La rapida crescita delle auto a basse emissioni Innovazione

Parte degli impegni europei per ridurre le emissioni di Co2 è stato promuovere la diffusione di veicoli elettrici e ibridi. Nel 2020, sia in Europa che in Italia le immatricolazioni di auto a bassa emissione hanno infatti registrato una crescita senza precedenti.

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I trasporti su strada sono tra i principali fattori responsabili dell’inquinamento atmosferico e quindi del cambiamento climatico. Un modo per affrontare il problema dell’inquinamento è infatti quello di alimentare i mezzi con l’elettricità anziché con i carburanti convenzionali, che emettono alti quantitativi di Co2 nell’aria.

Come riporta Ispra nel report Scenari di consumi elettrici al 2050, quella dei mezzi elettrici (auto, ma anche mezzi pubblici e bus per i turisti) è una soluzione particolarmente indicata per il trasporto di tipo urbano. Attraverso bonus sugli acquisti di veicoli poco inquinanti, iniziative di promozione a livello europeo, un generale calo dei prezzi e un miglioramento delle infrastrutture, negli ultimi anni si è registrato un forte aumento nella diffusione di veicoli elettrici.

Durante la pandemia in Europa sono aumentate le immatricolazioni di auto elettriche

L’aumento di auto elettriche è un fenomeno che si è verificato, seppure con differenze a livello nazionale e regionale, in tutto il mondo. Alla fine del 2020 sono state registrate in totale 10 milioni di nuove immatricolazioni di auto elettriche, cioè il 4,6% di tutte le nuove immatricolazioni a livello globale.

L’aumento maggiore, secondo l’International energy agency (Iea), si è registrato proprio in Europa. Qui, nel 2020, il 10% delle nuove immatricolazioni erano di auto elettriche e parallelamente si è registrata anche una crescita nella diffusione di e-scooter e e-bike (motorini e bici elettrici).

I dati si riferiscono ai 27 paesi dell’Ue più Regno Unito, Islanda (solo per il 2018) e Norvegia (solo per il 2019). Sono incluse le due categorie Bev (battery electric vehicle, ovvero quelle dotate di batteria non ricaricabile, con motore termico) e Phev (plug-in hybric electric vehicle, ovvero i veicoli con batterie ricaricabili). Sono quindi escluse le auto elettriche non plug-in, che si alimentano con carburanti tradizionali.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eea
(ultimo aggiornamento: mercoledì 29 Settembre 2021)

L'aumento è stato costante e graduale, ma analizzando i dati vediamo che tra il 2019 e il 2020 c'è stato un vero e proprio picco. Per quanto riguarda le auto elettriche, parliamo di un aumento pari al 111%, un dato che sale al 212% per le auto ibride.

1,3 milioni di auto elettriche e ibride immatricolate in Europa nel 2020, secondo la European environmental agency (Eea).

In parte, a motivare questa crescente popolarità dei veicoli elettrici e ibridi è stata l'introduzione nel 2005 del sistema Emissions trading scheme (Ets) da parte dell'Unione europea, che prevede dei tetti massimi per le emissioni di Co2 e delle sanzioni per le aziende che li eccedono. Questo sistema ha contribuito a promuovere le vendite di mezzi a basse emissioni.

Un ulteriore passo avanti in questo senso è stato poi fatto, nel periodo pandemico, con l'introduzione del Next generation Eu, ovvero un sistema di investimenti per la ripresa che ha stanziato un terzo di tutti i suoi fondi nel progetto dello European green deal. La transizione ecologica è infatti una delle quattro priorità su cui il Next generation Eu si focalizza. L’obiettivo è raggiungere la neutralità climatica e mettere in pratica misure di lotta al cambiamento climatico.

Questo impegno coinvolge chiaramente anche la sfera della mobilità. In particolare attraverso la Mobility strategy l’Ue punta a diffondere su larga scala mezzi poco inquinanti come le auto elettriche e ibride, in vista di una riduzione delle emissioni di Co2 pari al 90% entro il 2050 e la diffusione di 30 milioni di macchine a zero emissioni entro il 2030.

In Italia, tra le nuove immatricolazioni, una su quattro è a basse emissioni

Anche in Italia, come nel resto d'Europa, nel 2020 le vendite di auto elettriche e ibride hanno registrato un aumento senza precedenti.

Le percentuali si riferiscono alla quota del totale delle nuove immatricolazioni, a seconda del tipo di alimentazione del veicolo. Con ibrida Hev si intende l’auto ibrida classica, dotata di motore termico per ricaricare la batteria, mentre l’ibrida plug-in può essere collegata ad una presa elettrica per ricaricarsi. Per quanto riguarda invece l’Ecv, si tratta anche in questo caso di un veicolo ricaricabile, ma completamente elettrico (non ibrido).

FONTE: elaborazione openpolis su dati Unrae
(ultimo aggiornamento: mercoledì 29 Settembre 2021)

Innanzitutto, le auto alimentate con carburanti altamente inquinanti come il diesel sono diventate, negli anni, sempre meno popolari. Mentre nel 2013 costituivano più della metà di tutte le nuove immatricolazioni, nel 2020 questa quota è scesa al 32,7%, con una differenza di oltre 20 punti percentuali. Anche le vendite di auto alimentate a metano e gpl, due sostanze relativamente meno inquinanti rispetto a benzina e diesel, sono diminuite sostanzialmente.

Fa eccezione in questo senso soltanto la benzina, carburante che nel 2020 risultava più diffuso che nel 2013, anche se comunque con un sostanziale calo rispetto al 2019, pari a circa 7 punti percentuali.

Parallelamente, le immatricolazioni di auto a basse emissioni, sia elettriche che ibride, sono andate progressivamente aumentando negli anni fino a costituire, nel 2020, un quarto di tutte le vendite.

I dati si riferiscono al periodo tra gennaio e settembre 2020 e includono le immatricolazioni sia da parte di privati che di società.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Anfia e ministero delle infrastrutture e dei trasporti
(ultimo aggiornamento: mercoledì 29 Settembre 2021)

Anche all'interno del nostro paese la situazione è eterogenea. Alcune province, in particolare la provincia di Trento, seguita dalle città metropolitane di Roma, Firenze e Milano, hanno registrato numeri particolarmente elevati di nuove immatricolazioni di auto elettriche e ibride. Insieme, queste 4 province hanno acquistato quasi metà di tutte le auto ibride e elettriche vendute in Italia nel 2020, precisamente il 47,8%.

6.126 le nuove immatricolazioni di auto elettriche e ibride nella provincia di Trento, nel 2020.

Soprattutto se consideriamo soltanto le auto immatricolate da società, escludendo quindi i privati, vediamo che solo nella provincia di Trento sono state acquistate quasi il 30% di tutte le auto elettriche e ibride vendute nel paese. Mentre è Milano la città in cui più privati cittadini (escludendo quindi le società) hanno immatricolato auto a bassa emissione.

Foto credit: JavyGo - licenza

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