L’impatto del Pnrr sulla povertà educativa in Abruzzo #conibambini

La vera sfida del Pnrr è ridurre i divari tra i territori, anche nel contrasto della povertà educativa. Approfondiamo la situazione attuale in Abruzzo e cosa prevede il piano per la regione su 3 temi: asili nido, nuove scuole e dispersione scolastica.

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Il Pnrr interviene su numerosi fronti relativi alla povertà educativa, dagli asili nido all’edilizia scolastica, dal contrasto all’abbandono precoce alla riduzione dei divari territoriali nell’istruzione.

Interventi che riguarderanno anche l’Abruzzo, dai primi livelli educativi del bambino a tutto il percorso successivo.

L’offerta di asili nido e l’investimento del Pnrr

Partendo dagli asili nido, in Abruzzo nel 2020 sono 6.643 i posti offerti nei nidi e nei servizi per la prima infanzia, a fronte di quasi 27mila residenti con meno di 3 anni nella regione. Ovvero una copertura del 25,4%, poco al di sotto della media nazionale (27,2%), anche se lontano dalla soglia del 33% fissata in sede Ue.

Tra le province, quella con la maggiore copertura potenziale è Chieti, con 28,6 posti ogni 100 bambini, a poca distanza Teramo (28,2%). Seguono i territori dell’Aquila (22,7%) e Pescara (21,5%).

Tra i capoluoghi, Teramo e Pescara superano ampiamente il 33%, con rispettivamente 39,5 e 36,6 posti per 100 residenti 0-2 anni. Poco sotto la media regionale il comune dell’Aquila (24,5%), mentre più distante Chieti (21%).

Al netto dei capoluoghi, tra i comuni più popolosi spicca Montesilvano, con 1.259 residenti con meno di 3 anni nel 2020. Nello stesso anno aveva un’offerta inferiore ai 10 posti ogni 100 bambini (8,2%). Mentre superano ampiamente il 30% comuni maggiori come Avezzano, Vasto e Lanciano.

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione e Istat
(pubblicati: giovedì 18 Agosto 2022)

Complessivamente, in Abruzzo il 37,7% dei comuni offrono asili nido o altri servizi per la prima infanzia, a fronte di una media nazionale del 59,3%. Nel teramano sono 2 su 3 i comuni che offrono il servizio, poco meno del 60% anche nel pescarese, mentre la quota scende drasticamente a Chieti (41,3%) e L’Aquila (13%).

In questo contesto il Pnrr stanzia 4,6 miliardi sull’investimento per gli asili nido e le scuole per l’infanzia. Di questi, accanto alle risorse che finanzieranno progetti già in essere, è stato varato un bando da 3 miliardi di euro, di cui 2,4 per i soli nidi.

Di queste risorse, stando alle graduatorie pubblicate in agosto, in Abruzzo dovrebbero arrivare con il nuovo bando 149 milioni euro per gli asili nido, pari al 6,1% dei 2,4 miliardi di euro stanziati. In termini assoluti, il territorio con i progetti ammessi in graduatoria che cubano più risorse è la provincia di Pescara (46,8 milioni per 29 interventi), seguita da Chieti (45), L’Aquila (36,5) e Teramo (20,57). Anche rispetto al numero di residenti tra 0 e 2 anni, i maggiori finanziamenti pro capite sono previsti nel pescarese (7.102 euro per residente 0-3 anni). L’Aquila e Chieti si attestano sopra i 6.000, mentre Teramo a 3.361 euro pro capite.

Complessivamente nella regione è previsto il finanziamento di 111 nuovi nidi e poli per l’infanzia. Di questi, 34 sono entrati nelle graduatorie pubblicate lo scorso agosto come ammessi, 77 come riserva. Per 2 dei progetti entrati in graduatoria, è comunque prevista una successiva rimodulazione degli importi.

Va infatti tenuto presente che non si tratta di importi definitivi: prima della sottoscrizione dell’accordo di concessione potranno essere svolte ulteriori verifiche sull’ammissibilità e per alcuni importi è prevista una successiva rimodulazione. Altro elemento cruciale è dato dal fatto che molti interventi presentano l’indicazione “riserva” sulla graduatoria.

Con questi caveat, il progetto più finanziato sarà una demolizione e ricostruzione di un polo d’infanzia nel comune di Gissi, un intervento da circa 5 milioni di euro indicato come riserva in graduatoria.

Complessivamente, è il comune di Montesilvano l’ente con i maggiori finanziamenti previsti: 8 progetti per un totale di 11,8 milioni di euro. Seguono Pescara (4 interventi pari a 7,9 milioni), Tornareccio e Gissi, con oltre 5 milioni complessivi ciascuno.

La costruzione di nuove scuole 

Un altro aspetto di cui si occupa il Pnrr è la costruzione di nuove scuole sostenibili. Un investimento da 1,19 miliardi per la realizzazione di oltre 200 nuove scuole, di cui 6 previste in Abruzzo.

Nella regione, in base ai dati relativi all’a.s. 2020/21, sono presenti 1.066 edifici scolastici. Dal punto di vista della sostenibilità, per 675 in quell’anno era stata dichiarata la presenza di accorgimenti per ridurre i consumi energetici, come la dotazione di vetri o serramenti doppi, l’isolamento di coperture e pareti esterne, oppure ancora la zonizzazione dell’impianto termico, che consente un dispendio più accurato per la climatizzazione degli ambienti.

Il 63,32% degli edifici scolastici in Abruzzo presenta quindi questo tipo di accorgimenti, quasi 6 punti in più della media nazionale (57,5%). Una quota che varia tra i diversi territori: mentre nel teramano la quota di edifici con accorgimenti raggiunge il 67,07%, in provincia di Pescara sono meno di 6 su 10 (59,74%).

Scendendo a livello comunale, tra i comuni della regione con più residenti tra 6 e 18 anni spiccano Avezzano e Vasto, dove oltre il 70% degli edifici è dotato di accorgimenti per il risparmio energetico. Mentre si attestano tra il 55 e il 70% Teramo, Montesilvano, Chieti e Pescara. In questo comune, il più popoloso della regione, il 65,2% delle scuole è dotato di accorgimenti per il risparmio energetico, mentre la quota è molto più bassa all’Aquila (42,1%).

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione
(pubblicati: domenica 17 Luglio 2022)

Su questa situazione si innestano gli interventi del Pnrr, con una serie di investimenti per l’edilizia scolastica tra cui quelli per la costruzione di nuove scuole. Sono 6 le aree individuate per l’Abruzzo, per un totale di 14.540 mq e un importo complessivo richiesto di circa 33,9 milioni di euro, in base alle graduatorie pubblicate nel maggio scorso. Cinque interventi su 6 riguarderanno edifici in classe energetica G, quella meno efficiente, il restante si trova in classe F.

I maggiori interventi riguardano il comune di Montesilvano, con un importo richiesto di circa 10 milioni di euro per la demolizione e ricostruzione in situ della scuola secondaria di I grado – Troiano Delfico. Si tratta di un intervento per un totale di 4200 metri quadri, attualmente in classe energetica G. Vicino ai 10 milioni di euro anche l’intervento richiesto dal comune di Roseto Degli Abruzzi, anch’esso per una demolizione edilizia con ricostruzione sul posto (4338 mq). Al terzo posto l’intervento per la scuola primaria Francesco Rossi: una demolizione con delocalizzazione prevista dal comune dell’Aquila del valore di 5,85 milioni di euro.

Il contrasto ai divari educativi esistenti

In Abruzzo il tasso di abbandono scolastico nel 2021 si è attestato al 8%. Un dato inferiore alla media nazionale e anche al di sotto della nuova soglia europea del 9%.

Nella regione restano comunque ampi divari educativi sugli apprendimenti in classe. Nei test Invalsi 2020/21, il 36,7% degli studenti abruzzesi in III media si è attestato sui livelli di competenza 1 e 2 in italiano, considerati inadeguati. Un dato elevato, sebbene inferiore alla media nazionale (39% circa). Nella provincia di Teramo sono stati 37,9%. Nella provincia di Pescara – quella con il dato migliore – sono risultati inadeguati i test del 33,6% degli studenti.

Dati cui dedicare un’attenzione prioritaria: bassa livelli di competenza sono uno dei segnali più rilevanti della dispersione scolastica. Il Pnrr interviene con un investimento apposito, che ha tra gli obiettivi quello di scendere nel 2026 al 10,2% di abbandoni scolastici. Tale intervento vale 1,5 miliardi, di cui 500 milioni assegnati con una prima tranche attraverso un decreto del ministero dell’istruzione nel giugno di quest’anno.

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione e Istat
(pubblicati: martedì 28 Giugno 2022)

Risorse che, in Abruzzo, sono destinate a 84 istituti, per un totale di 8,76 milioni di euro. Si tratta dell’1,75% delle risorse stanziate con questo decreto. Il finanziamento maggiore nella regione arriverà agli istituti con sede nei comuni di Pescara e Teramo. La prima con 8 e la seconda con 7 istituti finanziati, per un importo complessivo pari rispettivamente a 1,18 milioni di euro e a 752mila euro.

L’istituto più finanziato è l’Ipsseoa “Filippo de Cecco”, nel territorio di Pescara, cui sono destinati quasi 193mila euro. Seguono il “Di Marzio-Michetti”, nello stesso comune (quasi 184mila euro) e l’Iis “Di Poppa – Rozzi” (182mila euro). Al quarto posto l’Iis Da Vinci – Colecchi, all’Aquila (163.907,87 euro) e l’istituto omnicomprensivo Mattioli – D’Acquisto a San Salvo, nel chietino (163.765,04 euro).

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Nidi e poli per l’infanzia Abruzzo

Nuove scuole Abruzzo

Piano dispersione (I tranche) Abruzzo

I contenuti dell’Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell’articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l’obiettivo di creare un’unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati relativi al Pnrr sono stati elaborati a partire dalle graduatorie e dalle informazioni pubblicate dal ministero dell’istruzione.

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