La cooperazione e i numeri della legge di bilancio Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Vai all’approfondimento La cooperazione e la prima legge di bilancio del governo Meloni

0,28%

il rapporto tra aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) e reddito nazionale lordo (Rnl) nel 2021. Un dato decisamente basso se si considera l’obiettivo di arrivare a quota 0,7% Aps/Rnl entro il 2030. Allo stesso tempo però si tratta di un dato in crescita rispetto al periodo precedente. Per questo è importante che la legge di bilancio rafforzi e consolidi questo trend.  Vai al grafico.

6,18 miliardi €

la spesa prevista in legge di bilancio per il settore della cooperazione allo sviluppo nel 2023. Si tratta di un dato in crescita rispetto agli scorsi anni. L’aumento è in particolare trainato dal ministero dell’economia e delle finanze e dunque dovrebbe essere destinato al canale multilaterale dell’aiuto. Non è chiaro però se si tratti di un aumento strutturale o meno. Il canale multilaterale infatti è per sua natura soggetto a oscillazioni, senza contare che l’aumento è probabilmente legato anche a risorse desinate alla lotta alla pandemia. La crescita potrebbe dunque rivelarsi episodica. Vai al grafico.

420 milioni €

le risorse del Fondo rotativo per il clima che dovrebbero essere rendicontate come aiuto pubblico allo sviluppo. Un altro ministero che segna una crescita importante è quello dell’ambiente. Qui infatti è previsto per la prima volta per il 2023 un finanziamento che rappresenta la componente rendicontabile come Aps del Fondo rotativo per il clima. Si tratta tuttavia di una novità che è entra in vigore nel 2023 ma che era già prevista nella scorsa legge di bilancio. Vai all’articolo.

1,09 miliardi €

la differenza tra i fondi a preventivo del ministero dell’interno per la cooperazione allo sviluppo nel 2021 e le risorse effettivamente rendicontate per i rifugiati nel paese donatore. La tabella 28 allegata alla legge di bilancio indica gli stanziamenti previsti da ciascun ministero per l’Aps. Tuttavia in molti casi esiste una grossa discrepanza tra il preventivo e quanto poi viene effettivamente rendiconto da Ocse. Il caso più eclatante riguarda proprio il Viminale e le risorse per l’accoglienza migranti che possono essere rendicontate come Aps. Vai all’articolo.

-50 milioni €

il taglio al capitolo di spesa relativo al finanziamento dell’Agenzia italiana per la cooperazione. Si tratta in sostanza di una riduzione degli aumenti previsti per il bilancio dell’agenzia dalla scorsa legge di bilancio. Aumenti che erano stati ampiamente valorizzati dal governo Draghi. Certo è vero che gli importi sono relativi se confrontati al totale dell’Aps. Tuttavia è bene tenere a mente la differenza che esiste tra finanziare aspetti specifici, con il rischio che tali interventi risultino episodici, e dotare delle risorse necessarie la struttura a cui è attribuito il compito di rendere il settore organico e funzionale a una vera e propria strategia di cooperazione allo sviluppo. Vai all’articolo.

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