La diversità nel parlamento europeo uscente Europa

Alla vigilia delle elezioni europee, abbiamo analizzato i dati relativi ai parlamentari uscenti, per vedere quanto hanno rappresentato la popolazione nella propria eterogeneità.

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Il parlamento europeo è una delle istituzioni più importanti dell’Ue. Esso rappresenta i suoi cittadini, ma affinché la rappresentanza sia effettiva, affidabile e organica dovrebbe rispecchiare le caratteristiche della popolazione. Alla vigilia delle prossime elezioni, che in Italia si terranno l’8 e il 9 giugno, possiamo dire che il parlamento uscente è stato realmente rappresentativo della popolazione europea?

Abbiamo analizzato la composizione dei gruppi, complessivamente e per paese, la rappresentanza di genere e delle fasce di età più giovani, nell’ambito di una collaborazione tra la testata tedesca Südwestrundfunk e il European data journalism network (Edjnet).

Ne emerge che il parlamento attuale è composto al 60% da uomini nonostante questi costituiscano il 49% della popolazione dell’Ue, che oltre due terzi dei membri sono di età compresa tra i 40 e i 64 anni e che appena lo 0,99% ha una qualche disabilità.

Il parlamento è prevalentemente maschile e di mezza età

Dei 705 membri del parlamento europeo, circa un quarto fanno parte del partito popolare europeo (Ppe) e un quinto del gruppo dei socialisti e democratici. Segue, per presenza, il gruppo Renew (14% dei parlamentari attuali) e poi, in ordine, i verdi, il gruppo dei conservatori e riformisti, identità e democrazia, i non iscritti e la sinistra.

Tra i paesi membri, quelli con più parlamenti nei gruppi di destra sono la Polonia (l’83% dei parlamentari attuali si trovano nel partito popolare europeo, in identità e democrazia o nel gruppo dei conservatori e riformisti) e, a distanza, Italia, Lituania e Bulgaria con quote superiori al 50%. La Lettonia riporta invece esattamente il 50%. Al contrario, il Portogallo è il paese con più parlamentari nei gruppi di sinistra (due terzi si trovano nel gruppo di socialisti e democratici, verdi e sinistra), seguito a poca distanza da Cipro e Malta. Oltre il 50% anche la Spagna. Tendenzialmente quindi la destra è più rappresentata nell’Europa centro-orientale, mentre la sinistra negli stati più meridionali.

Analizziamo ora i dati relativi alla composizione e alla eterogeneità del parlamento europeo, diviso per provenienza dei parlamentari.

60,1% dei parlamentari Ue sono uomini.

I dati si riferiscono alla quota di uomini e donne e di persone divise per fascia di età, presso il parlamento europeo, per singolo paese membro. Sono indicati i valori percentuali.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Swr e Edjnet
(consultati: mercoledì 15 Maggio 2024)

Sono solo 4 i paesi membri in cui la quota di donne al parlamento europeo supera quella di uomini: Lussemburgo, Finlandia, Svezia e Spagna. In Lettonia non c’è divario. In tutti gli altri stati gli uomini incidono maggiormente, con il valore più elevato in Romania (85%) e Cipro (83,%).

Per quanto riguarda l’età invece Malta e, ancora una volta, il Lussemburgo sono primi per quota di giovani (un terzo). Mentre in Lettonia, Lituania e Cipro non c’è alcun parlamentare Ue con meno di 40 anni. Lituania e Lettonia sono anche i due stati membri con più parlamentari europei over 65 (in entrambi i casi, più della metà). Mentre in Croazia e Slovenia non figurano membri in questa fascia di età. Complessivamente, la fascia più rappresentata è quella intermedia, tra i 40 e i 64 anni, che in due stati dell’Europa centrale supera l’80% (Slovenia e Croazia) e a Cipro raccoglie addirittura la totalità dei parlamentari europei.

Bisogna comunque tenere presente che i paesi più piccoli hanno un numero basso di parlamentari europei. Per questi stati dunque, sarà più difficile avere esponenti che siano effettivamente rappresentativi della loro popolazione.

Le differenze tra gruppi parlamentari in termini di rappresentanza

Andiamo adesso ad analizzare i dati in rapporto non al paese dei parlamentari stessi ma alla loro affiliazione politica.

I dati si riferiscono all’incidenza di donne e di giovani (under 40) nei gruppi del parlamento europeo.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Swr e Edjnet
(consultati: mercoledì 15 Maggio 2024)

Complessivamente, considerando tutti i paesi membri, è la sinistra l’unico gruppo con metà dei parlamentari donne, seguita dai verdi (49,3%). Quest’ultimo è anche il gruppo con più under 40 (23,9%). Il gruppo dei conservatori e riformisti è invece ultimo sia come quota di donne che come rappresentanza dei giovani.

La situazione appare un po’ diversa per l’Italia. Nel nostro paese il partito popolare europeo e l’alleanza dei socialisti e democratici sono i due gruppi parlamentari con la maggiore presenza femminile (poco al di sotto del 60%). I due gruppi Identità e democrazia e i non iscritti invece riportano il 50%. La quota più elevata di giovani è presso i non iscritti (30%) mentre i socialisti e democratici riportano la percentuale più alta di over 65 (44% circa).

European data journalism network

Questo articolo è stato scritto nell’ambito dello European data journalism network, la piattaforma per le notizie data-driven sugli affari europei di cui openpolis fa parte. Il progetto sulla diversità nel parlamento europeo è stato coordinato da Südwestrundfunk (Swr), testata tedesca esterna all’organizzazione.

Foto: parlamento europeo

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