In Europa le persone con disabilità sono più a rischio deprivazione materiale Europa

Circa una persona con limitazioni fisiche su 10 è in condizione di deprivazione materiale severa. Questo dato raggiunge il 14,4% tra chi ha disabilità più gravi, con quasi 10 punti percentuali in più rispetto a chi non ne ha (4,9%).

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Chi ha delle limitazioni più o meno gravi dal punto di vista sanitario è più esposto a situazioni di povertà, causate da numerosi fattori come la mancata integrazione nel mondo del lavoro. Questa condizione si riflette anche su altri aspetti della vita di una persona, che vengono indagati da numerosi indicatori.

Uno di questi è quello della deprivazione materiale. Con questa espressione si intende, nello specifico, una condizione in cui è difficile acquistare beni considerati necessari o desiderabili per avere un adeguato standard di vita.

Per deprivazione materiale si intende uno stato di tensione economica e di beni durevoli, definito come l’incapacità forzata (piuttosto che la scelta di non farlo) di pagare spese impreviste, di consentire una vacanza annuale fuori casa di una settimana, un pasto con carne, pollo o pesce ogni due giorni, il riscaldamento adeguato di un’abitazione, beni durevoli come lavatrice, televisione a colori, telefono o automobile, con ritardi di pagamento (ipoteca o affitto, bollette di utenze, rate di acquisto o altri pagamenti di prestiti).

Questa situazione è definita severa quando non è possibile pagare per almeno 4 dei 9 beni definiti da questo indicatore. È una condizione che incide maggiormente su chi ha delle difficoltà nell’inserimento lavorativo ma anche su chi avrebbe bisogno di tutele specifiche per condizioni di salute che si protraggono nel tempo.

Deprivazione materiale e disabilità

Per ridurre l’incidenza di questa condizione tra chi ha delle limitazioni legate a motivi di salute, è importante garantire fonti di entrata regolari. Questo è uno degli aspetti su cui si concentra la strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030, adottata dall’Unione europea nel marzo 2021.

Le condizioni di disabilità possono essere molto differenti.

Puntare quanto più possibile sull’autonomia di chi ha delle forme di disabilità è uno dei punti saldi di questa strategia, con la consapevolezza che le situazioni possono essere molto diverse tra di loro e per questo motivo richiedere interventi specifici sia per garantire l’indipendenza nella vita di comunità che nel garantire presidi di tutela particolari.

Per capire se tali politiche hanno degli effetti su questa fascia di popolazione, è cruciale monitorare gli indicatori che permettono di comprenderne le condizioni di vita. Nel caso della severa deprivazione materiale, è colpita una persona con disabilità su dieci.

10,4% l’incidenza sul totale delle persone con disabilità di quelle in condizione di grave deprivazione materiale (2022).

Si tratta comunque di un dato che varia molto da paese a paese, con una differenza tra il paese che riporta l’incidenza maggiore e quello con il valore minore pari a circa 30 punti percentuali.

Nell’indagine Eu-Silc, si comprende nella condizione di disabilità chi ha una limitazione di qualche tipo nelle attività quotidiane a causa di problemi di salute per almeno sei mesi precedenti alla rilevazione. Si intende invece con deprivazione materiale quella condizione che non permette di acquistare alcuni beni considerati dalla maggior parte delle persone desiderabili o necessari per avere un adeguato standard di vita.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eurostat
(consultati: giovedì 3 Agosto 2023)

I tre stati comunitari in cui ci sono più persone con limitazioni con difficoltà ad acquistare beni di prima necessità si trovano tutti nell’est Europa: Romania (31,6%), Bulgaria (28,9%) e Ungheria (16,3%). Undici paesi superano la media europea. L’incidenza più bassa si registra in Repubblica Ceca (3,6%), Lussemburgo (3,6%) e Slovenia (3,2%). In Italia, questo valore è pari al 6,2%, circa quattro punti percentuali al di sotto del valore medio degli stati membri.

Nell’indagine Eu-Silc, si comprende nella condizione di disabilità chi ha una limitazione di qualche tipo nelle attività quotidiane a causa di problemi di salute per almeno sei mesi precedenti alla rilevazione. Si intende invece con deprivazione materiale quella condizione che non permette di acquistare alcuni beni considerati dalla maggior parte delle persone desiderabili o necessari per avere un adeguato standard di vita.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eurostat
(consultati: giovedì 3 Agosto 2023)

È evidente che le condizioni di salute influenzano la quota di persone in stato di deprivazione materiale. In particolare, le quote maggiori sono sempre quelle di chi riporta delle limitazioni gravi, che nel 2022 registrano un valore di dieci punti percentuali superiore rispetto a chi non ne ha. Si tratta tra l’altro dell’unico dato in aumento tra 2021 e 2022: passa infatti dal 13% al 14,4%, contro il calo di chi ha limitazioni non gravi (da 9,8% a 9%). Stabile l’incidenza tra chi non ha limitazioni (4,9%).

Nell’indagine Eu-Silc, si comprende nella condizione di disabilità chi ha una limitazione di qualche tipo nelle attività quotidiane a causa di problemi di salute per almeno sei mesi precedenti alla rilevazione. Si intende invece con deprivazione materiale quella condizione che non permette di acquistare alcuni beni considerati dalla maggior parte delle persone desiderabili o necessari per avere un adeguato standard di vita.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eurostat
(consultati: giovedì 3 Agosto 2023)

Nell’Unione europea, le fasce d’età in cui ci sono più persone che non riescono a comprare il minimo per il proprio sostentamento sono quelle tra i 35 e i 44 anni e quelle tra i 45 e i 54, con percentuali rispettivamente del 14,1% e del 14,5%. Un dato leggermente diverso per l’Italia, in cui le quote maggiori di persone in difficoltà si registrano tra chi ha un’età compresa tra i 45 e i 54 anni (9,9%) e tra i 55 e i 64 (9,2%).

Per quel che riguarda le differenze di genere, a livello comunitario il 10% degli uomini con disabilità e il 10,8% delle donne rientrano in questa condizione. In sette paesi l’incidenza è maggiore tra gli uomini rispetto alle donne, con la differenza maggiore che si registra in Lituania (1,2 punti percentuali). Sono invece 18 i paesi in cui sono di più le donne con disabilità ad avere difficoltà gravi nell’acquisto di beni di primaria necessità. In 4 stati la differenza supera i 4 punti percentuali. Si tratta di Irlanda (4,1), Grecia (3,6), Bulgaria (2,2) e Lettonia (2,1). In Italia, l’incidenza delle persone in stato di deprivazione materiale severa è leggermente maggiore tra gli uomini con delle disabilità (6,4%) rispetto alle donne (6,1%).

Foto: Rasmus Gerdinlicenza

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