccontato anche per il parlamento nazionale, è variata rispetto all’inizio della legislatura. Sono già 13 infatti gli eurodeputati che hanno cambiato collocazione dal 2019. Analizzare queste dinamiche può essere interessante perché, almeno in parte, riflettono l’evoluzione politica a livello nazionale. Ma in alcuni casi potrebbero anche anticiparla.
Per capire l’evoluzione del posizionamento degli europarlamentari italiani abbiamo confrontato la loro lista di elezione con la loro attuale collocazione, sia di partito di appartenenza che di gruppo politico, così come definita sulle singole schede del parlamento europeo.
Da questo confronto emerge che, così come accaduto a livello nazionale, il gruppo che si è indebolito di più anche in questo caso risulta essere il Movimento 5 stelle. I pentastellati infatti dall’inizio della legislatura hanno perso 6 membri. Seguono la Lega che, tra nuovi ingressi e abbandoni, registra un saldo negativo di 5 seggi e il Pd (-2).
Dall’inizio della legislatura il M5s ha perso 6 europarlamentari
La variazione nella consistenza dei partiti italiani al parlamento europeo
Il grafico mostra com’è cambiata la consistenza dei partiti italiani nel contesto del parlamento europeo. Nel grafico non sono rappresentati il partito di Carlo Calenda, Azione e il Südtiroler Volkspartei. Entrambi hanno un saldo 0.
FONTE: elaborazione openpolis su dati parlamento europeo.
(ultimo aggiornamento: lunedì 8 Novembre 2021)
La maggior parte degli esponenti che hanno cambiato gruppo non si sono ricollocati, quantomeno per quanto riguarda la loro appartenenza ai partiti nazionali. Ad oggi infatti sono 6 gli eurodeputati classificati come “indipendenti”.
6 gli eurodeputati italiani attualmente classificati come “indipendenti”.
Gli eurodeputati che hanno cambiato gruppo
Ma chi sono gli eurodeputati che hanno cambiato gruppo? Circa la metà erano stati eletti con il Movimento 5 stelle e di conseguenza avevano aderito alla componente dei non iscritti. Quattro di essi però (Ignazio Corrao, Rosa D’Amato, Eleonora Evi e Piernicola Pedicini) hanno deciso di passare al gruppo dei Verdi e Alleanza libera europea (Verdi/Ale).
Anche nel Pe il M5s ha risentito dei contrasti interni.
L’abbandono in questo caso sarebbe da attribuire alla decisione del M5s di entrare nella maggioranza che sostiene il governo Draghi. Peraltro 3 di essi risultano adesso classificati come indipendenti da partiti nazionali. Mentre Eleonora Evi ha deciso di aderire a Europa verde. Gli altri 2 eurodeputati che hanno abbandonato il M5s sono invece Marco Zullo, passato al gruppo Renew Europe e classificato come indipendente. E Isabella Adinolfi che ha invece aderito a Forza Italia ed è quindi entrata nel Ppe.
Un altro esponente che ha aderito a Renew Europe è invece Nicola Danti. Eletto nelle file del Partito democratico, il cambio di gruppo deriva dalla sua adesione a Italia viva.
I cambi di gruppo degli europarlamentari italiani
Come i rappresentanti italiani si sono riposizionati all'interno del parlamento europeo (2019-2021)
FONTE: elaborazione openpolis su dati parlamento europeo
(ultimo aggiornamento: lunedì 8 Novembre 2021)
Ci sono stati anche degli spostamenti all’interno del centrodestra. Ha destato scalpore in particolare nella Lega ad esempio l’abbandono di Francesca Donato. Esponente nota per le sue posizioni fortemente no-vax e che adesso risulta non iscritta e indipendente.
Lega, Fi e Fdi si sono rubati eurodeputati a vicenda.
Due ex esponenti del Carroccio sono invece passati a Forza Italia e, di conseguenza, al Ppe. Si tratta di Luisa Regimenti e Lucia Vuolo. Mentre Vincenzo Sofo è passato a Fratelli d’Italia (Ecr). Nei primi due casi la decisione è avvenuta per le posizioni euroscettiche del gruppo Id, mentre nel terzo per la decisione della Lega di entrare nella maggioranza.
Gli ultimi due cambi di gruppo riguardano infine Giuseppe Milazzo, passato da Forza Italia a Fdi. E Andrea Caroppo che dopo aver lasciato la Lega e fondato un proprio movimento (Sud in testa) è passato prima alla componente dei non iscritti e infine al Ppe.
photo credits: Facebook - Francesca Donato