Intervista a Federico Martelloni sui diritti dei rider Gig economy
Non tutti i lavoratori digitali sono subordinati, ma tutti i lavoratori hanno diritto a tutele.
giovedì 17 Maggio 2018 | Cultura del dato
Abbiamo chiesto a Federico Martelloni, noto giuslavorista, professore associato di Diritto del Lavoro all’Università di Bologna, autore per CEDAM di Lavoro diritto e democrazia e coinvolto – in quanto consigliere comunale di “Coalizione civica per Bologna” – nella discussione sulla piattaforma metropolitana per la realizzazione della prima Carta dei diritti dei lavoratori digitali, alcuni chiarimenti sul quadro legislativo attuale e un parere sulle motivazioni della sentenza che a Torino ha definito i rider “sloggati” (licenziati) dalla piattaforma Foodora come lavoratori non subordinati.
Ascolta l’intervista al giuslavorista Federico Martelloni
Per i non addetti ai lavori le domande che turbano i sindacati e che dividono i giuslavoristi oggi sono:
- i rider sono lavoratori autonomi? Possono essere riconosciuti come collaboratori etero-organizzati?
- Godono delle tutele assicurate ai prestatori di lavoro subordinato? Oppure dovrebbero essere tutelati da uno specifico contratto nazionale del lavoro, quello della logistica per esempio, come chiedono i sindacati confederali?
- E’ possibile immaginare diritti e regole condivise per lavoratori così diversi tra loro e che potrebbero non voler condividere vincoli di subordinazione?