La povertà minorile nel 2023 Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi Cresce la povertà assoluta tra bambini e ragazzi delle famiglie svantaggiate

13,8%

i minori di 18 anni che si sono trovati in povertà assoluta nel 2023. Molto più della media della popolazione, pari al 9,7%. I nuovi dati appena pubblicati confermano una tendenza affermatasi in modo nitido dopo la crisi del 2008: al diminuire dell’età, cresce l’incidenza della povertà assoluta. Sono considerate in questa condizione le famiglie e le persone che non possono permettersi le spese minime per condurre una vita accettabile, definite attraverso un paniere stabilito da Istat. In termini assoluti parliamo di quasi 1,3 milioni di bambini e ragazzi in questa condizione. Vai al glossario.

15,5%

la quota di minori in povertà assoluta nel mezzogiorno. Restano i divari territoriali: nel centro-nord si attesta attorno al 13%, mentre nel mezzogiorno la quota di bambini e ragazzi in povertà assoluta supera il 15%. Tuttavia è tra bambini e ragazzi del centro Italia tra 7 e 13 anni che si registra un aumento statisticamente significativo dell’indigenza rispetto all’anno precedente. Se nel 2022 si trovava in questa condizione il 10,7% di loro, nel 2023 la quota è salita al 13,9%. Vai all’articolo.

+3,8

l’aumento in punti percentuali della povertà assoluta tra i figli di operai e lavoratori esecutivi. Tra 2022 e 2023 va sottolineato il peggioramento nella condizione delle famiglie con figli la cui persona di riferimento fa l’operaio. In questi casi l’incidenza passa dal 15,6% al 19,4%. Un peggioramento che testimonia una condizione di vulnerabilità per i nuclei di lavoratori dipendenti in mansioni esecutive, in molti casi colpiti sul fronte economico dall’emergenza Covid e dall’inflazione, specialmente quando hanno potuto contare su un solo reddito. Vai al grafico.

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le famiglie monoreddito con a carico almeno un bambino sotto i 6 anni nel 2019. Più precisamente significa che, all’arrivo del Covid, il 21,7% delle famiglie con un’unica fonte di reddito aveva anche un figlio piccolo a carico. Una condizione che espone, potenzialmente, a una maggiore vulnerabilità. In particolare nei 150 comuni su 2.384 rilevabili che, a cavallo dell’emergenza Covid, si sono trovati in una duplice posizione. Avere un’elevata incidenza di famiglie monoreddito con figli piccoli e allo stesso tempo vedere un aumento della quota di redditi bassi tra 2019 e 2021. Vai all’articolo.

33,7%

le famiglie monoreddito in cui vive almeno un minore sotto i sei anni nel comune di Andria. A livello territoriale, questa condizione è più frequente in Campania (28,9%), in particolare nelle province di Napoli (30,1%) e Caserta (29,1%). Mentre, isolando i capoluoghi, ad Andria seguono Barletta (29,5%), Prato (28,2%), Napoli (25,3%), Trani (25,3%), Matera (25,1%), Palermo (24,8%), Crotone (24,3%), Latina (24,1%) e Vibo Valentia (24%). Vai alla mappa.

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