L’impatto del Pnrr sulla povertà educativa nelle Marche #conibambini
La vera sfida del Pnrr è ridurre i divari tra i territori, anche nel contrasto della povertà educativa. Approfondiamo la situazione attuale nelle Marche e cosa prevede il piano per la regione su 3 temi: asili nido, nuove scuole e dispersione scolastica.
martedì 13 Dicembre 2022 | Povertà educativa
- 31 posti nido ogni 100 bambini 0-2 anni nelle Marche nel 2020 (media Italia: 27,2).
- 18,4 milioni € previsti con il Pnrr per asili nido e poli d’infanzia in provincia di Pesaro e Urbino, dove oggi il 65,4% dei comuni offre servizi prima infanzia.
- 67,99% gli edifici scolastici nella regione dotati di accorgimenti per il risparmio energetico nell’a.s. 2020/21.
- 9 aree individuate nella regione per la costruzione di nuove scuole con il Pnrr.
- 68 gli istituti della regione destinatari della prima tranche dell’intervento straordinario per la riduzione dei divari nell'istruzione, per un totale di 8,58 milioni di €.
Il Pnrr interviene su numerosi fronti relativi alla povertà educativa, dagli asili nido all’edilizia scolastica, dal contrasto all’abbandono precoce alla riduzione dei divari territoriali nell’istruzione.
Interventi che riguarderanno anche le Marche, dai primi livelli d’istruzione a quelli più elevati.
L’offerta di asili nido e l’investimento del Pnrr
Partendo dagli asili nido, nelle Marche nel 2020 sono 9.293 i posti offerti nei nidi e nei servizi per la prima infanzia, a fronte di circa 30mila residenti con meno di 3 anni nella regione. Ovvero una copertura del 31%, al di sopra della media nazionale (27,2%) e vicino alla soglia del 33% fissata in sede Ue.
Tra le province, quella con la maggiore copertura potenziale è Ancona con 35,5 posti ogni 100 bambini. È l’unica che supera la soglia Ue, tuttavia anche le altre si collocano sopra la media nazionale. Seguono infatti i territori di Pesaro e Urbino (30,4%), Fermo (29,8%), Ascoli Piceno (28,5%) e Macerata (27,6%).
Tra i capoluoghi, spiccano Ancona (40,8%) e altri 3 comuni collocati tra il 34 e 38%: Macerata, Ascoli Piceno e Fermo. Più distanziata Pesaro (26,1 posti ogni 100 bambini). Comunque tutte le 10 maggiori città marchigiane si collocano sopra la soglia del 20%. Tra queste Senigallia con quasi 1 posto ogni 2 residenti con meno di 3 anni (49,2%).
Complessivamente, nelle Marche il 51,1% dei comuni offre asili nido o altri servizi per la prima infanzia, a fronte di una media nazionale del 59,3%. La diffusione maggiore nei territori di Ancona e Pesaro e Urbino, con rispettivamente il 72,3% e il 65,4% dei comuni che offre il servizio. L’offerta appare concentrata in un numero minore di comuni nel fermano (30%) e nel maceratese (38,2%).
Gli interventi del Pnrr per i nuovi nidi nelle Marche
Localizzazione degli interventi finanziati per asili nido nell’ambito del bando Pnrr e offerta attuale (2020)
FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione e Istat
(pubblicati: giovedì 18 Agosto 2022)
In questo contesto il Pnrr stanzia 4,6 miliardi sull’investimento per gli asili nido e le scuole per l’infanzia. Di questi, accanto alle risorse che finanzieranno progetti già in essere, è stato varato un bando da 3 miliardi di euro, di cui 2,4 per i soli nidi.
Di tali risorse, stando alle graduatorie pubblicate in agosto, nella regione dovrebbero arrivare con il nuovo bando 74 milioni euro per gli asili nido e poli d’infanzia, pari al 3% dei 2,4 miliardi di euro stanziati. In termini assoluti, il territorio con i progetti ammessi in graduatoria che cubano più risorse è la provincia di Pesaro e Urbino (quasi 18,4 milioni), seguita da Macerata, anch’essa con 18,3 milioni circa.
Complessivamente nella regione è previsto il finanziamento di 63 progetti. Di questi, 21 sono entrati nelle graduatorie pubblicate lo scorso agosto come ammessi, 42 come riserva. Per 3 dei progetti entrati in graduatoria, è comunque già prevista una successiva rimodulazione degli importi.
Va infatti tenuto presente che quelli pubblicati nelle graduatorie di agosto non necessariamente corrispondono agli importi definitivi: prima della sottoscrizione dell’accordo di concessione potranno essere svolte ulteriori verifiche sull’ammissibilità e per alcuni importi è già prevista una successiva rimodulazione. Altro elemento cruciale è dato dal fatto che, come detto, molti interventi presentano l’indicazione “riserva” nella graduatoria.
Con questi caveat, il singolo progetto già ammesso senza riserve con l’importo maggiore nelle graduatorie di agosto è un intervento nel comune di Montegranaro, in provincia di Fermo, da 2,78 milioni.
Sommando i singoli progetti, sia ammessi che in riserva nelle graduatorie pubblicate ad agosto, l’ente con più risorse previste era il comune di Civitanova Marche (5 interventi per asili nido da 6,8 milioni di euro complessivi). Seguito dal capoluogo regionale, Ancona (3 interventi per 5,19 milioni) e da Fano (2 progetti del valore previsto di circa 3 milioni).
La costruzione di nuove scuole
Un altro aspetto di cui si occupa il Pnrr è la costruzione di nuove scuole sostenibili. Un investimento da 1,19 miliardi per la realizzazione di oltre 200 nuove scuole, di cui 9 previste nelle Marche.
Nella regione, in base ai dati relativi all’a.s. 2020/21, sono presenti 1.256 edifici scolastici. Dal punto di vista della sostenibilità, per 854 in quell’anno era stata dichiarata la dotazione di accorgimenti per ridurre i consumi energetici, come la presenza di vetri o serramenti doppi, l’isolamento di coperture e pareti esterne, oppure ancora la zonizzazione dell’impianto termico, che consente un dispendio più accurato per la climatizzazione degli ambienti.
Il 67,99% degli edifici scolastici nelle Marche presenta quindi questo tipo di accorgimenti, oltre 10 punti in più della media italiana (57,5%). Una quota variabile tra i diversi territori, ma che in ogni caso è sempre superiore al dato nazionale: dalla provincia Fermo (77,85% di edifici con accorgimenti per ridurre i consumi) a quella di Pesaro e Urbino (62,6%).
Scendendo a livello comunale, tra i comuni della regione con più residenti tra 6 e 18 anni spiccano – con il 70% di edifici scolastici dotati di accorgimenti – Ancona (75,7%), San Benedetto del Tronto (79,2%), Civitanova Marche (77,8%), Jesi (71,1%), Osimo (86,2%) e Fermo (73%). Più contenuti, ma comunque superiori al 50%, i dati di Pesaro (55,4%), Fano (52,4%) e Ascoli Piceno (51,2%). In posizione intermedia Senigallia (60%) e Macerata (65%).
Gli interventi del Pnrr per le nuove scuole nelle Marche
Localizzazione degli interventi finanziati nell’ambito del bando “nuove scuole” e quota di edifici scolastici dotati di accorgimenti per ridurre i consumi energetici (a.s. 2020/21)
FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione
(pubblicati: domenica 17 Luglio 2022)
Su questa situazione si innestano gli interventi del Pnrr, con una serie di investimenti per l’edilizia scolastica tra cui quelli per la costruzione di nuove scuole. Sono 9 le aree individuate per le Marche, per un totale di circa 28mila metri quadrati e un importo complessivo richiesto di 63,7 milioni di euro, in base alle graduatorie pubblicate nel maggio scorso. Il 55,6% degli interventi per le nuove scuole della regione riguarderà patrimonio edilizio in classe energetica G, quella meno efficiente.
I maggiori interventi riguardano la realizzazione del nuovo polo scolastico “Iiss Carlo Urbani – sede Luigi Einaudi” a Porto Sant’Elpidio (Fermo) con un importo richiesto di circa 21,7 milioni di euro. Si tratta di un intervento di demolizione edilizia con ricostruzione in situ su edifici di 9.036 mq. Nello stesso comune, l’intervento sul Plesso A. Bacci, che ospita scuole primaria e secondaria di I grado. Si tratta di quasi 11,5 milioni di euro per 4.820 metri quadri, attualmente in classe G.
Il contrasto ai divari educativi esistenti
Nelle Marche il tasso di abbandono scolastico nel 2021 si è attestato al 7,9%. Uno dei dati più contenuti tra le regioni italiane, di 4,8 punti inferiore alla media nazionale e anche al di sotto dell’obiettivo del 9% fissato a livello continentale per il 2030.
Nonostante un dato positivo sugli abbandoni espliciti, questi non sono l’unico metro della dispersione. Deve essere considerato anche l’abbandono implicito, cioè la quota di studenti che non lasciano precocemente la scuola ma hanno apprendimenti insufficienti. Nei test Invalsi 2020/21, il 29% degli studenti marchigiani di III media si è attestato sui livelli di competenza 1 e 2 in italiano, considerati non adeguati (media nazionale: 39% circa). Tutte le province si attestano attorno 30%, con dati che superano il 33% nel fermano (33,5%) e nel territorio di Ascoli Piceno (33,05%).
Dati a cui dedicare un’attenzione prioritaria: i bassi livelli di competenza sono uno dei segnali più rilevanti della dispersione scolastica. Il Pnrr interviene con un investimento apposito, che ha tra gli obiettivi quello di scendere nel 2026 al 10,2% di abbandoni precoci nel nostro paese. Tale intervento vale 1,5 miliardi, di cui 500 milioni assegnati con una prima tranche attraverso un decreto del ministero dell’istruzione nel giugno di quest’anno.
Gli interventi per il contrasto della dispersione nelle Marche
Localizzazione degli interventi finanziati nell’ambito del piano contro la dispersione e quota di uscite precoci dal sistema di istruzione e formazione
I dati sono stati elaborati a partire dalla tabella di ripartizione per istituzione scolastica pubblicati dal ministero dell’istruzione il 28 giugno 2022. Il colore dei comuni varia in base all’incidenza dell’abbandono scolastico nel comune, come rilevata nell’ambito del censimento 2011. Più intenso il colore, maggiore la quota di giovani tra 15 e 24 anni usciti precocemente dal sistema di istruzione e formazione.
FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione e Istat
(pubblicati: martedì 28 Giugno 2022)
Risorse che, nelle Marche, sono destinate a 68 istituti, per un totale di 8,58 milioni di euro. Si tratta dell’1,72% delle risorse stanziate con questo decreto. Il finanziamento maggiore nella regione arriverà agli istituti con sede nel comune di Pesaro, con 5 istituti finanziati per complessivi 779.675,85 euro.
Quello più finanziato è l’istituto omnicomprensivo “Della Rovere” (Urbania, Pesaro e Urbino), cui sono destinati 221.618,79 euro. Superano i 200mila euro anche l’Ipsia “Benelli” (Pesaro), l’istituto professionale “O. Ricci” di Fermo e l’Iis “Podesti – Calzecchi Onesti”.
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I contenuti dell’Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell’articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l’obiettivo di creare un’unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati relativi al Pnrr sono stati elaborati a partire dalle graduatorie e dalle informazioni pubblicate dal ministero dell’istruzione.