Il ruolo dei servizi scolastici nei contesti svantaggiati #conibambini
Nei territori più colpiti dal disagio economico, è ancora più importante che la scuola offra alcuni importanti servizi. Per agevolare la frequenza scolastica e arricchire il percorso educativo dei minori.
martedì 16 Giugno 2020 | Povertà educativa
Le condizioni economiche e sociali della famiglia di origine influenzano il percorso educativo di bambini e ragazzi.
Situazioni di svantaggio rischiano infatti di precludere l’accesso a opportunità educative. In particolare quelle esterne alla scuola, dalle visite ai musei allo svolgimento di attività sportive nel tempo libero.
Nei contesti di disagio, il ruolo dei servizi scolastici è cruciale per la crescita dei minori.
La scuola deve garantire a tutti i bambini e ragazzi l’accesso a un percorso di studio di qualità. Non solo con l’attività di didattica, ma anche attraverso l’offerta di alcuni importanti servizi che agevolano e arricchiscono la formazione dei minori.
Quali sono i territori più svantaggiati
Nel nostro paese circa il 3% delle famiglie vive in condizioni di potenziale disagio economico. Si tratta di nuclei famigliari con figli, dove nessun componente è occupato o ritirato dal lavoro. Un fenomeno che si aggrava nel sud del paese.
Le province del mezzogiorno sono quelle con più famiglie in disagio
Percentuale di famiglie in potenziale disagio economico nelle province (2011)
Per stimare l’incidenza delle famiglie in potenziale disagio economico, viene calcolato il rapporto percentuale tra il numero di famiglie con figli con la persona di riferimento in età fino a 64 anni nelle quali nessun componente è occupato o ritirato dal lavoro e il totale delle famiglie. Caratteristiche che molto probabilmente indicano una situazione di forte disagio.
FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: sabato 31 Dicembre 2011)
Secondo i dati dell'ultimo censimento del 2011, Napoli è la provincia con la più alta percentuale di famiglie in disagio (9,7%), seguita da Caserta (7,6%), Palermo (7,2%) e Catania (6,9%). Le prime 20 province per gravità del fenomeno appartengono, oltre che a Campania e Sicilia, anche a Puglia e Calabria.
Per i bambini e i ragazzi che vivono in questi territori, avere accesso ad alcuni fondamentali servizi scolastici è ancora più essenziale. Dal trasporto pubblico per raggiungere la scuola, alle mense e palestre scolastiche. Strutture e servizi che favoriscono che favoriscono il percorso di studi degli alunni, agevolando la partecipazione alle attività didattiche e non.
La raggiungibilità degli edifici scolastici
La scuola è un servizio pubblico e di prossimità ai minori. Come tale, gli alunni devono avere la possibilità di raggiungere la propria scuola attraverso i mezzi pubblici.
Questo vale ancora di più per i bambini e ragazzi che provengono da famiglie svantaggiate, che magari non hanno la possibilità di utilizzare propri mezzi privati per accompagnare i figli ogni giorno.
86% le scuole raggiungibili con mezzi pubblici in Italia.
Abbiamo considerato le 20 province con più famiglie in disagio economico e calcolato, per ogni territorio, la percentuale di edifici scolastici raggiungibile da mezzi pubblici.
Nelle province di Napoli e Trapani, le scuole raggiungibili con mezzi pubblici sono poco più della metà
Percentuale di edifici scolastici raggiungibili con i mezzi pubblici, nelle province con più famiglie in disagio (2017)
FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: martedì 25 Settembre 2018)
Tra i territori più svantaggiati, solo alcune province siciliane e quella di Taranto superano la media nazionale. Le altre invece registrano percentuali anche di molto inferiori, come nel caso di Napoli (56,5%) e Trapani (54,4%).
Il servizio mensa nelle scuole
Le mense scolastiche costituiscono un'importante servizio scolastico. Non solo perché consentono agli alunni di frequentare attività didattiche e non in orario pomeridiano, ma anche perché rappresentano un'occasione per la scuola di promuovere un'alimentazione e uno stile di vita sani.
26% gli edifici scolastici che dichiarano di offrire il servizio refezione in Italia.
Al di sotto di questa soglia, tutte le 20 province con le più alte percentuali di famiglie in potenziale disagio. Anche in questo caso, Napoli e Trapani sono agli ultimi posti, con meno del 5% di scuole dotate di mensa, insieme alle province di Palermo e Catania.
Nella città metropolitana di Napoli, solo il 3% delle scuole risulta dotato di mensa
Percentuale di edifici scolastici dotati di mensa, nelle province con più famiglie in disagio (2017)
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: martedì 25 Settembre 2018)
L'offerta di palestre scolastiche
L'attività sportiva è essenziale nel percorso di crescita dei minori. Non solo per gli effetti positivi sullo sviluppo fisico, ma anche perché rappresenta un'occasione di socialità e di gioco con gli altri. Attraverso l'educazione fisica, la scuola offre a tutti i bambini e ragazzi la possibilità di fare sport.
41% le scuole che risultano dotate di palestra o piscina in Italia.
Un servizio ancora più importante per i minori che provengono da famiglie svantaggiate e che magari non hanno l'opportunità di accedere ad attività sportive nel tempo libero, al di fuori della scuola.
Nelle province di Caltanisetta e della BAT, oltre la metà delle scuole hanno la palestra
Percentuale di edifici scolastici dotati di palestra o piscina, nelle province con più famiglie in disagio (2017)
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: martedì 25 Settembre 2018)
Delle 20 province con più famiglie in disagio economico, 6 superano la media nazionale di scuole dotate di palestra (40,7%). Ai primi posti Caltanissetta e Barletta-Andria-Trani, che superano quota 50%, mentre al lato opposto della classifica le province calabresi di Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e Reggio di Calabria.
Servizi scolastici nelle aree svantaggiate: la provincia di Messina
Quando si analizzano fenomeni o servizi, è necessario approfondire fino al livello comunale per avere un quadro completo. Per farlo, tra le province con più famiglie in disagio, abbiamo considerato quella di Messina.
Nella provincia di Messina meno palestre e mense nelle scuole della media nazionale.
Un territorio che, come abbiamo visto nelle classifiche precedenti, supera a quota 86% la media nazionale di raggiungibilità degli edifici scolastici (92,9%). Per quanto riguarda invece il servizio di mense e palestre scolastiche registra quote inferiori a quelle nazionali. Nel primo caso, con il 20,3% delle scuole dotate di mensa, è una delle province con l'offerta maggiore tra le aree più svantaggiate d'Italia, nel caso delle palestre scolastiche è tra le ultime in classifica (23,4%).
I servizi per la scuola nella provincia di Messina
Le scuole raggiungibili con mezzi pubblici, quelle dotate di mensa e di palestra, nei comuni della provincia di Messina (2017)
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: martedì 25 Settembre 2018)
Le isole Eolie sono tra i territori meno forniti di servizi scolastici, nella provincia di Messina.
La maggior parte dei comuni della provincia di Messina ha la totalità delle scuole raggiungibili con mezzi pubblici. Percentuali inferiori al 100% si registrano in pochi territori, tra cui le isole e il capoluogo (93,8%).
Per quanto riguarda il servizio di refezione, più della metà dei comuni ne risulta del tutto sprovvisto. Le quote più alte si registrano in comuni piccoli, con non più di tre scuole, mentre nel capoluogo gli edifici scolastici con la mensa risultano la metà.
Infine, la maggior parte dei comuni risulta dotato di palestre scolastiche. Tra i più popolosi, è il capoluogo a presentare la percentuale più alta, pari al 33%.
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I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. La fonte dei dati è Miur. Non sono disponibili i dati per il Trentino Alto Adige.
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