Le autovetture aumentano e l’ambiente rischia Ambiente
I mezzi di trasporto non ecologici sono tra le cause principali dell’inquinamento. In particolare, i dati Ispra ci mostrano che le auto italiane sono in costante crescita.
giovedì 8 Luglio 2021 | Ecologia e innovazione
La presenza sempre maggiore su strada di vetture è un importante fattore di pressione ambientale, ed è responsabile di gran parte dei consumi energetici, delle emissioni di gas serra e delle emissioni di inquinanti del settore dei trasporti. Infatti, l’utilizzo di mezzi non sostenibili è una delle cause del cambiamento climatico.
In particolare, questo fenomeno è ancora più visibile nei grandi agglomerati urbani caratterizzati da una densità abitativa alta e dunque dove le autovetture sono maggiori. Inoltre, le città sono caratterizzate da pochi spazi riservati ad aree verdi utili a ridurre i livelli di inquinamento urbano.
L’Italia delle autovetture rispetto all’Unione europea
In Italia il parco veicolare circolante ossia i mezzi in circolazione, risulta molto consistente. Infatti, il dato italiano è tra i più elevati tra i paesi dell’Ue, in rapporto alla popolazione. Dai dati Ispra sul numero di autovetture per mille abitanti nel 2018, si evince che l’Italia viene superata solo dal Liechtenstein.
780 vetture ogni mille residenti in Liechtenstein nel 2018.
l’Italia è seconda per macchine in Europa
Numero di autovetture ogni mille abitanti per paese dell'Ue nel 2018
I dati raffigurano il numero di autovetture in circolazione ogni mille residenti per paese dell’Unione europea. I valori fanno riferimento al 2018, eccezion fatta per la Grecia dove è stato utilizzato il dato del 2017 in quanto non presente quello più aggiornato.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Ispra
(ultimo aggiornamento: lunedì 31 Dicembre 2018)
Infatti, il Liechtenstein è primo per autovetture ogni mille residenti, raggiungendo i 780 mezzi. Seguono Italia con 646 automobili, Cipro e Finlandia entrambe a quota 629. Al contrario, chiude la classifica per il numero più basso di vetture in circolazione la Romania con 332 autovetture ogni 1.000 abitanti. Agli ultimi posti anche Lettonia (369), Ungheria (373) e Bulgaria (396).
Tuttavia, non è solo l'elevato numero di autovetture a costituire un problema ambientale per il nostro paese. Anche altri veicoli, quando non ecologici, sono altamente inquinanti. E i dati mostrano come siano in crescita nel panorama italiano.
I veicoli in circolazione nel corso del tempo
Le autovetture sono il veicolo maggiormente presente sulle strade italiane, rispetto agli altri mezzi di trasporto, quali i pullman, motocicli, autobus e ciclomotori.
Le macchine sono in costante aumento
Consistenza del parco veicolare stradale per categoria in Italia dal 1990 al 2018
I dati rappresentano il trend negli anni della quantità dei mezzi di trasporto in circolazione.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Ispra
(ultimo aggiornamento: lunedì 31 Dicembre 2018)
+52,9% crescita del parco veicolare italiano, veicoli in circolazione, dal 1990 al 2018.
I dati sui mezzi in circolazione mostrano una tendenza alla crescita, soprattutto per quanto riguarda le autovetture, i veicoli commerciali leggeri e i motocicli. In particolare, le autovetture sono il mezzo maggiormente presente sulle strade italiane passando da più di 27 milioni nel 1990 a 40,5 vetture nel 2018.
Durante gli anni '90, i motoveicoli e i veicoli commerciali leggeri sono aumentati in modo considerevole.
Anche i veicoli commerciali leggeri aumentano di quasi 3 milioni e i motocicli da quasi 3 milioni nel 1990 superano i 7mln nel 2018. In particolare, è interessante notare che dal 1990 al 2018 i motocicli sono più che raddoppiati (+146,2%) e le autovetture sono aumentate del 47,9%. Al contrario, i ciclomotori calano di 848 mila unità.
Nel complesso i veicoli a due ruote, soprattutto nelle grandi aree urbane, si sono diffusi in modo notevole e sono usati per la mobilità personale. Questo è dovuto in larga parte alle difficoltà nell'utilizzare l’automobile a causa della congestione e delle difficoltà di parcheggio nelle zone centrali, della mancanza spesso di valide alternative nei mezzi pubblici.
Photo credits: shun idota - Unsplash