Le aree protette sono particolarmente esposte agli incendi Ambiente
Gli incendi distruggono gli ecosistemi e gli effetti negativi si moltiplicano quando a essere colpite sono le zone protette. Più di un quarto di tutti i siti Natura 2000 bruciati nel 2021 si trovavano in Italia.
venerdì 20 Ottobre 2023 | Ecologia e innovazione
- Le aree protette sono più esposte al rischio incendio: quest'anno, il 41% della superficie bruciata in Europa rientrava in siti Natura 2000.
- In Italia il record europeo: oltre 25mila ettari di aree protette sono state bruciate nel 2021
- Questi fenomeni sono in aumento dal 2018.
Gli incendi boschivi sono fenomeni estremamente dannosi, capaci di distruggere ecosistemi, abitazioni e infrastrutture, indebolire il suolo e inquinare l’atmosfera. Aggravando così gli effetti dei cambiamenti climatici che contribuiscono a generarli. Tuttavia il danno, sempre elevato, si moltiplica se a essere colpite sono le aree protette, zone che ospitano specie a rischio ed ecosistemi di particolare interesse.
Il 2021 è stato particolarmente difficile da questo punto di vista. Soprattutto in Italia, dove sono bruciati oltre 25mila ettari di terreno, pari a un quarto di tutte le aree protette incendiate dell’Unione europea.
Le aree protette sono le più esposte agli incendi
Secondo lo European forest fire information system (Effis), quest’anno sono bruciati in totale quasi 450mila ettari di terreno in Europa (al 18 ottobre). Per quanto riguarda l’Italia (che ha superato i 93mila ettari) parliamo dello 0,31% della superficie totale del paese. Parliamo di un dato quasi doppio rispetto alla media del periodo 2006-2022 (0,18%) e inferiore soltanto a quello greco (1,31%), portoghese (0,38%) e cipriota (0,34%).
Gli incendi sono una minaccia in costante aumento che spesso colpisce zone particolarmente delicate come le aree protette: si tratta di vere e proprie riserve di biodiversità, in cui sono presenti ecosistemi e specie già vulnerabili.
Come rileva il joint research centre (Jrc), sono proprio queste le zone più esposte al pericolo e infatti il 41% della superficie bruciata in Europa rientrava in siti Natura 2000. Una cifra molto elevata se si pensa che la rete europea di aree protette Natura 2000 ricopre appena il 18% del territorio dell’Ue.
Natura 2000 is a network of core breeding and resting sites for rare and threatened species, and some rare natural habitat types which are protected in their own right.
Per un’immagine più dettagliata, analizziamo i dati relativi al 2021, che è stato un anno particolarmente duro per gli incendi ma allo stesso tempo rappresentativo del progressivo aggravamento del fenomeno.
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Gli incendi che hanno colpito l’Italia nel 2021.
Complessivamente, soltanto nelle aree protette, sono bruciati oltre 98mila ettari di terreno in 19 dei 27 stati membri dell’Unione europea. Più di un quarto dei quali su territorio italiano.
25,7% della superficie bruciata nelle aree protette nel 2021 si trovava in Italia.
Un quarto delle aree protette bruciate in Ue si trova in Italia
Gli ettari di aree Natura 2000 incendiate nei paesi Ue (2021)
I dati si riferiscono alla superficie di siti Natura 2000 bruciati nel 2021, nei paesi dell’Unione europea.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Jrc
(pubblicati: giovedì 3 Novembre 2022)
I più colpiti sono i paesi che affacciano sul mediterraneo, caratterizzati da maggiore siccità e temperature più alte.
L’Italia in particolare, dove il 2021 è stato un anno anomalo da un punto di vista meteorologico, per via delle scarse precipitazioni e le forti anomalie nelle temperature, è il paese europeo in cui la superficie esposta agli incendi è stata la più ampia. Si tratta di oltre 25mila ettari che compongono più di un quarto di tutte le aree europee protette bruciate. Seguono la Spagna con quasi 22mila (22,1%), la Romania con più di 15mila (15,6%) e la Grecia con oltre 10mila (10,6%).
In Italia aumentano gli incendi nelle aree protette
Quasi il 17% delle aree bruciate nel 2021 in Italia (un totale di circa 152mila ettari) si trovava in aree protette. Con la devastazione di queste zone avviene anche la distruzione di una buona parte della biodiversità locale, oltre al notevole danno paesaggistico.
Per ridurre questi rischi, la normativa del nostro paese prevede infatti che le aree protette dispongano di un piano antincendio boschivo che, come stabilisce la legge quadro 353/2000, deve essere predisposto dal ministero dell’ambiente insieme alle regioni interessate, su proposta degli enti gestori e sentito il corpo forestale dello stato.
Purtroppo, nonostante gli sforzi per prevenire e arginare il problema, quello degli incendi nelle aree protette è un fenomeno in aumento.
Negli ultimi anni aumentano gli incendi nei siti Natura 2000
Gli incendi nelle aree protette in Italia (2011-2021)
I dati si riferiscono agli ettari bruciati all’interno di siti Natura 2000, che non corrispondono alla totalità delle aree protette in Italia. Non sono disponibili i dati per il 2017.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Effis
(consultati: giovedì 12 Ottobre 2023)
L’anno con più aree protette bruciate è stato il 2012 (oltre 300mila ettari): da allora il valore annuale è andato calando fino al biennio 2014/2015, per poi rialzarsi nel 2016 (11.591 ettari). Dal 2018 in poi l’aumento è stato costante. Si tratta di sottostime, anche perché i siti Natura 2000 non corrispondono al totale delle aree protette in Italia.
Foto: Egor Vikhrev – licenza