La propaganda sui social per il 2×1000 Facebook Ads
Post sponsorizzati su Facebook per raggiungere un pubblico più ampio, e aumentare i ricavi del 2×1000. Le strategie dei partiti sui social.
mercoledì 16 Maggio 2018 | Potere politico
L’utilizzo dei social per fare politica è sempre più diffuso.
Diventati ormai il principale mezzo per comunicare con elettori e cittadini, stanno diventando piano piano anche il mezzo predominante per raccogliere fondi. Aboliti i rimborsi elettorali, che erano automatici e commisurati ai voti raccolti dalla lista alle elezioni, il finanziamento pubblico è diventato un’opzione lasciata ai contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi. Se vogliono, possono scegliere una forza politica cui destinare il 2×1000 della propria irpef. Se non scelgono nessuno, quella quota dell’imposta resta allo stato.
In questi mesi quindi, come abbiamo avuto modo di raccontare, i partiti stanno portando avanti le loro rispettive campagne di comunicazione per cercare di sfruttare il più possibile questa nuova forma di finanziamento pubblico indiretto.
A caccia di voti con le sponsorizzazioni social
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Tra i vari mezzi utilizzati anche le sponsorizzazioni social, strumento che openpolis ha analizzato lungamente durante la recenti elezioni politiche, presentando il primo archivio in Italia contenente i post sponsorizzati su Facebook da partiti e politici.
Un lavoro che è stato possibile grazie al lancio in Italia del Political Ad Collector, strumento di monitoraggio civico creata a fine 2017 da ProPublica, testata giornalistica indipendente e non profit basata negli USA.
In queste settimane, grazie al contributo degli utenti che hanno installato l’estensione, stiamo raccogliendo i post dei partiti per ottenere il 2×1000 degli elettori. Ovviamente gli spunti di interesse non mancano, cominciando dalla confusione comunicativa tra i diversi soggetti politici coinvolti.
I partiti stanno utilizzando le sponsorizzazioni su Facebook per le loro campagne 2×1000.
I partiti protagonisti
Le ultime elezioni hanno visto la nascita di partiti politici nuovi, spesso come unione di diversi movimenti già esistenti. Tra questi Liberi e uguali (Leu), creato dalla fusione di Articolo 1 – Mdp, Sinistra italiana e Possibile. Per ricevere il 2×1000 però bisogna essere iscritti al registro dei partiti, cosa che al momento esclude Leu. Per questo motivo i diversi soggetti stanno portando avanti delle campagne di comunicazione autonome.
Propaganda social per il 2×1000
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Articolo 1 – Mdp ha deciso utilizzare le sponsorizzazioni su Facebook per raggiungere un pubblico più ampio. Oltre a un claim che richiama apertamente Leu “Liberi, uguali e trasparenti”, è possibile analizzare, grazie all’utilizzo di Pac, quali sono stati i target inseriti. Come spesso avviene l’utilizzo che viene fatto da parte dei partiti delle diverse variabili è abbastanza standard, delineando una strategia generalmente contenitiva. Ricordiamo a questo proposito che attraverso le nostre attività online Facebook, come anche Google e altri rivenditori di servizi analoghi, profilano gli utenti, permettendo agli inserzionisti di selezionare specifiche cerchie di persone che si vogliono raggiungere. In questo caso sono stati selezionati tutti i maggiorenni che abitano in Italia, e che sono interessati alla sinistra.
Discorso simile per quanto riguarda l’attività social di Rifondazione comunista, partito che, come fatto da Art.1-Mdp, richiama l’attività elettorale di un altro schieramento. Il suo segretario, Maurizio Acerbo, nell’incentivare i suoi follower a donare il 2×1000 a Rifondazione, rivendica il ruolo del partito nell’avventura elettorale di Potere al popolo. Ancora una volta abbiamo un movimento politico che non siede in parlamento, che evoca soggetti che hanno partecipato alle ultime elezioni per ottenere il 2×1000. Una complessità comunicativa figlia della fase politica che stiamo vivendo.
Altro partito che è impegnato nella campagne del 2×1000 utilizzando le sponsorizzazioni social, e che non si è presentato alle elezioni autonomamente, è Energie per l’Italia di Stefano Parisi. Qui il neo consigliere regionale nel Lazio, ma già consigliere comunale a Milano, circoscrive gli utenti che vuole raggiungere a quelli che abitano nella regione Lazio.
Il doppio incarico di Stefano Parisi
Fattibilità e opportunità.
Protagonista assoluto, almeno fino a ora e almeno per quanto raccolto ad oggi, è il Partito democratico, che più degli altri partiti sta approfittando di questo strumento per raccogliere fondi. Ricordiamo i limiti del nostro archivio: non contiene tutti i post sponsorizzati da partiti e politici, ma solo quelli che finiscono nel news feed degli utenti che hanno installato l’estensione.
Tutti i i post sponsorizzati dal Partito democratico per il 2×1000
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Ciò detto l’attività del Pd è sicuramente da sottolineare. A oggi sono stati raccolti 6 diversi post sponsorizzati, ognuno contenente lo stesso claim e le stesse indicazioni di targeting. Variano le immagini di lancio, includendo tutte le grafiche della campagna di comunicazione creata dal Partito democratico. Sono stati selezionati tutti gli utenti residenti in Italia, con età compresa tra i 25 e 64 anni.
Monitoraggio per i prossimi mesi
La scelta del 2×1000 sarà al centro delle campagne mediatiche dei partiti per molti dei prossimi mesi.
Per questo motivo invitiamo ancora una volta tutti i nostri lettori a installare Pac sul proprio browser (qui per chrome e qui per firefox), per contribuire al monitoraggio della propaganda politica su facebook. Più utenti utilizzeranno l’estensione, più saranno completi ed eterogenei i dati raccolti. Nel frattempo è possibile consultare quotidianamente l’archivio realizzato grazie al lavoro di questi mesi.