L’agricoltura in Italia

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Si approfondiscono delle elaborazioni openpolis in collaborazione con Aic.

6,6%

la crescita del valore dell’export agroalimentare italiano nel 2023 rispetto al 2022, secondo Crea. Un aumento che ha portato a raggiungere i 63,1 miliardi di euro. Crescono anche le importazioni, pari a 64,7 miliardi di euro (+4,1%). Si assiste quindi a un miglioramento della bilancia agroalimentare. Le elaborazioni Crea rilevano andamenti diversificati a seconda dei prodotti. I 27 paesi dell’Unione sono il principale territorio in cui si concentrano sia le esportazioni (59,4% dell’export totale) che le importazioni (70,5%).

11%

le aziende agricole che hanno effettuato almeno un investimento di tipo innovativo tra il 2018 e il 2020. Principalmente, gli investimenti di questo tipo si concentrano nell’ambito della meccanizzazione (55,6%) e dell’impianto e della semina (23,2%). Sono invece poco diffusi gli interventi sulla struttura organizzativa (7,6%) e commerciale (5,5%) che prevedono una revisione aziendale interna pure sul lato del personale. Residuali gli investimenti nella gestione dei rifiuti (1,8%).

904

le aziende che svolgevano attività di agricoltura sociale nel 2020. Il dato (elaborato da Istat) comprende tutte le imprese che svolgono attività differenti con finalità sociali messe in atto dagli imprenditori agricoli. Alcuni esempi sono l’inclusione lavorativa di manodopera in condizione svantaggiata, progetti di educazione ambientale e alimentare, servizi socio-sanitari, culturali o ricreativi. Queste aziende compongono l’1,4% delle realtà che hanno almeno un’altra attività connessa all’agricoltura e sono pari allo 0,1% di tutte quelle presenti sul territorio nazionale. Si tratta quindi di un contesto ancora embrionale, sul quale risulta molto complesso avere un quadro ben definito.

2.123

i lavoratori nel settore agricolo vittime di violazioni accertate per caporalato e sfruttamento nel 2023. La fattispecie considerata è quella dell’articolo 603bis del codice penale. Parliamo di un aumento del 180% rispetto all’anno precedente. Si tratta del segmento produttivo in cui ci sono più lavoratori coinvolti. Questi dati, elaborati dall’ispettorato nazionale del lavoro, tengono conto degli esiti delle ispezioni e delle verifiche effettuate sulle aziende del settore. Non è quindi una stima completa del fenomeno che vede anche una parte di sommerso.

oltre 330

il numero di giorni asciutti, ossia senza precipitazioni, registrati in numerose aree di Sicilia e Sardegna nel 2023 su elaborazione Snpa. Si tratta delle aree che riportano i valori più alti a livello nazionale. Nella penisola, le altre aree che registrano un quantitativo di giorni elevato si trovano in Piemonte, Liguria di Ponente, Emilia-Romagna, Puglia e gran parte delle aree costiere. In Sicilia e in Sardegna si segnalano valori molto elevati anche per quel che riguarda i giorni asciutti consecutivi, rispettivamente fino a 165 e fino a 100. Altre aree in cui si riportano dati simili sono alcune zone della costa Jonica e gran parte della Puglia.

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