Le spese per la gestione delle amministrazioni Bilanci dei comuni
Gli organi interni delle amministrazioni locali sono fondamentali per il funzionamento degli enti e l’erogazione dei servizi. Se Venezia è la grande città che spende di più per questa voce, a Roma le uscite sono aumentate negli ultimi anni.
giovedì 1 Giugno 2023 | Italie a confronto
- Tra i grandi comuni è Venezia quello che spende di più (748,48 euro pro capite).
- Gli importi di Roma aumentano dal 2016 del 42%.
- Scopri quanto spende il tuo comune per i servizi istituzionali e di gestione.
L’amministrazione svolge tutta una serie di funzioni necessarie per la vita di comunità, dalla gestione delle entrate all’anagrafe e l’ufficio tecnico. Per questi e altri servizi sono previste delle spese che i comuni devono sostenere per il loro funzionamento.
Il tema dei costi della pubblica amministrazione è periodicamente al centro del dibattito, soprattutto alla luce delle frequenti necessità di razionalizzazione delle spese all’interno degli enti pubblici. Si tratta però di spese necessarie per via dell’importanza dei servizi di prossimità che vengono offerti dai comuni.
Le spese dei comuni per i servizi istituzionali, generali e di gestione
All’interno dei bilanci comunali è presente una missione di spesa relativa a tutte le spese legate al funzionamento dei comuni.
Si comprendono ad esempio tutte le spese per l’amministrazione e il funzionamento degli organi esecutivi e legislativi, oltre ai servizi di pianificazione economica e per i servizi finanziari e fiscali.
Ma si includono anche le uscite relative alla gestione del personale e al funzionamento di determinati comparti come l’anagrafe e l’ufficio tecnico, oltre a tutte le attività di comunicazione istituzionali.
A Venezia per il funzionamento del comune si spendono oltre 700 euro pro capite
Spese pro capite per servizi istituzionali, generali e di gestione nelle città con più di 200mila abitanti (2021)
I dati mostrano la spesa per cassa riportata per servizi istituzionali, generali e di gestione. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Le uscite di una missione o di un programma possono essere relative a più assessorati. Tra le città italiane con più di 200mila abitanti non sono disponibili i dati di Palermo perché alla data di pubblicazione non risulta accessibile il bilancio consuntivo 2021.
FONTE: openbilanci – consuntivi 2021
(consultati: mercoledì 24 Maggio 2023)
Se si considerano solo le grandi città, è Venezia il comune che spende di più. Si parla di circa 748,48 euro pro capite, quasi il doppio rispetto a Roma, seconda per uscite (492,59). Seguono altre due grandi città situate nel nord. Milano (457,71) e Bologna (443,77). Spendono invece di meno tre amministrazioni del sud: Napoli (331,71 euro a persona), Catania (199,09) e Bari (188,53).
A Roma le uscite per i servizi istituzionali aumentano del 42% dal 2016
Andamento della spesa pro capite per spese istituzionali nei bilanci dal 2016 al 2021 di cinque grandi città italiane
I dati mostrano la spesa per cassa riportata per servizi istituzionali, generali e di gestione. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Le uscite di una missione o di un programma possono essere relative a più assessorati. Tra le città italiane con popolazione superiore a 200mila abitanti, sono state considerate le 5 che hanno speso di più per la voce considerata nel 2021.
FONTE: openbilanci – consuntivi 2016-2021
(consultati: mercoledì 24 Maggio 2023)
Venezia riporta sempre spese maggiori rispetto alle altre città considerate, con uscite che tra il 2016 e il 2022 superano sempre i 700 euro pro capite. Tra 2021 e 2022 tutti i comuni hanno riportato un aumento. Ma rispetto al 2016, l’amministrazione che ha incrementato di più gli importi è Roma (+42,67%) a cui seguono Milano (35,03%), Bologna (26,79%) e Padova (4,38%). Venezia invece è l’unico comune in cui le spese sono in calo (-20,04%).
I comuni italiani spendono mediamente 483,01 euro pro capite per questa missione di spesa. Le amministrazioni che registrano le uscite maggiori sono quelle dei territroi autonomi della Valle d’Aosta (1.766,23 euro a persona), della provincia autonoma di Trento (813,05) e di Bolzano (679,02). A riportare le spese minore invece i comuni dell’Emilia-Romagna (320,27), del Veneto (312,24) e della Puglia (286,35).
Scopri quanto spende il tuo comune per il suo funzionamento
Spesa assoluta e pro capite per servizi istituzionali nei comuni italiani (2021)
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I dati mostrano la spesa per cassa riportata per servizi istituzionali, generali e di gestione. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Le uscite di una missione o di un programma possono essere relative a più assessorati.
FONTE: openbilanci – consuntivi 2021
(consultati: mercoledì 24 Maggio 2023)
È Briga Alta, in provincia di Cuneo, l’amministrazione che riporta le uscite maggiori con 11.191,53 euro a persona. Seguono San Giuliano di Puglia (Campobasso, 9.698,51), Morterone (Lecco, 9.613,20) e Rhemes-Notre_Dame (Aosta, 8.329,34). I comuni che superano i 1.000 euro pro capite per questa missione sono in tutto 598.
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I contenuti di questa rubrica sono realizzati a partire da Openbilanci, la nostra piattaforma online sui bilanci comunali. Ogni anno i comuni inviano i propri bilanci alla Ragioneria Generale dello Stato, che mette a disposizione i dati nella Banca dati amministrazioni pubbliche (Bdap). Noi estraiamo i dati, li elaboriamo e li rendiamo disponibili sulla piattaforma. I dati possono essere liberamente navigati, scaricati e utilizzati per analisi, finalizzate al data journalism o alla consultazione. Attraverso openbilanci svolgiamo un’attività di monitoraggio civico dei dati, con l’obiettivo di verificare anche il lavoro di redazione dei bilanci da parte delle amministrazioni. Lo scopo è aumentare la conoscenza sulla gestione delle risorse pubbliche.
Foto: Annie Sprat – licenza